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Survivor Series: belle, ma solo a met¨¤
Una bella occasione per far combinare una gara con un significativo test agonistico su terreno di cross, andata in parte sprecata. La prima edizione delle Survivor Series, gara ad eliminazione diretta con 4 prove di 1200 metri di cross sui prati adiacenti il centro sportivo di Sacconago (Busto Arsizio), va in archivio senza avere ottenuto un buon successo di partecipazione. Poco pi¨´ di una ventina gli atleti maschili e solo cinque le ragazze in gara hanno costretto gli organizzatori a fare di necessit¨¤ virt¨´. Cos¨Ź mentre nel settore maschile, bene o male, si sono potute rispettare le tre previste fasi ad eliminazione e la successiva finale ad otto atleti, in campo femminile sono state fatte disputare egualmente le regolari quattro prove, facendo poi la somma finale con i singoli tempi realizzati in ognuna delle quattro manche.
MATTEO E ROBERTA Alla fine sono risultati vincitori Matteo Geninazza, un ragazzo comasco di 21 anni, che studia economia e commercio a Milano e corre per il Cus Pro Patria con personali di 1.53.54 (800) e 3.54.20 (1500),e Roberta Vignati, classe 1993, atleta dellĄŻUs Sangiorgese, la societ¨¤ che organizza il Cross del Campaccio, che ha come migliori risultati un 4.37.43 sui 1500 e 10.53.27 sui 3000 siepi. Quattro prove in perfetta progressione per Geninazza con 3.50 (qualifica), 3.50 ( quarti), 3.45 (semifinale) e poi 3.36 per vincere la finale a otto davanti alla coppia della Pro Patria di Busto, composta da Riccardo Serra, 2Ąă con 3.39 e Marco Bolognini, 3Ąă con 3.43. Roberta Vignati, come da pronostico, ha dominato tutte le quattro prove della gara femminile. La pi¨´ veloce ¨¨ stata per¨° la seconda conclusa in 4.16, dopo il 4.25 iniziale ed i 4.19 ed i 4.22 della terza e quarta manche. Nella classifica finale, alle sue spalle, si sono piazzate Lavinia Perone dellĄŻAtletica Vigevano e Valentina Guariglia della Nuova Atletica Varese.
FUTURO Una gara, queste Survivor Series, che va sicuramente riproposta. E certamente pi¨´ reclamizzata. Gli organizzatori, al riguardo, hanno colpe relative, visto che il nulla osta da parte della Fidal Regionale ¨¨ arrivato soltanto a due settimane dallĄŻevento. Forse anche la data andr¨¤ scelta con pi¨´ attenzione, visto che ieri mattina a Milano ed in campo nazionale ad Osimo erano impegnati quasi tutti i migliori mezzofondisti e fondisti lombardi. Ma lĄŻidea ¨¨ valida, sia dal punto di vista tecnico che spettacolare. Lasciarla morire sarebbe un peccato.
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