corsa in montagna
Pronto per il primo Ultratrail? Arriva preparato con i consigli di Marina Cugnetto
Ex pallavolista, infermiera e specialista degli ultratrail. Marina Cugnetto, runner classe 1991 di Ivrea (To) ma valdostana d'adozione (vive a Gressoney), si ¨¨ avvicinata alla corsa puntando alle distanze lunghe, quasi estreme, provando a correre proprio dove le sembrava impossibile. ¡°Pensavo non si potesse correre in montagna, e invece...¡±. E invece ha gi¨¤ tagliato traguardi importanti a braccia levate e ha chiuso al terzo posto la UltraDolomites di quest'anno, 80 km con 4600 metri di dislivello positivo inserita nel contesto del Lavaredo Ultra Trail, alle spalle di due atlete professioniste del calibro di Kelly Wolf e Johanna Antila. Ma quali sono i segreti che tutti possiamo carpire e applicare?
ALLENAMENTI E FORZA
¡ª ?¡°Innanzitutto, ¨¨ fondamentale farsi seguire da un allenatore preparato che possa dare supporto sugli aspetti fisici e agonistici. Io ho letteralmente svoltato quando ho iniziato a lavorare con metodo sulla forza, aspetto da non trascurare o sottovalutare che risulta fondamentale per il sostegno muscolare e prevenzione infortuni. Nel complesso, i volumi di lavoro sono ridotti rispetto a un'atleta professionista, ma riesco a sostenere distanze e ritmi¡±. Basti pensare che a Cortina ¨¨ salita sul podio dopo 9h38'22¡± di gara.
GESTIONE
¡ª ?La gestione dello sforzo e delle energie ¨¨ un fattore determinante, non soltanto in gara, ma nella quotidianit¨¤. ¡°Io, come molti appassionati, ho un lavoro, non mi dedico esclusivamente allo sport: questo ¨¨ un carico organico che va gestito e tenuto in considerazione. Nei primi anni di attivit¨¤, arrivavo letteralmente 'bollita' alle prove pi¨´ importanti perch¨¦ volevo fare tutto, sempre, ponendomi spesso obiettivi sovradimensionati. Da questa esperienza, ho capito che nell'ultratrail non ¨¨ tutto... ultra!¡±.
ALIMENTAZIONE
¡ª ?Fondamentale il piano nutrizionale: l'alimentazione, nelle gare di ultra endurance pi¨´ che mai, risulta un aspetto determinante. ¡°Ho svoltato quando mi sono affidata a una nutrizionista: oltre a mettere a punto una strategia personalizzata, che serve sia nello sport, sia nella vita di tutti i giorni, ti insegna a capire che cosa succede nel tuo corpo e che cosa realmente serve. Inoltre, essendo celiaca, devo prestare ancora pi¨´ attenzione ed essere in grado di adattarmi. Quello dell'alimentazione ¨¨ un ambito spesso sottovalutato, ma ha una valenza altissima. Pensate che quando vinsi il Tor Dret nel 2019 non mangiai nulla in corsa: non vi dico quanto ci ho messo a recuperare da quello sforzo¡±.
PROGRESSIONE
¡ª ?Infine un concetto base per chi si avvicina alle lunghe distanze, ma anche alla corsa e allo sport in genere. ¡°La chiave di tutto ¨¨ la gradualit¨¤ e nel trail questo concetto va esasperato all'ennesima potenza: ¨¨ necessario capire che cosa vuole dire correre in un ambiente montano, in un contesto instabile e variegato, sempre ricco di insidie, anche improvvise. Servono metodo e precisione, tanta passione, ma anche pazienza: ogni cosa a suo tempo¡±. Per Marina Cugnetto, il trail ¨¨ stato un prezioso insegnante: ¡°Ho imparato ad ascoltare il mio corpo, ma non per finta! ? necessario riposare e saper riposare¡±. Inoltre il trail le ha fatto un regalo immenso: ¡°Mi ha aiutato a credere di pi¨´ in me stessa e donato momenti indimenticabili con persone a cui voglio bene¡±.?
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