I due ragazzi sono affetti dalla sindrome di Down: l'aiuto decisivo per completare l'impresa arriva da Gabriele Rosa
Gabriele Rosa ha fatto un pezzo di storia dell¡¯atletica italiana e internazionale portando i suoi atleti a vincere titoli olimpici e mondiali. E¡¯ un medico, un allenatore e un manager. E¡¯ un uomo abituato a comandare, a guidare. Anche per questo alcuni lo giudicano una persona difficile. Certamente ¨¨ un uomo di carattere.
Spesso in prima pagina con i suoi atleti, da anni mentre cerca talenti per il mondo prepara le gare pi¨´ importanti organizza anche iniziative che legano la corsa alla salute, utilizzando il suo gruppo di lavoro (il Marathon Center di Brescia) e la scienza accumulata in anni di professione anche a beneficio di progetti dedicati ai pi¨´ deboli. E dopo aver portato alla maratona di New York i ragazzi di San Patrignano (e la loro lotta contro le dipendenze), le donne della Fondazione Veronesi (in lotta contro il tumore o mastectomizzate) e un gruppo di persone affette da sclerosi multipla¡ quest¡¯anno ha deciso che alla maratona pi¨´ famosa del globo, quella di New York, avrebbe portato due ragazzi con la Sindrome di Down. Un progetto innovativo, nato in via sperimentale nel 2016 quando a New York gareggi¨° Niccol¨° Vallese, al quale quest¡¯anno si aggiunge Simone Mollea.
Due sono gli enti registi dell¡¯operazione: il Marathon Center di Brescia e l¡¯Albergo Etico di Asti, coordinato da Alex Toselli.
Nei giorni scorsi il dottor Rosa ha effettuato i test di valutazione funzionale ai due podisti speciali ¨C il ventisettenne di Asti Niccol¨° Vallese e il 23enne di Bormio Simone Mollea, entrambi legati all¡¯Albergo Etico di Asti ¨C cos¨¬ da poter definire le soglie per i programmi di allenamento.
¡°L¡¯anno scorso ¨C racconta Rosa ¨C avevamo aiutato Vallese a correre la sua prima maratona di New York (conclusa in poco pi¨´ di 7 ore), stavolta abbiamo deciso di raddoppiare l¡¯impegno cos¨¬ da sensibilizzare l¡¯opinione pubblica su questa categoria debole e sui benefici che la corsa pu¨° apportare ai ragazzi down¡±. Rosa si rimette in gioco con atleti che definisce speciali: ¡°Quando ho incontrato Niccol¨° e Simone ho compreso che il loro ¨¨ un mondo meraviglioso, perci¨° ho deciso di seguire in prima persona il progetto, stilando le tabelle delle preparazione e scegliendo una 10 chilometri e una mezza maratona come gare di avvicinamento in vista dell¡¯appuntamento di novembre.
Dopo una vita in mezzo agli atleti posso dire che adesso mi danno pi¨´ soddisfazione questi ragazzi rispetto ai top runner che vincono¡±. L¡¯obiettivo per Niccol¨° e Simone (che lo scorso marzo ha partecipato ai Giochi Mondiali invernali di Special Olympics) sar¨¤ quello di concludere la gara pi¨´ famosa del mondo in meno di 7 ore. ¡°I ragazzi possono farcela, dimostrando cos¨¬ che nulla ¨¨ impossibile¡±, chiosa Rosa.
Niccol¨° e Simone sono nell¡¯orbita dell¡¯Albergo Etico di Asti, una realt¨¤ nata quasi per caso dall¡¯incontro di un ristoratore con alcuni ragazzi down, il cui scopo ¨¨ di dare autonomia e indipendenza a questi ragazzi, attraverso un percorso di formazione nel settore della ristorazione e dell¡¯ospitalit¨¤ alberghiera. ¡°Al momento ¨C racconta il coordinatore Alex Toselli ¨C stiamo coinvolgendo una cinquantina di ragazzi down, provenienti da tutta Italia. Numeri importanti considerando che l¡¯iniziativa ¨¨ partita 10 anni fa col ristorante, cui si ¨¨ aggiunto solo 3 anni fa anche l¡¯albergo¡±.
Secondo Toselli il messaggio che l¡¯iniziativa intende diffondere ¨¨ ¡°Tutti possono farcela¡±. A cominciare da Niccol¨° (maitre di sala) e Simone (ancora in formazione) che il prossimo novembre correranno a New York per dimostrare al mondo che nulla ¨¨ impossibile.
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