Correre una 5km nei parchi cittadini ¨¨ fenomeno mondiale che sta diffondendosi anche in Italia: alle 9 scatta il via, e tutti sono cronometrati! Vuoi ¡°sfidare¡± a distanza un cugino londinese o un amico in trasferta a Singapore? Ora ¨¨ possibile, e pure gratuito!
Correre non solo per sport: quando la corsa non ¨¨ competizione ma socialit¨¤. E diventa occasione per conoscere nuovi amici, oltre che per migliorare, volendo, la propria performance. E¡¯ questo l¡¯obiettivo di parkrun, un¡¯iniziativa che ha saputo trasformare la classica corsetta fra amici del sabato mattina in un evento mondiale. Tanto che ora l¡¯appuntamento ¨C alle 9 precise! ¨C scatta automatico dal Regno Unito a Singapore, dalla Finlandia all¡¯Australia, dagli Stati Uniti al Sudafrica, dalla Germania alla Russia per un totale di 17 Paesi che gi¨¤ hanno aderito all¡¯iniziativa. Fra questi l¡¯Italia, naturalmente, dove sono per ora sei le citt¨¤ (e 7 i parchi) in cui l¡¯attivit¨¤ ha preso piede. Si tratta di Palermo (da dove ¨¨ partita la parkrun italiana, grazie all¡¯iniziativa di Giorgio Cambiano, che ha lanciato la prima parkrun nel parco dell¡¯Uditore il 23 maggio 2015 importando l¡¯originale da Londra), Milano, Catania, Firenze, Treviso e Rimini, per un totale di 3.379 parkrunner in Italia (e oltre 4 milioni nel mondo, esattamente 4.232.650, di cui oltre la met¨¤ nel Regno Unito).
Un vero e proprio movimento non agonistico nato nel 2004 in Inghilterra dove il fondatore, il baronetto Paul Sinton-Hewitt, organizz¨° una corsa di 5 chilometri in un parco di Londra assieme a tredici amici: un appuntamento amatoriale, che ¨¨ poi esploso in un progetto internazionale. Dopo un anno di iniziative al Bushy Park alcuni runner londinesi organizzarono un evento simile, ogni sabato, al Wimbledon park. E da qui il movimento si ¨¨ esteso a macchia d¡¯olio in altre parti del mondo, e cos¨¬ ¨¨ stato creato il sito www.parkrun.com. Tante lingue dunque, nessuno limite di et¨¤ e tanti stili (camminata, corsa, con cane, con passeggino), per un¡¯attivit¨¤ che in primis vuol essere sociale e salutare, e poi gratuita, per tutti e per sempre. Basta iscriversi sul sito e si ottiene un codice a barre identificativo che vale per sempre e per ogni Paese. Ogni partecipante viene poi cronometrato ed le sue performance registrate sul sito.
¡°Tutto ¨¨ gratuito - spiega il ¡°fondatore¡± italiano, Giorgio Cambiano, che ha importato il format dopo aver chiesto appuntamento ad hoc con sir Paul Sinton-Hewitt , l'idea ¨¨ quella di creare integrazione e favorire la socialit¨¤ attraverso la corsa, offrendo un¡¯occasione per stare all¡¯aria aperta e fare un po¡¯ di movimento almeno una volta alla settimana, in un¡¯area piacevole e vivendo la comunit¨¤". Il primo giorno a correre i 5 chilometri del sabato mattina furono solo sei persone: "Ma la crescita ¨¨ rapidissima, praticamente ci triplichiamo ogni anno ¨C prosegue -: il primo anno abbiamo avuto 330 iscritti, il secondo eravamo in mille, ora siamo 3.3.79". ammette fiero Cambiano. Oltre che nel parco Uditore e in quello della Favorita della citt¨¤ siciliana, infatti, i gruppi di parkrun si ritrovano a Rimini nel parco Marecchia, a Milano nel parco Nord, al parco della Storga di Treviso e, a Nicolosi, a Parco Etna. ¡°E la prossima citt¨¤ che avr¨¤ la parkrun ¨¨ Padova, a partire dal 10 marzo. Ma si sta attrezzando anche Montelepre (in provincia di Palermo), e finalmente Roma, nel parco del Pineto dopo che Villa Ada non ci ha dato l¡¯autorizzazione. Il nostro modello resta il Regno Unito, e l¡¯obiettivo la sua diffusione in Italia: chiunque avesse voglia di iniziare l¡¯attivit¨¤ nel parco¡ sotto casa pu¨° accordarsi con altri volontari e contattarci, avr¨¤ da noi tutte le informazioni e il supporto necessario¡±.
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