Visto ai raggi x, la prima cosa che colpisce studiando Ingebrigtsen?¨¨ la scorrevolezza della sua azione. Davvero un prototipo di perfetta biomeccanica applicata alla corsa. Sul piano tecnico invece il giovane fuoriclasse nordico ¨¨ una sorta di fotocopia del marocchino Hicham El Guerrouy,?primatista mondiale dei 1500 metri con 3.26.00 e del miglio con 3.43.00. Due primati che durano da oltre 25 anni che Jakob ha certamente nel mirino essendo arrivato sulle stesse distanze a 3.27.14 ed a 3.43.73. Ma con la sua grande costruzione organica il campione nordico potrebbe spaziare, oltre che sui 5000, anche sui 10.000 metri. Il pezzo forte del suo repertorio tecnico rimane la straordinaria progressione finale. Una lunga volata di 400/500 metri sui 1500 metri, ma anche di 1000 metri sui 5000 metri, con cui Jakob cerca di portare asfissiati gli avversari sul rettilineo d'arrivo. Che rimane il suo piccolo tallone d'Achille non possedendo il campione nordico un cambio secco di velocit¨¤ negli ultimi 100 metri.?
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