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Nel 2011, 8 secondi (dopo 107km) ti avevano separato dalla vittoria alla TDS. Nel 2012 all'UTMB altro secondo posto dietro a Lizzy Hawker, avversaria molto pi¨´ adatta a quell'edizione corta e veloce causa maltempo... nel 2018 pi¨´ forte di tutto e tutti. Ti sei resa conto dell'impresa compiuta?Guarda, sono pi¨´ che altro commossa nel rendermi conto di quante persone, vedendo la mia progressione, siano rimaste incollate al web nella speranza che io potessi farcela. Viene ancora la pelle d¡¯oca a pensarci. Se per impresa intendi la vittoria, beh, ¨¨ una cosa enorme, superlativa. Non c¡¯¨¨ mai stato niente di cos¨¬ pazzesco prima e non so se ci sar¨¤ qualcosa all¡¯altezza dopo. Ma per me l¡¯impresa ¨¨ pi¨´ l¡¯essere riuscita a entrare nella vita di moltissime persone con la mia, forse riuscendo a dimostrar loro che se non ci si arrende davanti a niente, se non si permette a nessuno di fermarci, tutto diventa possibile.?Chi ti conosce e ti segue da anni sa che hai fatto "la tua gara", hai corso da Francesca Canepa. ? stato veramente cos¨¬, non hai avuto momenti di difficolt¨¤, oppure sei stata brava a nasconderli e gestirli?No, ed ¨¨ qui la magia. Nella gara della vita, correndo per la vittoria che da sola vale una carriera, non ho mai avuto problemi n¨¦ esitazioni e nemmeno cali di energia. ? stato tutto semplicemente perfetto. Ho odiato ovviamente il pezzo Vallorcine-Flegere, dove ho anche perso parecchio tempo, ma ¨¨ tipico mio, in tratti cos¨¬ normalmente vado fuori di testa, mentre qui ho gestito il vantaggio senza delirare.?Questa ¨¨ una domanda classica ma va fatta. Quando ti sei accorta che potevi vincere, che finalmente il tab¨´ del primo posto tra le donne sarebbe caduto e a sventolare pi¨´ in alto sarebbe stato il tricolore?Onestamente non posso dirti che vi sia stato un momento preciso, perch¨¦ dall¡¯istante in cui Renato (Renato Jorioz, allenatore di Francesca. ndr) ¨¨ riuscito a convincermi che avevo nelle gambe la possibilit¨¤ di correre tra le 25 e le 26 ore, ho iniziato a lavorarci mentalmente e quando mi sono presentata in partenza avevo l¡¯idea di provarci. Poi ovvio, doveva andare tutto bene, ¨¨ una gara estremamente stressante. Comunque da Courmayeur, tempi alla mano, lui mi ha confermato che c¡¯eravamo e allora io mi sono messa al lavoro e ho fatto quanto previsto. Correre. Correre e correre. Sui tratti scorrevoli, quelli che piacciono a me. Cos¨¬ facendo mi sentivo sempre pi¨´ efficiente anzich¨¦ sempre pi¨´ stanca, avevo le gambe leggere e lo spirito determinato. Renato diceva poi sempre che la gara iniziava a Champex e io ho eseguito. Sono entrata seconda e al punto dopo ero prima.?
(Continua nella prossima scheda)
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