Se andiamo ad analizzare i nostri successi e i nostri fallimenti, ci renderemo conto che molto dipende anche dall'obiettivo che ci poniamo. Come scegliere allora il nostro target point di corsa "di successo"? I consigli
E se gli insuccessi dipendessero da obiettivi sbagliati? Questa teoria ¨¨ molto affascinante perch¨¦ spesso quando qualcosa non va nel verso giusto ci concentriamo su ci¨° che abbiamo sbagliato nel percorso per il successo. Che poi non ¨¨ arrivato. Invece spostare l'attenzione sul fine e non sui mezzi ci aiuta a riposizionare i giusti equilibri.
La necessit¨¤ di un obiettivo realistico
¡ª ?Facciamo un esempio lampante nel mondo sportivo. Prendiamo un giovane adulto sui 30 anni. Un runner amatore. Una sera va per la prima volta al campo di atletica e prova a fare una ripetuta sui 100 metri sfidando i suoi compagni. Vince e si diverte per cui parla con il suo allenatore per iniziare un allenamento specifico che lo porti a correre in pista. Potenzialmente in questa persona pu¨° celarsi un futuro centometrista, sicuramente. Ma se il suo obiettivo fosse vincere le prossime Olimpiadi, probabilmente andrebbe incontro a un fallimento. Perch¨¦? Abbiamo una persona dotata, giovane e motivata, perch¨¦ dovrebbe fallire? Il motivo ¨¨ insito nell'obiettivo. ? un obiettivo poco realistico, anche se in teoria possibile. Meglio puntare ai prossimi campionati regionali per iniziare e sperimentarsi. Per poi progredire. Un obiettivo poco realistico genera solitamente frustrazione. Allo stesso modo se il suo obiettivo fosse stato "vincere la sfida contro i miei compagni", quelli che ha appena battuto quindi, l'obiettivo sarebbe troppo poco sfidante e quindi perderebbe di entusiasmo in breve tempo. Ancora se l'obiettivo fosse quello poco concreto di "divertirsi" ad esempio, probabilmente metterebbe negli allenamenti meno concentrazione e motivazione.
Come deve essere un obiettivo
¡ª ?In pratica, per essere efficace un obiettivo deve essere: realistico, sfidante e misurabile. Aggiungerei nel caso della corsa amatoriale anche personalizzato, cio¨¨ deve essere studiato in modo che calzi sulla persona. Se per qualsiasi sportivo professionista l'obiettivo ¨¨ probabilmente vincere una competizione, per l'amatore deve essere un obiettivo che tocca le corde emotive. Anche perch¨¦ difficilmente un amatore ha come obiettivo principale di vincere una gara.?Un obiettivo scelto bene ¨¨ alla base del successo perch¨¦ moltiplica di molto le possibilit¨¤ di riuscita.
Come scegliere un obiettivo per avere successo
¡ª ?Vediamo quindi ora come sceglierlo. Per prima cosa, anche se ¨¨ bellissimo sognare, siate concreti. Se siete alle prime armi ¨¨ inutile porsi come obiettivo il Tor des G¨¦ants, perch¨¦ non sareste realisti. Il nostro obiettivo deve stimolarci, ma non pu¨° essere troppo lontano nel tempo. Realisticamente se voglio preparare una ultra da zero ho davanti a me almeno un paio di anni di allenamenti. Un tempo troppo lungo per mantenere sempre alta la motivazione senza inserire degli obiettivi di passaggio. Se il Tor ¨¨ il nostro grande sogno va benissimo, ma inseriamo qualche altro obiettivo pi¨´ semplice prima. Un trail corto magari un po' esotico, o molto partecipato, una maratona epica, ma anche una distanza pi¨´ breve della stessa gara, per partecipare all'atmosfera e mantenere vivo il desiderio di arrivare un giorno al nostro big target.?
La pianificazione dei tempi giusti
¡ª ?In secondo luogo datevi dei tempi. Il vostro obiettivo non deve essere troppo lontano e nemmeno troppo vicino. Questo perch¨¦ non dovete dimenticarvene, persi in altri piccoli traguardi, ma non dovete nemmeno essere accecati da lui. E poi costruite il vostro piano per raggiungerlo mettendo degli step successivi. Organizzatevi in pratica. Prendete una agenda e pianificate.? Se non ci riuscite ¨¨ perch¨¦ avete sbagliato a fissare il target: troppo vicino o troppo lontano.
Sognare restando con i piedi per terra
¡ª ?In ultimo sognate in grande. Senza essere troppo poco realistici, ma sognate. Il vostro obiettivo deve essere bello, anzi bellissimo. Deve lasciarvi senza fiato. Deve mettervi il sorriso. Uno dei grandi errori che vedo ¨¨ quello di scegliere un target casuale o generico. Magari voglio correre una 10km e allora, per timore di confrontarmi o poca voglia di fissare una data precisa, scrivo sulla mia agenda un generico "correre una 10", senza specificare quale. O peggio ancora penso di correrla in autonomia perch¨¦ "cos¨¬ non ho l'ansia di sapere quando e dove e poi scelgo dopo, se trovo qualcosa". No! l'obiettivo deve essere reale, bello, lucidato e vestito a festa. Se non lo fissate e rimanete sul vago la motivazione scender¨¤, sposterete la data, perderete l'energia giusta. Fissatelo, iscrivetevi alla gara anche se ¨¨ lontana ancora, scrivetene il nome in agenda. Quando leggerete il nome dell'evento sorriderete, sognerete e sar¨¤ bellissimo.
Se questi tre punti sono rispettati, il vostro obiettivo ¨¨ perfetto: realistico, motivante e pianificato.?
? RIPRODUZIONE RISERVATA