Abbiamo provato il braccialetto fitness del momento: ecco i nostri giudizi, con apprezzamenti e anche qualche critica
Si chiedeva qualche tempo fa d.day.it, uno dei siti italiani di tecnologia pi¨´ accreditati: ¡°Fitbit Charge 2 ¨¨ davvero il re dei wearable?¡±. Lo abbiamo testato per un po¡¯ e la risposta ¨¨: s¨¬ e no. Direte: che cavolo di risposta ¨¨? Eppure, su Running, non possiamo darne altra. Il Charge 2 ¨¨ un buon braccialetto fitness che colma alcune mancanze delle versioni precedenti; ¨¨ un ottimo oggetto per chi ¨¨ pi¨´ attento al look e ama portare al polso qualcosa che ¡°faccia moda¡±, anche grazie ai nuovi cinturini intercambiabili in vari colori; ¨¨ un tracker insufficiente per chi fa running a un certo livello, ma pu¨° essere un buon compromesso per gli amatori, per chi corre per tenersi in forma o per chi non sopporta il peso, l¡¯ingombro - e anche il costo - degli sportwatch super-accessoriati.
Fatte le premesse del caso, il Charge 2 ha raccolto l¡¯eredit¨¤ della prima versione e del Charge HR rispondendo alle aspettative di vendita del produttore statunitense. Fitbit ¨¨ stato il precursore dei ¡°braccialetti intelligenti¡± con il Flex e per molto tempo ha raccolto percentuali bulgare di mercato. L¡¯arrivo in massa di concorrenti e poi degli smartwatch, ha spinto Fitbit ad arricchire la gamma, oggi dispone di modelli per ogni tipo di necessit¨¤. Il Charge 2 ¨¨ quello pi¨´ duttile. Ha un display pi¨´ ampio (vicino a quello di un orologio) e oled, ma solo in bianco e nero, sul quale ci si muove per passare da una funzione all¡¯altra in tre diverse maniere: pigiando un tasto laterale; con un gesto del polso rivolgendolo verso se stessi oppure toccando lo schermo, che per¨° non ¨¨ responsivo come il touchscreen di uno smartwatch e quindi con tempi di risposta non immediati o spesso con la necessit¨¤ di ricorrere a un doppio tocco.
Uno dei plus del Charge 2 ¨¨ la sua facilit¨¤ di utilizzo: basta indossarlo e usarlo in maniera molto intuitiva. Il resto lo fanno il sensore del battito cardiaco in modalit¨¤ continua, in grado di inviare dati per l¡¯intera giornata (passi, distanza, calorie bruciate, piani saliti, minuti attivi) e la modalit¨¤ multi-sport in grado di identificare automaticamente il tipo di attivit¨¤ che si sta svolgendo tra quelle preimpostate.
Il tracker ¨¨ rivolto a chi intende indossarlo giorno e notte per avere indicazioni utili sul proprio stile di vita. La leggerezza al polso - seppure il sensore potrebbe essere pi¨´ sottile e andrebbe migliorato nell¡¯aderenza alla pelle - e la durata della batteria (cinque giorni dichiarati, ma basta correrci un po¡¯ per ridurne l¡¯autonomia ) sono, infatti, alcune delle sue qualit¨¤. L¡¯allenamento specifico, invece, deve essere impostato manualmente: si entra in modalit¨¤ ¡°corsa¡± e si avvia l¡¯attivit¨¤ col pulsante fisico. Il Charge 2, e questo ¨¨ il limite principale, non ha il gps incorporato. Ha bisogno di uno smartphone al quale collegarsi per ottenere dati pi¨´ precisi, seppure il tracker rilevi comunque in tempo reale e con una buona taratura, distanza percorsa, tempi, bpm, passi, calorie bruciate¡
Lo schermo seppure ampliato risulta di non cos¨¬ facile lettura mentre si corre, e meno luminoso di quello di un Apple Watch, per esempio o di un TomTom Runner. Il Charge 2 ¨¨ resistente all¡¯acqua, infine, ma non impermeabile.
Ci¨° che fa di Fitbit un¡¯eccellenza (e quindi anche del Charge 2) ¨¨ l¡¯app al servizio dei suoi tracker, davvero intrigante e ¡°ben scritta¡± anche in italiano, grazie alla quale gestire le fasi del sonno o esercizi di respirazione, per esempio, monitorare i progressi compiuti, calcolare le calorie consumate con una lista di centinaia di cibi: solo alla voce ¡°pane¡± sono 98, dalla Pita a quattro marche di Carasau. Il Fitbit Charge 2 dispone di nuovi cinturini sport in tre colori, intercambiabili e traspiranti. La facilit¨¤ con cui si sostituiscono ¨¨ uno dei lati positivi. Costa 160 euro, online lo trovate gi¨¤ a molto meno.
Massimo Arcidiacono
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Nella prossima scheda: pro, contro e le pagelle
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