Primato nazionale
Maratona femminile: caccia al record di Valeria Straneo. I parziali di Dossena, Yaremchuk ed Epis
La caccia al primato della maratona femminile italiana?realizzato dalla piemontese Valeria Straneo con il tempo di 2h23.44 nel mese di aprile del 2012 a Rotterdam ha resistito anche domenica scorsa ad altri due agguerriti assalti, che sono andati entrambi a vuoto anche 'stavolta nei 12 chilometri finali di gara. Le due atlete che ci hanno provato sono Giovanna Epis, che ha gareggiato ad Amburgo e Sofiia Yaremchuk in gara a Londra. Prima di loro il primato di Straneo era stato gi¨¤ stato a rischio nel mese di marzo del 2019 quando la bergamasca Sara Dossena, adesso ritiratasi dall'attivit¨¤, aveva gareggiato a Nagoya in Giappone. ? incredibile come queste tre atlete abbiano gareggiato quasi in fotocopia, pur correndo in posti e in momenti assai diversi. Benissimo tutte e tre fino a tre quarti di gara, fino ad avere anche quasi 60 secondi di vantaggio sul primato di Straneo, per poi calare di ritmo negli ultimi 12 chilometri e vanificare l'attacco al record italiano. Vediamo in parallelo le loro tre gare.
L'analisi
¡ª ?Per arrivare a battere il primato di Valeria Straneo di 2.23.44 il ritmo da mantenere era 3.24 al km, facendo quattro parziali di 34 minuti per ogni dieci chilometri in modo da arrivare in 2 ore e 16 minuti ai 40 km e poi ancora in 2 ore 22.48 ai 42 km, con una proiezione finale compresa fra 2 ore 23.25/2.23.28. Tutte e tre le atlete sopracitate nei primi 30 km sono addirittura andate pi¨´ veloci a un ritmo di circa 33.50, cio¨¨ a 3.23 al km, accumulando cos¨¬ circa un minuto di vantaggio sul ritmo del record. I problemi sono per¨° iniziati subito dopo perch¨¦ fra i 30 km e i 40 km Dossena ha fatto 34.46, Yaremchuk 34.55 ed Epis 34.33. Ultimi 2 km e 195 metri praticamente uguali per tutte le tre atlete con Dossena in 7.40, Yaremchuk in 7.38, Epis in 7.39.
La lezione di Valeria Straneo
¡ª ?Invece nella sua gara record di 11 anni fa Valeria Straneo fece valere le sue doti di fondista sfoderando il parziale di gara pi¨´ veloce proprio dai 30 km all'arrivo, dopo essere passata al trentesimo chilometro in 1h42.29, praticamente con un minuto di ritardo rispetto ai passaggi di Dossena, Yaremchuk ed Epis. Per lei un grande finale con 33.51 dai 30 ai 40 km per poi fare 41.14 sugli ultimi 12 km e 195 metri contro i 42.26 di Dossena 42.26, i 42.33 di Yaremchuk e i 42.14 di Epis. Ecco in che direzione lavorare per il futuro.
? RIPRODUZIONE RISERVATA