A tu per tu con Gianni Demadonna, ex fondista italiano, e ora manager sportivo
Gli appassionati di atletica hanno imparato a riconoscerlo. Soprattutto ai traguardi delle grandi maratone in giro per il Globo. Il copione ¨¨ quasi sempre lo stesso. L¡¯arrivo in solitaria o in volata di questi fenomenali interpreti della corsa di resistenza, provenienti per lo pi¨´ dagli Altipiani dell¡¯Africa orientale. Il congratularsi del vincitore con gli immediati avversari, il lancio della bandiera nazionale (solitamente quella etiope o kenyana) da parte di qualcuno del pubblico con cui gli atleti si avvolgono e, infine, l¡¯abbraccio col manager. Ecco spuntare allora il trentino Gianni Demadonna. Una figura piuttosto minuta ma sempre distinta, una sorta di marchio di fabbrica, immagine, ancor pi¨´ che dello stile italiano, di grande professionalit¨¤: occhiali, piumino da cui spunta il colletto della camicia, scarpe ormai non pi¨´ da running. Ma soprattutto, al di l¨¤ dell¡¯immagine e delle apparenze, Demadonna ¨¨ l¨¬, sempre presente. Non ¨¨ un caso. Nel corso di 34 anni di attivit¨¤ manageriale come rappresentante dei migliori atleti dell¡¯atletica leggera, Demadonna ¨¨ riuscito ad affermarsi, se non come il numero uno, sicuramente tra i migliori agenti a livello planetario. Non ¨¨ esagerato affermare che la sua agenzia di Trento, la Demadonna Athletic Promotion, sia nel Gotha del management sportivo, almeno per quello che riguarda la rappresentanza degli atleti con i vari organizzatori di gare in tutto il mondo.
La carriera di Gianni Demadonna come manager sportivo parte nel 1988, quando ancora era un ottimo atleta in attivit¨¤, basti pensare al secondo posto alla New York City Marathon dell¡¯ ¡¯87. Per coloro che obiettano che l¡¯onda nera africana non era cos¨¬ cospicua come lo ¨¨ oggi, ricordiamo i primati personali e alcuni risultati del Trentino: 7:59.14 (3000), 13:39.94 (5000), 28:04.60 (10000), 1:03:34 (mezza maratona), 2:11:53 (maratona), due coppe campioni di cross per club con la Pro Patria Milano, sotto la guida tecnica di Giorgio Rondelli, e due titoli nazionali.
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