Intervista all¡¯ex quattrocentista italiano, oggi nel Gruppo Sportivo Fiamme Gialle come Head Coach del settore giovanile per la velocit¨¤
Il giro della morte, cos¨¬ chiamano i 400 metri. Solo chi ¨¨ veloce e resistente riesce a domarli. ? il 2016 e alle Olimpiadi di Rio de Janeiro un sudafricano realizza la miglior prestazione di sempre: 43¡±03. Si chiama Wayde van Niekerk, e ha infranto un record che resisteva da 17 anni, quello del leggendario Michael Johnson, per tutti il pi¨´ grande interprete del giro di pista. Una distanza che illude, tradisce. Ma quanto fascino. Ne sa qualcosa un ragazzo di Catania dalla corsa elegante, che nei primi anni Duemila arriva all¡¯atletica quasi per caso. Quando ai Giochi di Sydney Johnson dice basta, Claudio Licciardello ha 14 anni e sta per iniziare le scuole superiori.
Gli esordi - ¡°Merito del professor Filippo Polisano, che ha intuito le mie potenzialit¨¤. ¡®Perch¨¦ accontentarsi delle attivit¨¤ extra del pomeriggio?¡¯, mi ha detto un giorno¡±. L¡¯occasione giusta arriva a maggio del 2001, nella vicina Giarre. Ci sono i Campionati regionali sui 300 metri. Licciardello chiude in 36¡±10, stabilendo il primato della categoria cadetti. Proprio lui, che si allena su un campetto di terra e una pista di atletica non l¡¯aveva mai vista. Tra gli organizzatori c¡¯¨¨ sorpresa, qualcuno polemizza: ¡®Come ha fatto a partecipare, se nemmeno ¨¨ tesserato?¡¯ Allora interviene il presidente della Sal Catania: ¡®Il ragazzo merita il premio. Facciamo che ¨¨ iscritto con la mia societ¨¤¡¯. E gli mette la medaglia al collo. Gli anni successivi il passaggio alla Libertas Catania e poi al Gruppo Sportivo Fiamme Gialle. Conosce il professor Filippo Di Mulo, dal 2004 responsabile del settore velocit¨¤ della Nazionale italiana di atletica leggera: ¡°? il mio mentore, ancora oggi lo sento. Una storia professionale bellissima, che mi ha permesso di raggiungere grandi risultati¡±.
Al top - Nel 2008, durante la batteria d¡¯accesso alla semifinale olimpica di Pechino, conclude in 45¡±25, a soli 6 centesimi dal record italiano di Andrea Barbieri. L¡¯anno successivo ¨¨ ultimo frazionista nella staffetta dei Campionati europei indoor di Torino. Grazie a una strepitosa rimonta, regala all¡¯Italia un oro pazzesco, davanti a mostri sacri della specialit¨¤ come Gran Bretagna, Polonia e Russia. "I Giochi sono un sogno. Non ero ancora conosciuto, anche se l¡¯avvicinamento era stato eccellente, con dieci prestazioni sotto i 46¡±. Quindi andai all¡¯arrembaggio, libero di testa. Invece nel 2009 ero maturo, e mi presentai a quella rassegna continentale da leader mondiale, consapevole di poter vincere. La staffetta fu epica. Quattro ragazzi che provenivano da ogni parte d¡¯Italia. E poi trionfare in casa¡ Indimenticabile¡±. Il suo avversario? La risposta di Licciardello ¨¨ sorprendente: ¡°Ho avuto la fortuna di correre contro Jeremy Wariner, a mio parere il quattrocentista pi¨´ ¡®bello¡¯ della storia. Ma non posso considerarlo un rivale vero, era troppo pi¨´ forte di me. Deve essere uno al tuo stesso livello, per questo scelgo il britannico Martin Rooney. Grinta, carisma, tecnica. Un amico. Siamo ¡®cresciuti¡¯ insieme, ci sfidavamo gi¨¤ nelle categorie giovanili¡±.
Da Merritt a Ulisse - Nel 2010 l¡¯infortunio al tendine d¡¯Achille e l¡¯operazione. Poi il trasferimento negli Stati Uniti, che gli cambia la vita: ¡°All¡¯IMG Academy ero con il campione olimpico in carica LaShawn Merritt, ma mi sentivo al suo stesso livello. Facevo parte di un sistema in cui ogni atleta era messo al centro del progetto, nelle migliori condizioni per correre¡±. ? l¡¯occasione per riflettere sulla sua carriera, capire gli errori. E allora matura un¡¯idea: allenare, trasferire l¡¯esperienza ai ragazzi. Aiutarli a raggiungere i loro sogni. Le Fiamme Gialle gli danno fiducia. Cos¨¬ dal 2014 lascia l¡¯agonismo e diventa Head Coach del settore giovanile per la velocit¨¤. ¡°A quei tecnici che si sentono fenomeni dico che ¨¨ il ragazzo a fare risultati. Se uno ha talento, verr¨¤ fuori. E io ho avuto la fortuna di incontrarne tanti, da subito. Penso ad Angelo Ulisse. Lo scorso anno ha vinto i Campionati italiani sui 100 metri under 18, per poi riconfermarsi sui 60 indoor. L¡¯ho incontrato quando aveva 14 anni e mi ¨¨ ¡®esploso¡¯ tra le mani. La differenza non l¡¯ho fatta io, ma la testa del ragazzo, un professionista vero. Senza dimenticare Yupun?Abeykoon, che nel 2020 ha realizzato il record nazionale dello Sri Lanka in 10¡±16. Un lavoro che sta pagando, come dimostrano i risultati ai recenti Campionati italiani indoor di Ancona¡±.
Gli azzurri - E i ¡°suoi¡± 400 metri? Per Licciardello il settore italiano ¨¨ cresciuto molto negli ultimi anni: ¡°Con un po¡¯di ritardo anche noi abbiamo capito che la metodologia andava modificata. Non potevano continuare con lo stesso volume e intensit¨¤ di trenta anni fa. Si ¨¨ deciso per un 400 improntato sulla velocit¨¤, non sul numero di prove in pista. Gli azzurri sono tutti duecentisti. Prendete Edoardo Scotti. Non un nome a caso, ¨¨ un ragazzo di estremo talento, da un punto di vista tecnico il migliore. E poi c¡¯¨¨ Davide Re, un fenomeno. ? il primatista nazionale, di sicuro il pi¨´ completo¡±. ?
Il rompiscatole - Alla domanda su come fosse da atleta, Claudio non ha dubbi: ¡°Una macchina. Ero innamorato del mio sport e mi rendevo conto della responsabilit¨¤ che portavo sulle spalle. A volte la esorcizzavo con la superstizione. Ogni gara portavo le stesse calze o replicavo i soliti atteggiamenti. Ora solo in parte, perch¨¦ mi piace motivare gli atleti con le parole. La lingua italiana ha talmente tanti termini, che puoi trasferire un¡¯emozione, giocare sull¡¯aspetto mentale, troppo spesso sottovalutato. A volte devi prepararti, essere perfetto¡±. E il Licciardello allenatore? ¡°Un rompiscatole, che chiede tanto e si aspetta il 100%. Non sopporto che un professionista arrivi scarico in pista e odio la pigrizia. Anche nelle giornate pi¨´ semplici bisogna impegnarsi. Anzi, sono quelle in cui puoi migliorare alcuni aspetti. E poi sono contro l¡¯amicizia tra tecnico e atleta. Essere troppo vicini rischia di creare problemi e appiattire i ruoli¡±.
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