Prima edizione del nuovo spettacolare circuito: intervistiamo colui che lo ha creato, Roberto Ammaddii
Vi sar¨¤? capitato di attraversare la Toscana in?vacanza o per lavoro, ma forse non vi siete mai inoltrati camminando o correndo lungo i sentieri e le strade bianche che la percorrono. Una possibilit¨¤ offerta? dalla prima edizione della Tuscany Crossing, una gara che, all¡¯inizio quasi considerata un cross lungo pi¨´ che un trail, ?aveva lo scopo di far conoscere una parte meravigliosa d¡¯Italia. Una volta tagliato il traguardo, gli atleti hanno confermato che lo scopo degli organizzatori ¨¨ stato raggiunto. Alla fine, negli occhi e nel cuore, rimaneva la magia di un territorio che confermava le sfaccettature e l¡¯unicit¨¤ della nostra penisola.?Per esprimere al meglio le sensazioni, esaustiva una frase dalla sezione ¡°dicono di noi¡± sul sito della gara: C¡¯¨¨ nebbia ma si intravede un leggero colore rosa. Poi all¡¯improvviso la palla infuocata fa breccia nel cielo illuminando di immenso le valli che stiamo percorrendo. Che panorama¡ toglie letteralmente il fiato! Davanti la valle del Gladiatore. I primi chilometri scorrono via che sono una bellezza. Sono contento, sono qui a divertirmi e voglio inebriarmi della bellezza di queste zone. Rudy>.In queste righe ¨¨ racchiusa l¡¯essenza del correre in questa regione, ma abbiamo voluto?intervistare?Roberto Amaddii, presidente?Asd Sienarunners nonch¨¦ organizzatore della Tuscany Crossing e in seguito organizzatore del circuito?¡°Tuscany Trail Series¡±, per rubargli qualche segreto, qualche consiglio da dare a chi vorr¨¤ cimentarsi in una di queste gare. Infatti?le manifestazioni?proposte?si sono? gi¨¤ moltiplicate (come in tutte le zone d¡¯Italia), ma non per questo hanno perso di fascino. Le sfide lanciate dagli organizzatori sono sempre in aumento ma possiamo considerare la Tuscany Crossing la "mamma" di tutte le altre.?(Continua nella prossima scheda)
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