Lo stile di vita ¨¨ importante nella prevenzione e la diagnosi precoce ¨¨ fondamentale per intervenire tempestivamente
Il tumore al colon-retto ¨¨ molto diffuso nel mondo occidentale. Nel 2022 in Italia si sono registrati quasi 50mila nuove diagnosi (circa 26mila donne e 22mila uomini) e attualmente nel nostro Paese convive con la malattia pi¨´ di mezzo milione di persone (circa 280mila uomini e 230mila donne). Per contrastare questo tumore e ridurre la mortalit¨¤ a esso collegata la miglior arma a disposizione ¨¨ la diagnosi precoce.
TUMORE AL COLON-RETTO: INFLUISCE ANCHE LO STILE DI VITA
¡ª ?Ad avere pi¨´ possibilit¨¤ di sviluppare un tumore al colon-retto ¨¨ chi presenta certi fattori di rischio. Tra questi figura la familiarit¨¤, alcune malattie genetiche (come la sindrome di Lynch e la poliposi familiare adenomatosa) e le patologie infiammatorie croniche intestinali (morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa). ¡°Pur essendo definiti come fattori di rischio non modificabili, affidandosi a medici esperti ¨¨ possibile intervenire precocemente con programmi di sorveglianza dedicati¡± sottolinea il professor Silvio Danese, primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell¡¯Irccs Ospedale San Raffaele di Milano. ? possibile invece ridurre le probabilit¨¤ di sviluppo di tumore al colon-retto anche modificando lo stile di vita e, in particolare, eliminando alcune cattive abitudini, quali il fumo, l¡¯abuso di alcolici e la sedentariet¨¤. Contribuisce a far abbassare le possibilit¨¤ di comparsa di tale tumore anche l¡¯alimentazione; in tal senso aiuta una dieta ricca di frutta, verdura e legumi e che prevede un consumo limitato di carni rosse, carboidrati e lipidi.
COME SI PRESENTA IL TUMORE AL COLON-RETTO
¡ª ?Anche se negli stadi iniziali il tumore al colon-retto pu¨° essere asintomatico, ci sono alcuni possibili campanelli d¡¯allarme a cui fare attenzione. I tre sintomi principali sono una perdita di peso involontaria, presenza di sangue nelle feci e anemia, causata appunto da un eccessivo sanguinamento e che spesso comporta una persistente stanchezza. ¡°A volte il tumore al colon-retto si manifesta in modo pi¨´ subdolo, per esempio con un cambiamento nelle abitudini evacuative¡± aggiunge il professor Danese. Per fortuna, oggi si ha a disposizione uno strumento formidabile per identificare questo e altri tumori ben prima della comparsa dei sintomi: lo screening. Al contrario, se il tumore al colon-retto non ¨¨ identificato in tempo e ha la possibilit¨¤ di diffondersi c¡¯¨¨ il rischio che si verifichino metastasi, che in genere interessano soprattutto il fegato e, a seguire, i polmoni, il peritoneo, le ovaie, i surreni, le ossa e il sistema nervoso centrale.
TUMORE AL COLON-RETTO: DUE TIPI DI SCREENING
¡ª ?Grazie allo screening ¨¨ possibile rimuovere gli adenomi prima che diventino tumore. Inoltre, si pu¨° diagnosticare il tumore al colon-retto prima che diventi sintomatico e, quindi, negli stadi pi¨´ precoci. Ci¨° permette di offrire maggiori possibilit¨¤ terapeutiche. ¡°Insomma, lo screening aumenta la sopravvivenza e salva vite¡± ribadisce il professor Danese. Per la popolazione generale ¨¨ attivo il servizio di screening che pu¨° svolgersi in due maniere ugualmente efficaci: la ricerca di sangue occulto fecale ogni due anni o la sigmoidoscopia/colonscopia. In Italia il metodo di screening pi¨´ diffuso ¨¨ tramite sangue occulto fecale ed ¨¨ fondamentale parteciparvi. ¡°Questo screening ¨¨ adeguato per la popolazione generale, ma per le categorie di pazienti pi¨´ a rischio per via di familiarit¨¤, malattie infiammatorie croniche e sindromi ereditarie lo screening con il sangue occulto nelle feci ¨¨ insufficiente. In questi casi, infatti, ¨¨ raccomandato entrare in programmi di sorveglianza tramite endoscopia¡± precisa l¡¯esperto.
TUMORE AL COLON-RETTO: IN AUMENTO LA SOPRAVVIVENZA
¡ª ?Anche quando viene diagnosticato un tumore al colon-retto non bisogna vedere tutto nero. Infatti, negli ultimi tempi la sopravvivenza a 5 anni sta aumentando oltre le pi¨´ rosee aspettative. Nel 2022 si ¨¨ attestata al 66% per le donne e al 65% degli uomini; superato il primo anno, tali percentuali salgono, rispettivamente al 79% e al 77%. A ci¨° ha contribuito la diagnosi precoce, ma anche il progresso nelle cure. Per i tumori in stadio pi¨´ precoce (I-III) ¨¨ disponibile la chirurgia resettiva, generalmente per via laparoscopica. Per i tumori del colon, alla chirurgia segue una chemioterapia per gli stadi II ad alto rischio e gli stadi III. Per i tumori del retto localmente avanzati, di solito si effettua una chemio-radioterapia prima della chirurgia e poi una chemioterapia adiuvante. ¡°Recentemente questa sequenza ¨¨ stata innovata dagli studi sulla ¡®total neoadjuvant therapy¡¯, approccio che consiste nello spostare tutta la chemioterapia e la radioterapia prima dell¡¯intervento chirurgico. Per tumori allo stadio T1, il pi¨´ precoce che esista, ¨¨ previsto anche il trattamento per via endoscopica, che non prevede incisioni sulla pancia¡± afferma il professor Danese. Infine, per i tumori in stadio pi¨´ avanzato ¨¨ a disposizione un¡¯ampia variet¨¤ di farmaci.
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