L¡¯uomo nato per correre vince a 67 anni l¡¯Ultra Bolivia Race: ¡°vivo per correre, lavoro per vivere¡±. Marco Olmo ¨¨ una leggenda vivente della corsa estrema. Ha sempre lavorato per mantenersi e la corsa ¨¨ stata la sua via di libert¨¤. A 58 anni ¨¨ diventato Campione del Mondo di Ultratrail vincendo l¡¯Ultra Trail du Mont Blanc, la gara di resistenza pi¨´ importante e dura al mondo; [...]
L¡¯uomo nato per correre vince a 67 anni l¡¯Ultra Bolivia Race: ¡°vivo per correre, lavoro per vivere¡±.
Marco Olmo ¨¨ una leggenda vivente della corsa estrema. Ha sempre lavorato per mantenersi e la corsa ¨¨ stata la sua via di libert¨¤. A 58 anni ¨¨ diventato Campione del Mondo di Ultratrail vincendo l¡¯Ultra Trail du Mont Blanc, la gara di resistenza pi¨´ importante e dura al mondo; ora a 67 continua a vincere: s¡¯impone in 16 ore dopo 170 km e sei tappe ai 4000 metri di quota del Salar de Uyuni. E non ¨¨ ancora finita..
<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/Lg6fiDmZ87I" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>
L¡¯Italia vanta molti campioni, ma uno in particolare porta i colori nazionali sulle vette pi¨´ alte e nei deserti pi¨´ salati. Il suo nome ¨¨ Marco Olmo, piemontese di 67 anni che nasce con la corsa nel sangue e che pochi giorni fa ha vinto l¡¯ennesima gara: l¡¯Ultra Bolivia Race, una delle corse pi¨´ estreme al mondo. La sua leggenda riecheggia tra le competizioni pi¨´ importanti degli ultimi 20 anni: dalla Marathon des Sables (1996, Marocco), ove si ¨¨ classificato 3¡ã, passando per il titolo mondiale all'Ultra Trail du Mont Blanc (2006 e 2007, Francia), fino alla vittoria in Bolivia (19-24 settembre 2016) pochi giorni fa. Man mano che si leggono le sue imprese e si scoprono i suoi pensieri, il ricordo di un altro protagonista sportivo, ma cinematografico, salta alla mente: Billy Elliot. Nel 2009 il gruppo indipendente genovese Ex-Otago gli ha dedicato, nell'album Mezze stagioni, una canzone dal titolo ¡°Marco Corre¡±, con cui hanno concorso alla selezione Sanremo Nuova Generazione 2010. Una strofa recita: ¡°La sua corsa ¨¨ come una danza, Marco ¨¨ una vita che balla¡±. Ecco che subito si rivive la storia del celebre ballerino, che non riesce a stare fermo ogni qualvolta sente della musica, poich¨¦ i suoi muscoli si attivano automaticamente. Marco Olmo si pu¨° immaginare cos¨¬, con le gambe che iniziano a correre tutte le volte che davanti a s¨¦ trova una strada. ¡°Io son sempre andato in vacanza col borsone, come arrivavo in un posto non pensavo ad altro che a dove poter correre la mattina seguente¡± ¨C racconta Marco. Chi ha visto il famoso film ispirato alla storia vera del ballerino Philip Mosley, si ricorder¨¤ di certo la scena dell¡¯audizione presso la prestigiosa Royal Ballet School: l¡¯esaminatrice chiede al ragazzo di esprimere le emozioni legate al ballo e la risposta ¨¨ pura magia; lo stesso accade se la domanda la si pone a Marco Olmo riguardo alla corsa: ¡°Uno quando corre non sente gli anni che ha, si sente vivo. Dopo una corsa sto bene, correre mi fa bene a tutto il corpo, ¨¨ la mia medicina¡±. Billy Elliot ¨¨ nato per ballare, Marco Olmo ¨¨ nato per correre.
UNA VITA DI SACRIFICI?Nella sua vita Marco ha fatto di tutto, dal boscaiolo al camionista, lavorando poi per pi¨´ di 20 anni in una grande cementeria piemontese: ¡°Io sono un paio d¡¯anni che sono in pensione, prima campavo col lavoro ¨C riprende Marco -. Ho avuto la fortuna di avere il turno dalle sei di mattina alle due di pomeriggio; certo mi alzavo tutti i giorni alle cinque, ma poi avevo il resto della giornata per il mio allenamento, le mie corse. A volte si sentono professionisti pagati lamentarsi dei sacrifici, ecco, quando sento questo mi chiedo come sia possibile, loro sono fortunati, io invece vivo per correre e lavoro per vivere¡±. Olmo di sacrifici ne ha fatti parecchi e proprio quando gli altri mollavano lui ha iniziato a correre; le prime gare a 27 anni per poi passare ai percorsi lunghi: ¡°Il passaggio alla corsa lunga ¨¨ stata un¡¯opportunit¨¤, quella di partecipare alla Marathon des Sables, da l¨¬ ¨¨ cambiata la mia carriera. Gi¨¤ prima, ad esempio nelle gare di sci alpinismo o sci di fondo, mi distinguevo sempre di pi¨´ nei tratti lunghi e quando ho fatto il passaggio decisivo mi sono trovato pi¨´ a mio agio. A me piacciono i paesaggi particolari e fortunatamente nella mia carriera ne ho visti parecchi, ma venendo dalla montagna ero in cerca della magnificenza dei deserti, ecco perch¨¦ ho partecipato all¡¯Ultra Bolivia Race¡±.
ULTRA BOLIVIA RACE Questa competizione estrema si divide in sei tappe, 170 chilometri totali a piedi e in autosufficienza alimentare, il tutto a 3700/4100 metri di quota. Marco Olmo ha impiegato 16 ore 44 minuti e 10 secondi, precedendo il francese Christophe Martin (19h08'45") e il canadese Paul Chan (20h18'35"); nonostante la difficolt¨¤ del tracciato, il campione 67enne ancora si stupisce quando si parla di risultato incredibile: ¡°Si corre tre/quattro ore al giorno, dipende un po¡¯ dall¡¯andatura, la tappa pi¨´ lunga ¨¨ una maratona quindi.. non ¨¨ stata una grande impresa la mia, ma va beh..¡±. Per i comuni mortali, che risentirebbero degli acciacchi al solo pensiero di affrontare anche solo uno di quei chilometri, la sensazione ¨¨ quella di avere di fronte un supereroe; lui per¨° redarguisce subito: ¡°Non ¨¨ stato tutto rosa e fiori. La parte pi¨´ difficile? La quota (si corre attraverso il Salar de Uyuni, la pi¨´ grande distesa di sale del mondo: 10.582 km2 di sale a 3650 metri di altezza). Mal di testa, si secca il naso, le labbra si spaccano; c¡¯¨¨ pochissima umidit¨¤ e il sole ¨¨ forte, mentre la notte si scende sotto zero: sono arrivato mercoled¨¬ e il luned¨¬ gi¨¤ si correva, bisognerebbe starci 15/20 giorni prima per abituarsi a quelle quote¡±. L¡¯Ultra Boliva Race ¨¨ tra le competizioni pi¨´ in quota e pi¨´ in autosufficienza del mondo, vincerla con due ore di anticipo rispetto al secondo, e soprattutto a 67 anni, non ¨¨ cosa da tutti ..questo ¨¨ certo.
PRONTO ALLA PROSSIMA ?Nonostante l¡¯et¨¤, Marco non ha intenzione di smettere; la prossima avventura sar¨¤ a inizio novembre per l¡¯Oman Desert Marathon, una gara a piedi di 165 km divisi in sei tappe e in completa autosufficienza. Il corpo lo sostiene ancora e forse ¨¨ grazie anche al suo stile di vita: ¡°Sono vegetariano da 31 anni e col tempo diventa un¡¯etica di vita¡±. Il rispetto per gli animali prima di tutto, anche per questo in molti lo chiamano ¡°profilo d¡¯aquila¡± o ¡°l¡¯incrocio tra un camoscio e dromedario¡±: ¡°Mi stanno bene questi nomignoli, io me la cavo bene sia in montagna che nel deserto, poi il profilo d¡¯aquila ce l¡¯ho davvero quando sono accigliato in gara: il mio nasone fa da becco¡° ¨C ride Marco¨C. ¡°Alla fine io stesso sono un animale, quindi se devo scegliere mi associo solo a Marco Olmo¡±.
di Chiara Soldi
? RIPRODUZIONE RISERVATA