Il dominatore della maratona di Londra si prepara in Kenya, oltre i 2mila metri: dal fartlek alle track session, il segreto sta nel lavorare quasi sempre a ritmi blandi
Dopo le celebrazioni di rito una domanda sorge spontanea. Ma come si allena il keniota Eliud Kipchoge, numero uno mondiale della maratona ?
ALTITUDINE Guidato dal suo coach Patrick Sang, siepista di livello mondiale negli anni 80, medaglia d¡¯argento ai giochi olimpici di Seul, Kipchoge si allena in Kenya con tutto il suo gruppo di lavoro, il Sweet Elite Team. Logicamente in altitudine a quote comprese fra i 2000 ed i 2400 metri.
CHILOMETRAGGIO SETTIMANALE Il suo chilometraggio settimanale, frutto di 11 allenamenti, oscilla quasi sempre fra i 180 ed i 200 chilometri. Le uscite lunghe, che vengono chiamate ¡°Tempo Run¡±, non superano mai i 40 chilometri e vengono effettuate come lavoro organico non esasperato, con proiezioni finali sulla distanza completa di maratona comprese fra le 2 ore e 19 e le 2 ore e 20 minuti. Vale a dire a ritmi intorno ai 3 minuti e venti secondi al chilometro, che per uno che fa la maratona sotto i 3 minuti al chilometro vuol dire correre al ritmo di un fondo medio non certo esasperato.
DOPPIA USCITA Nei giorni in cui non sono programmati lavori particolari, chiamiamoli di scarico o di recupero, Eliud effettua due sedute di corsa. La pi¨´ lunga, quella del mattino, prevede una corsa fra i 18 ed i 21 chilometri di fondo lento con partenza addirittura a quasi a 6 minuti al chilometro e poi una costante e leggera progressione. Non finendo per¨° mai pi¨´ forte di 3 minuti e 30 secondi al chilometro. La corsa del pomeriggio non ¨¨ mai pi¨´ lunga di 10/11 chilometri, a ritmi da 4 minuti al chilometro: a pi¨´ o meno come quando una fuoriserie innesta la seconda marcia.(Continua nella prossima scheda)
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