Con Fisiorunning un articolo sugli infortuni nella corsa che esamina appoggio del piede e movimento del tronco. Ecco cosa ne emerge
Un recentissimo studio scientifico, pubblicato in questo mese di giugno 2023 da un gruppo universitario di Dublino, ha rilevato interessanti novit¨¤ per quanto riguarda gli infortuni correlati alla corsa. Vediamo di cosa si tratta.
Lo studio
¡ª ?Sono stati reclutati 258 runners amatoriali irlandesi valutandone la storia degli infortuni, l'allenamento e la biomeccanica di corsa. Monitorandone per un anno i potenziali infortuni. Un sondaggio ne ha valutato le abitudini, i criteri di allenamento, l'uso delle scarpe etc. Un sistema di acquisizione della biomeccanica di corsa attraverso 17 telecamere e 32 marcatori studiava la cinematica di corsa dei runners su un tapis roulant. Infine per un anno si ¨¨ registrata la comparsa di sintomi di infortunio correlati alla corsa.
I risultati
¡ª ?Diversi fattori di rischio?sono causa di infortuni nei runner. ? stato riscontrato che gli infortuni fermano in media i runner quattro settimane all'anno. Vi sono fattori di rischio intrinseci non modificabili come: il sesso (a cui abbiamo dedicato gli articoli delle settimane passate); l'et¨¤, che con l'aumentare denota maggiori deficit di flessibilit¨¤, forza, densit¨¤ ossea e propiocezione oltre che una ridotta velocit¨¤ di guarigione e recupero; l'aver subito un infortunio l'anno precedente, che aumenta il rischio di recidiva di 1,57 volte. Al ritorno da una lesione con una guarigione incompleta ci potrebbero essere dei riadattamenti strutturali o biomeccanici scorretti portando i tessuti a nuove lesioni.
Cambiare scarpe
¡ª ?L'allenamento per lunghe distanze, quali la maratona, ¨¨ associato a un rischio di infortunio maggiore di 1,76 volte. Soprattutto il sovraccarico di tanti chilometri nel breve tempo incrementa questo rischio. Abbiamo visto in passato come ruotare pi¨´ scarpe da corsa da usare contemporaneamente sia un valido aiuto per ridurre i rischi d'infortunio. Il piede, cambiando scarpa ogni volta che si corre, deve velocemente riadattarsi al cambio di carico su tessuti specifici dato dal tipo differente di scarpa. Questo ¨¨ quello che correttamente fanno gli ¨¦lite o gli amatori avanzati. Invece un neofita spesso compra un unico paio di scarpe che usa per ogni tipologia di allenamento. A volte cambiandole prima dei tre mesi d'utilizzo. In questo modo non si d¨¤ tempo ai tessuti di adattarsi al carico gradualmente, ma li si forza sempre sugli stessi punti, per poi cambiare scarpa e caricare su tessuti non abituati al carico.
Cinematica del tronco
¡ª ?Un'importante novit¨¤ ¨¨ stata dimostrata sulla cinematica del tronco durante la corsa. Si ¨¨ correlato un aumento del rischio d'infortunio con un'aumentata caduta del torace dal lato opposto all'appoggio. La parte superiore del corpo rappresenta il 60% della massa corporea e quindi il suo movimento ne va a influenzare il carico. Un'eccessiva caduta del torace pu¨° stressare il bacino, le gambe fino al ginocchio e il polpaccio. Buoni addominali, nello specifico gli obliqui, aiutano a minimizzare lo spostamento del centro di massa. Quindi un buon core evita tutto ci¨°.
Il tallone
¡ª ?Inoltre la statistica di questo studio ha valutato che i tallonatori hanno minor rischio d'infortunio rispetto a chi appoggiava di avampiede o mesopiede sovraccaricando polpacci e i tendini d'Achille, creando cos¨¬ una differenza netta rispetto agli studi del passato che valutavano il contrario. C'¨¨ da sottolineare che la valutazione ¨¨ meno tecnica rispetto agli studi precedenti. In futuro il mondo scientifico sapr¨¤ fare maggior chiarezza su questo.
Come ridurre gli infortuni del runner
¡ª ?Riepilogando, le calzature, l'allenamento e la biomeccanica della corsa possono influire nelle strategie di prevenzione. Quindi modificare abitudini e valutare una corretta cinematica di corsa, assestando piccole correzioni, pu¨° essere un buon modo per ridurre gli infortuni.
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