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I gemelli Zoghlami si raccontano tra le nevi del Sestriere e... sognano Tokyo!
Cosa vuol dire essere un professionista della corsa? Dedicare la propria vita, o meglio una buona parte di essa, forse la migliore, alla propria passione. Vestire la maglia della Nazionale e partecipare a competizioni internazionali, in giro per il mondo. Visto da Ą°lontanoĄą, sembrerebbe un mondo da sogno, vagheggiato da molti giovani atleti. Eppure, forse in pochi sanno di quanta disciplina e dedizione siano necessarie per raggiungere risultati di livello internazionale. Perch¨Ś, essere professionista non ¨¨ uno status che d¨¤ accesso a privilegi, diventare professionista comporta una determinazione totale nel voler raggiungere il proprio limite. Una ricerca che si perpetua quotidianamente, quasi con ossessione maniacale, attraverso lĄŻallenamento giornaliero. Abbiamo raggiunto i gemelli Zoghlami ai 2035 s.l.m. del colle del Sestriere, dove si trovano dal 12 aprile per un periodo di 25 giorni di allenamento in quota. Fin qui, nulla di strano. Prassi ordinaria della vita di un professionista del mezzofondo. Se non che, alle 11:00 del mattino il termometro segna +5Ąă C, grazie alla giornata soleggiata, e a bordo strada fitte coltri di neve imbiancano il paesaggio.
Ala e Osama Zoghlami, i due gemelli delle siepi. Nati in Tunisia, in un paesino a 200 km a Ovest di Tunisi, Bou Salem. AllĄŻet¨¤ di tre anni si trasferiscono con tutta la famiglia a Valderice, piccolo centro a ridosso di Trapani. LĄŻinflessione, infatti, ¨¨ quella tipica dellĄŻaccento trapanese. LĄŻatletica inizia come un divertimento, seguiti da Angelo Enrico, fino al trasferimento a Palermo, per farsi allenare da Gaspare Polizzi, allenatore dellĄŻindimenticato Tot¨° Antibo e tecnico di caratura mondiale. A Palermo, i gemelli Zoghlami riescono a maturare con gradualit¨¤ sotto il profilo atletico e mentale. Ora, dopo diversi titoli nazionali e Maglie Azzurre sono approdati al professionismo. Ala corre per la Polizia di Stato, mentre Osama ¨¨ arruolato nel Centro Sportivo dellĄŻAeronautica Militare. Fortuna che corrono per due club differenti altrimenti sarebbe praticamente impossibile distinguerli. Attualmente si trovano tra le nevi del Sestriere per finalizzare i prossimi impegni agonistici, in vista dellĄŻobiettivo clou della stagione: le Olimpiadi di Tokyo.
Come mai avete scelto proprio la localit¨¤ del Sestriere?
"A dire il vero, inizialmente, avevamo preso in considerazione Font-Romeu (sui Pirenei francesi, nda). Poi, anche a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, abbiamo constatato che la scelta del Sestriere sarebbe stata la pi¨´ semplice, da un punto di vista logistico"? ¨C ci racconta Osama. "Oltre che la migliore sotto il profilo tecnico. ¨C prosegue Ala ¨C In questi anni, abbiamo avuto modo di allenarci in differenti centri in altitudine, da Flagstaff (Arizona) ad Albuquerque (New Mexico) o, in Italia, a Livigno e a Sestriere, che resta la migliore. Ci ha sempre pagato molto in termini di risultati".
Le condizioni meteo vi hanno limitato in questi giorni?
"In due occasioni soltanto abbiamo corso sotto la neve, per il resto ¨¨ andato tutto bene. Le strade sono libere quindi riusciamo sempre a correre, in pi¨´ abbiamo a disposizione anche il palazzetto dello sport per fare delle sedute di potenziamento muscolare".
Come passate le giornate oltre alla corsa?
"Per fortuna ho portato la Play Station!" Scherza Ala. "Guardiamo la TV, parliamo con Polizzi eĄ ci riposiamo o facciamo il massaggio". Aggiunge Osama.
Assieme ai gemelli Zoghlami, ci sono infatti anche Giuseppe Gerratana, anchĄŻegli siepista dellĄŻAeronautica da poco aggregatosi al Ą°team PolizziĄą e Vincenzo Agnello, massaggiatore della spedizione ma anche compagno di allenamento, visto che ¨¨ anche unĄŻatleta di livello nazionale in grado di correre la mezza maratona in 1:04:12.
A che punto siete della vostra preparazione?
"Diciamo che avevamo raggiunto un buon stato di forma gi¨¤ prima si salire qua a Sestriere, come dimostrato ai campionati italiani di cross. Ora, stiamo ultimando la fase di acclimatamento. Quindi per lo pi¨´ abbiamo svolto allenamenti sul versante aerobico. Da poco abbiamo iniziato ad introdurre anche le sedute di maggior qualit¨¤ con delle ripetute in pista".
Dopo questo periodo di allenamento in altura che gare affronterete?
"Scenderemo da qua il 7 maggio e gi¨¤ il 9 faremo un test sui 1500 metri a Palermo. Poi, entrambi saremo impegnati sui 3000 siepi, anche se non ¨¨ detto che parteciperemo tutti e due alla stessa gara. VedremoĄ".
Osama Zoghlami ¨¨ gi¨¤ in possesso del minimo di partecipazione per i Giochi Olimpici. Il 6 giugno 2019, al Golden Gala di Roma, infatti, corse i 3000 siepi in 8:20.88 ¨C la miglior prestazione italiana negli ultimi ventĄŻanni.
Come stai vivendo lĄŻavvicinamento ai Giochi?
"Non ho pressioni al momento. So che il minimo che ho fatto, va confermato. Per¨°, aver gi¨¤ corso una volta al di sotto del tempo standard, mi d¨¤ fiducia sul fatto di poterlo rifare. In pi¨´, da allora, parlo a nome mio ma il discorso vale anche per mio fratello, sono migliorato sotto molti aspetti e lĄŻanno scorso ho abbassato i miei primati personali in diverse distanze. LĄŻatletica non sempre ¨¨ matematica, contano i risultati del campo ma posso dire di essere sulla buona strada".
E tu Ala?
"Io, a differenza di mio fratello, il minimo di partecipazione per i Giochi non lĄŻho ancora conseguito maĄ credo che sia alla portata. Il discorso del minimo, in ogni caso, ¨¨ solo una parte. Quello che conta ¨¨ essere unĄŻatleta valido".
Cosa intendi dire?
"Ad esempio essere qua. Sinceramente non basta limitarsi a fare le cose che si sono sempre fatte o fare unĄŻatletica allĄŻinterno Ą°della propria bollaĄą.
Intendi dire che bisogna uscire dalla propria zona comfort?
"Proprio quello. Bisogna avere anche il coraggio di fare scelte controcorrente o che richiedano pi¨´ fatica. Bisogna avere il coraggio, ma anche lĄŻambizione e la forza, di puntare in alto".
"Noi abbiamo la fortuna di essere seguiti dal prof. Polizzi ¨C interviene il fratello ¨C uno che sa che cosa ¨¨ lĄŻatletica vera, quella che porta alle medaglie, visto che lĄŻha vissuta con Antibo. Se lui domani mattina ci dicesse di scalare quella montagna, noi lo faremmo. La fiducia che riponiamo in lui ¨¨ massima e, allo stesso modo, lui sa che noi non ci risparmiamo".
"Del resto, se hai in testa dei grandi obiettivi ¨C incalza nuovamente Ala ¨C ¨¨ pi¨´ che normale andare incontro a dei sacrifici analoghi".
Cosa vi manca di pi¨´ durante questo periodo un po' fuori dal mondo?
"Uscire la sera con gli amici!" Rispondono allĄŻunisono".
Una volta tornati a Palermo, i gemelli Zoghlami inizieranno una nuova fase agonistica che terminer¨¤ attorno la fine di giugno. Poi, torneranno di nuovo ai 2000 metri di quota del Sestriere per preparare le Olimpiadi, se tutto sar¨¤ filato come previsto dal loro allenatore. In questa montagna russa, su e gi¨´ dallĄŻaltura, le scarpe da corsa, i chili di pasta, le boccette di olio per massaggi, i tasti del joystickĄ si consumano come non mai, ma tutto questo rientra nel prezzo da pagare per il sogno che stanno vivendo questi due fratelli. Un sogno a cinque cerchi. Ci vediamo il 30 luglioĄ
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