Dario Pedrotti, autore del libro "Confessioni di un runner d'alta quota", ci racconta il mondo degli appassionati di trail running
Sono dei pazzi, c'¨¨ poco da dire. Solo che sono in continuo aumento, quindi bisogner¨¤ pur cercare di capire cosa hanno nella testa. Sto parlando di quelli che corrono sulle montagne, partecipando a gare lunghe anche pi¨´ di 100 km, che li tengono fuori sui sentieri, sotto il sole o la luna, magari con la pioggia o la nebbia che li nascondono entrambi, anche vari giorni di seguito. Io li conosco bene, perch¨¦ sono uno di loro.
Una volta c'era la ¡°corsa in montagna¡± sempre di correre in salita si trattava, ma erano 10, 20 chilometri al massimo, e comunque gli iscritti raramente superavano il centinaio. Oggi si parla di ¡°Trail Running¡± , e alle gare partecipano centinaia, quando non migliaia, di persone. La gara pi¨´ famosa ¨¨ l'Ultra Trail del Monte Bianco, 170 chilometri con 10.000 metri di dislivello, con 2300 concorrenti. La pi¨´ lunga ¨¨ il Tor de G¨¦ants, 330 chilometri con 24.000 metri di dislivello, lungo le Alte Vie della Val d'Aosta, tempo del vincitore 70 ore scarse, tempo massimo 150. E poi ce n'¨¨ un altro centinaio, ovunque.
(continua nella prossima scheda)
Dario Pedrotti
(autore di ¡°Confessioni di un runner d'alta quota¡±, Ediciclo)
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