1400 atleti si sono radunati a Vicenza: ecco come ¨¨ andata la Ultrabericus 2022
Per gli appassionati di trail running la Ultrabericus ¨¨ ormai una "classica di primavera", un po' come la Milano-Sanremo, che di solito si corre lo stesso giorno, per gli amanti del ciclismo. Con la differenza che la seconda i comuni mortali la possono vedere solo in TV, mentre la prima pu¨° correrla, o almeno provarci, chiunque. Dopo l'annus horribilis del 2020 e quello solo un po' meno del 2021, quest'anno la gara ¨¨ tornata ai suoi fasti di un tempo, portando a Vicenza oltre 1400 concorrenti, baciati da un cielo limpidissimo e da unĄŻarietta frizzante. La distanza classica ¨¨ una 65 km, ma negli anni sono andate aggiungendosi la versione "urban" da 22 km, la "twin", una staffetta mista sulla distanza classica, e questĄŻanno per la prima volta, la 100 km. I Colli Berici non sono certo le Dolomiti e i loro boschi non sono la foresta tropicale, eppure ¨¨ incredibile quanto ci si riesca a divertire a correre su quei sentieri, selezionati e Ą°balisatiĄą con cura quasi maniacale da parte degli organizzatori dellĄŻUltrabericus Team, dei quali si percepisce ad ogni passo tutto lĄŻamore per il loro territorio. E poi a contribuire alla magia dellĄŻUltrabericus, su qualsiasi distanza ci si cimenti, cĄŻ¨¨ l'aria di primavera, le primule e le violette che ricoprono il sottobosco, il piacere per quello che per molti ¨¨ il ritorno alle gare dopo la pausa invernale, il calore del numero esagerato di volontari che presidiano il percorso e, ciliegina sulla torta, lĄŻarrivo in quellĄŻautentica bomboniera che ¨¨ la Piazza dei Signori, in centro a Vicenza.
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