RUNNING
Emma Quaglia, dall'asfalto alla montagna e ritorno
GENOVA - Sembra sempre finita, ma non ¨¨ mai cos¨¬. Questa ¨¨ Emma Quaglia, abituata alle lotte di ogni tipo, contro tutti e tutto, e che alla fine risorge sempre, si reinventa, si ripropone ed ottiene quel che vuole. Dai 3000 siepi alla maratona, passando alla corsa in montagna e poi, nel suo futuro di 38enne, ancora maratona. Ormai siamo abituati a vederla e a pensarla stradista pura, maratoneta totale, con il suo esordio avvenuto nel 2011 ad Hannover e la sua miglior prestazione fatta a Torino nel 2012 con 2h28¡¯15¡±.
In questi sette anni, un incantevole sesto posto ai Mondiali di Mosca 2013 appena dietro all¡¯amica Valeria Straneo che conquist¨° uno storico argento, poi quell¡¯oro in Coppa Europa con la squadra azzurra agli Europei di Zurigo insieme a Straneo, Incerti, Ejjafini, Toniolo e Console. Prima ci sono stati gli anni in pista con i tre titoli italiani nei 3000 siepi nel 2002, 2008 e 2009, la laurea in medicina nel 2007 e la specializzazione in Medicina dello Sport nel 2012, poi ancora il buio di due anni difficili tra il 2004 ed il 2006, dove ha tenacemente combattuto contro una brutta malattia: ¡°Avevo 24 anni, mi sentivo stanca, mangiavo e dimagrivo, non riuscivo a dormire. Mi dicevano che mi allenavo troppo, che ero troppo nervosa. Poco dopo ho scoperto che avevo un tumore alla tiroide e la mononucleosi, sono stata costretta ad operarmi. Ma ne sono uscita dopo due anni di calvario¡±.
Nel 2012 era a New York? pronta a stupire in maratona? ma l¡¯uragano Sandy ferm¨° la gara: ¡°Feci turismo per tre giorni¡¯ , per¨° il sogno di correre nella Grande Mela era rimasto e cos¨¬ nel 2017 si ¨¨ presentata ancora alla partenza sul Ponte Da Verrazzano e puntuale in Central Park, 14esima in 2h34¡¯10¡±. In questo 2018 l¡¯abbiamo vista invece sudare su e gi¨´ per i monti con risultati davvero eccezionali, conquistando anche la maglia azzurra di corsa in montagna.
Emma, perch¨¦ questo cambiamento totale?
¡°Ero delusa dal mondo intorno alla maratona, in particolare dalla Federazione. Negli ultimi anni sono stata completamente ignorata nonostante continui validi risultati. A Valencia in autunno 2016 avevo fatto un buon 2h30¡¯57¡±, l¡¯anno scorso a New York 2h34¡¯ dove tutti sanno che ¨¨ una gara difficile, molto tattica quasi come un Mondiale, dove non si fanno grandi tempi e il finale ha un percorso duro. Quel tempo ¨¨ molto molto vicino a un 2h30¡¯ in una maratona veloce. Nonostante queste buone prestazioni, non ho pi¨´ avuto nessun contatto di qualsiasi tipo dai responsabili federali. Non ho avuto pi¨´ notizie di un sostegno per la fisioterapia oppure di raduni. Un vuoto che mi ha amareggiata molto e mi ha tolto ogni stimolo. Anche perch¨¦ in azzurro non ho mai bucato una prestazione, ho risposto sempre presente. La maglia della Nazionale ¨¨ qualcosa di sacro per me, ci tengo tantissimo e ho sempre dato il massimo. Ho quindi voluto cambiare totalmente¡±.
Tra i sentieri di montagna come ¨¨ andata?
¡°Mi sono divertita tantissimo, ho scoperto un mondo che non conoscevo e ho scoperto una parte nuova di me. Prima qualsiasi salita era la mia bestia nera, la evitavo, cos¨¬ come gli sterrati che ritenevo pericolosi e dannosi. Vedevo una salita e tornavo indietro. Ho scoperto che invece si possono affrontare, basta saperlo fare¡±.
Come ti sei allenata?
¡°Ho fatto meno chilometri, allenamenti pi¨´ brillanti, mi sono alleggerita mentalmente con percorsi sempre vari e panorami unici, senza l¡¯assillo totale e impietoso del cronometro. Negli ultimi anni mi sono sempre preparata per una maratona e mi allenavo in modo molto pesante, con tantissimi chilometri ogni settimana¡±.
Quali risultati hai ottenuto?
¡°Ho avuto l¡¯onore di vestire per due volte la maglia azzurra con i Mondiali e gli Europei. E¡¯ stata un¡¯esperienza stupenda che mi ha resa felice, ma soprattutto mi ¨¨ tornata la voglia di correre e sento che ho ritrovato brillantezza, mi sono rigenerata nel fisico e nella mente. Ho voglia di ritmi veloci e di divertirmi, ho una nuova mentalit¨¤ dettata da questa esperienza. Ci tengo a dire che la corsa in montagna non ¨¨ stato un ripiego ma una scelta, dove ci sono avversarie di grande livello. Non ¨¨ assolutamente facile vincere. Ora per¨° so anche che posso tornare a correre una maratona¡±.
Quali dunque gli obiettivi?
¡°Fosse per me gareggerei sempre. L¡¯anno scorso feci la Crai CagliariRespira, la mezza di Cagliari che quest¡¯anno sar¨¤ il 2 Dicembre; potrei essere al via ancora sulle meravigliose vie della mezza cagliaritana, tra gente eccezionale che mi ha riservato un¡¯accoglienza unica. Nella stessa data c¡¯¨¨ anche in programma l¡¯edizione ¡®zero¡¯ della Maratona di Genova, la mia citt¨¤ che sta vivendo un momento difficile, a breve decider¨° cosa fare. Nel 2019 vorrei fare la Maratona di Berlino che non ho mai fatto ed ¨¨ anche quello un piccolo sogno, mentre nel 2020 c¡¯¨¨ il grande sogno delle Olimpiadi di Tokyo. Chiss¨¤ cosa accadr¨¤. Di sicuro, ci sar¨° ancora. Sono ancora in pista¡±.
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