La Di Martino parte oggi da Chamonix per la White Ultra Run e ci ha raccontato le sue ultime sensazioni prima dell'inizio della gara durissima
Essere donna ¨¨ cos¨¬ affascinante. ? un¡¯avventura che richiede tale coraggio, una sfida che non annoia mai, scriveva Oriana Fallaci. Di certo non si annoia e non manca lo spirito di avventura e il coraggio a Ivana Di Martino, madre, moglie, insegnante e atleta, seppur solo per passione. Quattro donne in una che sta per intraprendere un¡¯impresa da record: White Ultra Run, una corsa non stop di 330 km attorno al Monte Bianco. Mai provata prima. 90 ore di tempo per sfidare ogni limite di resistenza umana nel cuore dell¡¯Alta Savoia, in Val D¡¯Aosta. Partir¨¤ oggi da Chamonix la corsa ininterrotta di questa straordinaria ultrarunner che sognava da un anno qualcosa di diverso e speciale. Diverso dalle innumerevoli prove affrontate in passato come i 13 giorni attraverso l¡¯Europa per parlare di bambini e cibo o l¡¯attraversamento dell¡¯Italia in orizzontale per sostenere i bambini di Dynamo Camp o le 21 mezze maratone con Doppia Difesa per diffondere il messaggio che con la forza si pu¨° andare lontano, anche se sei stata operata al cuore (come lei nel 2013) con il rischio di non poter pi¨´ correre. E invece corre ed ¨¨ pronta a realizzare l¡¯ultimo dei suoi sogni. Una sfida speciale, quella con se stessa stavolta. Per sentire il limite della fatica e superarlo correndo tra le vette paradisiache del Monte Bianco come nessuno ha mai fatto prima. Per provare a se stessa e a tutte le donne che niente ¨¨ irrealizzabile.
330 km in 90 ore e una preparazione di un anno per una sfida diversa dalle altre che si costruisce nel tempo chilometro dopo chilometro. Come ti sei preparata? Quali sono stati i limiti che hai dovuto superare?
Sono 6 mesi che mi preparo per questa sfida, assolutamente diversa dalle altre. Questa ¨¨ una sfida a 360 gradi per me che, nonostante non sia un¡¯atleta professionista, mi sono allenata come se lo fossi, spinta dalla mia grande passione per la corsa. Il limite ¨¨ l¡¯essenza stessa di questa impresa, per la quale ci vuole molta determinazione, molta costanza. Io sono la prova che i sogni si possono realizzare, con le gambe e con la testa che ho. Un¡¯impresa che diventa un messaggio per le donne: si pu¨° fare quello che si desidera raggiungendo anche i sogni senza stravolgere la propria vita. Per la preparazione, mi sono fatta un programma che mi ha portata a percorrere dai 100 ai 120 km a settimana, secondo la tabella preparata dal mio allenatore Fabio Vedana, nell¡¯arco dei precedenti 6 mesi.
I limiti che ho dovuto superare sono stati quasi solo di testa: per poter fare tanti km di corsa devi avere una mente molto forte. I dolori, dopo ore che corri, sono molti e fai tanta fatica: avere la testa che ti supporta e che ti dice di andare avanti ¨¨ importante. Per la prima volta ho avuto problemi ¨C superati ¨C a controllare la testa e a convincermi che potevo farcela.
Quale l'aspetto che ti preoccupa di pi¨´ (se ce ne sono) ?
Sicuramente, anche se sono una persona che dorme poco, la mancanza di sonno. E poi, forse di pi¨´, la paura che a un certo punto il mio fisico mi dica basta e che la testa non riesca a supportare la fatica dei muscoli e la sofferenza.?? una continua fatica tra fisico e testa: il fisico dice di arrenderti e la testa continua a essere forte.?Dopo aver mangiato poco, senza aver dormito, ho paura che la testa mi abbandoni.
Dal punto di vista nutrizionale come ti sei preparata? Cosa prevedi per il pre e il durante della tua corsa ininterrotta?
Mi sono preparata soprattutto durante gli allenamenti mangiando quello che manger¨¤ durante l¡¯impresa, cio¨¨ cose semplici, oltre agli integratori, e cose naturali: panini con bresaola e formaggio, panini con marmellata, piatti di pasta con olio (la carne no perch¨¦ ¨¨ difficile da digerire). E prevedo di continuare a mangiare cos¨¬ durante la corsa, provando ad assecondare i desideri del mio fisico perch¨¦ rispecchiano l¡¯esigenza del corpo.
Come ti senti a poche ore dalla partenza fisicamente e psicologicamente?
Psicologicamente mi sento molto carica, non vedo l¡¯ora di partire! Fisicamente molto bene.
Come vivi il fatto che spesso (anche da parte dei giornalisti) l'accento viene posto sul fatto che sei una donna e una madre e la domanda ricorrente spesso ¨¨ "come concili questo tipo di sport con la famiglia?"
Tutti me lo chiedono e ritaglio il tempo per correre senza che questo impatti sulla vita famigliare: corro quando i miei figli sono a scuola o la mattina molto presto, per evitare che l¡¯organizzazione famigliare sia compromessa o intaccata dalla mia assenza.?Quindi non ¨¨ assolutamente un problema conciliare tutto ma sicuramente una domanda del genere non viene posto a un uomo!
Che rapporto hai con i tuoi trei figli? Sono contenti di avere una mamma ultrarunner?
Bisognerebbe chiederlo a loro¡ ma penso di si! Importante ¨¨ sempre l¡¯esempio che si d¨¤ ai bambini: poche parole e tanti esempi! Mi sembra di dare un esempio positivo mostrando loro che, per inseguire i propri sogni, ci vuole sacrificio e fatica e i miei figli lo possono vedere ogni giorno.
Questa sfida, voluta per te stessa (come dici) come la collochi nel tuo percorso sportivo e di vita?
Questa sfida ¨¨ il giusto compimento di un percorso iniziato 4 anni fa con 21 volte donna: questa volta ¨¨ una cosa che faccio per me stessa e per le donne, per i motivi elencati sopra, per dimostrare ancora una volta che le donne hanno la forza di fare tutto.
Da coach quale sei, come si superano le difficolt¨¤?
Da coach avendo sempre in mente l¡¯obiettivo finale al quale puntare cos¨¬ che le difficolt¨¤ sembrano minori e superabili.
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Immagini gi¨¤ un dopo?
Il dopo lo immagino come un sonno ininterrotto per una settimana. Scherzi a parte, ora sono talmente concentrata sull¡¯impresa che tutto passa in secondo piano¡.ci penser¨° a impresa finita!
Annabella D'Argento
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