RUNNING
La paura di non farcela, i ritmi e... Coach Rondelli approfondisce l'allenamento di gruppo
L'allenamento di gruppo, sia a livello assoluto o amatoriale, mette spesso un atleta o un podista di fronte ad uno stress fisico e mentale piuttosto complesso. Soprattutto se lo stesso allenamento ¨¨ effettuato con compagni dotati di maggiori qualit¨¤. Ecco allora che la seduta da effettuare pu¨° diventare stress allo stato puro gi¨¤ nella fase di riscaldamento se non addirittura nei giorni precedenti.Paura di non farcela
La paura di non farcela pu¨° prendere il sopravvento e molto spesso si finisce per non portare a termine con successo l'allenamento programmato. Non che gli atleti pi¨´ forti, dovendo affrontare a loro volta allenamenti molto duri, non vivano a loro volta situazioni simili. Ma il loro grande vantaggio ¨¨ che ci sono abituati. Anche perch¨¦ sono consci delle proprie qualit¨¤ e cos¨¬ riescono a superare le relative tensioni facendo leva su una grande capacit¨¤ di concentrazione e di autovalutazione.?Abilit¨¤ del coach
E' soprattutto in questi casi che si vede l'abilit¨¤ dell'allenatore nel gestire un gruppo di lavoro per evitare che sorgano problemi di natura psicologica in qualche atleta nello svolgimento di una seduta di allenamento di alta intensit¨¤.?Fasce di qualit¨¤
?Il criterio fondamentale di lavoro deve essere quello di dividere gli atleti per fasce di qualit¨¤. Evitando cos¨¬ che i pi¨´ forti svolgano un allenamento sotto ritmo per restare insieme ai meno forti e, viceversa, che questi ultimi non siano costretti ad affrontare una serie di mini gare ad ogni prova ripetuta per non farsi staccare dai migliori.?Premesse di partenza
Per superare bene questo tipo di sedute molto intense sono fondamentali le premesse di partenza ed un estrema lucidit¨¤ dell'allenatore stesso nell'identificare:?
A) i ritmi delle prove da effettuare
C) la composizione dei vari gruppi.
Nel caso di un lavoro di potenza aerobica continua di vari chilometri va sempre fatto partire prima il gruppo meno forte con un' indicazione precisa sui ritmi da tenere al km con relativa ipotesi del tempo finale. Quindi il gruppo pi¨´ forte con un distacco di tempo che, almeno ipoteticamente, faccia ricongiungersi i due gruppi solo al termine dell'allenamento. Facciamo un'ipotesi con un tema di 12 chilometri di fondo medio. Il gruppo meno forte programmato per 3.20 al km parte due minuti prima di quello migliore per concludere la propria prova in 40 minuti. Quello pi¨´ forte che deve andare a 3.10 al km, dovrebbe impiegarci 38 minuti, raggiungendo l'altro gruppo proprio a fine allenamento. Se tutto ¨¨ stato programmato con buon senso, tutto funzioner¨¤ a dovere. Con soddisfazione generale. Altrimenti si rischier¨¤ di andare incontro ad un allenamento negativo per alcuni componenti del gruppo. Ma qui il vero colpevole sarebbe certamente l'allenatore degli atleti in questione.?
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