Sara Galimberti ¨¨ tornata a correre alla 10 km che ha fatto da cornice alla Generali Milano Marathon. E al traguardo, ad aspettarla, c'era la sua Vittoria...
Per diverse donne la maternit¨¤ rappresenta il capolinea dellĄŻattivit¨¤ sportiva agonistica. La nuova dimensione familiare sicuramente rivoluziona i meccanismi interni a una famiglia e, in misura ancor maggiore, per la donna, ora divenuta madre. Questo per¨° non vale per tutte. Di sicuro non vale per lei: Sara Galimberti. Diventata mamma lo scorso autunno di Vittoria, la runner milanese sponsorizzata Adidas, domenica scorsa ha rivissuto con grande gioia, e forse con ancor pi¨´ trepidazione, il momento di mettere il pettorale e buttarsi di nuovo nella mischia.
LĄŻoccasione ¨¨ stata la 10km su strada organizzata da RCS, che ha fatto da cornice alla Generali Milano Marathon. Un rientro alle gare carico di emozioni come ci racconta Sara: "Domenica ero davvero emozionatissima, gi¨¤ prima dellĄŻarrivo. Anzi, oltre ad essere emozionata ero anche tesissimaĄ e s¨Ź che di gare ne ho fatte e anche di pi¨´ importanti. Poi, quando sono arrivata al traguardo e ho visto Vittoria ¨¨ come se avessi rivissuto tutto dalla gravidanza alla ripresa dellĄŻattivit¨¤. ? stato davvero molto emozionante".
Sara Galimberti, infatti, non gareggiava dal novembre del 2019 e anche in quellĄŻoccasione si trattava di una 10km. Un percorso davvero molto lungo ma che, nonostante tutto, non ha intaccato minimamente il talento della ventinovenne milanese. Sara, infatti, domenica scorsa, ha tagliato il traguardo al primo posto con il tempo di 35:42 (un passo 3:34/km).
Artefice di questa ripresa agonistica ¨¨ anche Giorgio Rondelli, nuovo coach dellĄŻatleta di origine brianzola: "In questa nuova fase della mia vita ho ritrovato delle motivazioni che non pensavo quasi pi¨´ di avere. Di sicuro questa carica ¨¨ merito del mio nuovo allenatore, Giorgio Rondelli, ma anche del clima che si respira al campo sportivo XXV aprile, dove svolgo gli allenamenti in pista. L¨Ź ho anche la fortuna di allenarmi con atlete pi¨´ veloci di me, come Giovanna Epis e Nicole Reina, e tutto questo ¨¨ davvero stimolante".
Sara Galimberti ¨¨ lĄŻesempio di come sia possibile praticare sport a livello agonistico e, allo stesso tempo, essere mamma; anche se lei stessa ci tiene a precisare: "Devo dire che sono molto fortunata. Marco ¨C suo marito ¨C mi d¨¤ una mano enorme con Vittoria e, ovviamente, anche i nostri genitori. Senza il loro aiuto, ¨¨ inutile negarlo, non potrei pensare di riuscire a fare quello che faccio".
Puntigliosa, determinata e, soprattutto, molto esigente verso se stessa. Sara Galimberti racchiude tutte queste caratteristiche che, se vogliamo, sono un tratto diffuso tra chi pratica sport di fatica. Eppure, la sua piccola Vittoria lĄŻha obbligata a dover assumere un nuovo atteggiamento, sia verso la corsa che nella vita di tutti i giorni:
"Quello che ho imparato di pi¨´, e che ancora adesso sto imparando dal fatto di essere diventata mamma, ¨¨ il vivere giorno per giorno. In passato sarebbe stato impossibile per me vedere le cose in questo modo. Eppure, oggi, mi rendo conto di come sia impossibile controllare tutto ci¨° che mi sta attorno. A partire dalla gravidanza, dove mi sono trovata a non poter controllare il mio corpo ma a subire i cambiamenti che avvenivano in me, fino a ogni giorno vissuto accanto a Vittoria, dove sperimento il mio essere in funzione di lei. Se prima non ero felice fino a che non raggiungevo i risultati che mi prefiggevo, ora capisco che se ho dato il 100% non posso chiedere di pi¨´ a me stessa. Questo nuovo approccio mi rende pi¨´ serena e mi permette di apprezzare molti aspetti della vita quotidiana".
La routine di Sara ¨¨ quella di unĄŻatleta con lĄŻallenamento principale la mattina e un allenamento pi¨´ leggero (solitamente un po' bici sui rulli e stretching) nel pomeriggio. Oltre a ci¨°, una cura moderata nellĄŻalimentazione e tutto ci¨° che serve al fisico per recuperare; quindi sedute dal fisioterapista e dallĄŻosteopata.
Il legame di Sara con lĄŻatletica ¨¨ qualcosa di profondo. Scoperta allĄŻet¨¤ di 11 anni con le gare scolastiche, la passione per la corsa ha da sempre accompagnato la giovane mezzofondista, tesserata per la Bracco Atletica. Anche quando allĄŻorizzonte si profilavano altre strade. Probabilmente pi¨´ remunerative, sicuramente diverse. Come ci¨° che ¨¨ seguito dallĄŻattivit¨¤ di modella, dopo la partecipazione a Miss Italia allĄŻet¨¤ di diciassette anni: "In realt¨¤ non ho mai avuto dubbi: per me quello era una sorta di hobby pagato, la mia vera passione ¨¨ sempre stata lĄŻatletica".
Il mondo dei social, un po' edulcorato e un po' stereotipato, non permette sempre di conoscere cosa muove le persone e cosa si cela dietro ad esse; e cos¨Ź, potrebbe anche accadere che questa trasformazione e questo percorso si perdano tra hashtags e likes, ma noi, dopo aver chiacchierato con Sara, possiamo testimoniare, per chi ne avvertisse la necessit¨¤, della genuinit¨¤ e caparbiet¨¤ di questa giovane mamma-atleta.
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