RUNNING
Via Pacis, vince... la libert¨¤: trionfa l'eritreo Freedom
Sembra una trovata di marketing, ma non lo ¨¨. Sapete come si chiama il vincitore della Roma Via Pacis Half Marathon? Freedom, libert¨¤. LĄŻeritreo Amaniel, che corre per LBM Sport, ha tagliato il traguardo in 1h12ĄŻ44Ąą, mentre fra le donne si ¨¨ imposta lĄŻucraina Sofia Yaremchuk dellĄŻAcsi Italia Atletica in 1h16ĄŻ23Ąą. Il giorno di Freedom, dunque. Non solo nellĄŻordine dĄŻarrivo perch¨Ś libert¨¤ ¨¨ una parola coerente con il messaggio dalla gara organizzata allĄŻinsegna del dialogo religioso fra i popoli. In una giornata autunnale solo per il calendario, il caldo ha picchiato duro, in 2111 hanno concluso la mezza maratona su via della Conciliazione, un ottimo pi¨´ 25 per cento rispetto al risultato della prima edizione di un anno fa, decisamente pi¨´ fredda e sofferta rispetto allĄŻatmosfera di stamattina. E poi che bello per un bel poĄŻ di percorso, soprattutto sul Lungotevere, correre a traffico completamente chiuso! Potenza del cartello organizzativo: con la Fidal e il Pontificio Collegio della Cultura, a promuovere lĄŻevento cĄŻera Roma Capitale, presente peraltro con la sindaca Virginia Raggi, visibilmente soddisfatta per la crescita dei numeri dellĄŻevento, in particolare per i 3mila della Run for Peace sui 5 chilometri, che hanno visto in strada anche lĄŻolimpionica Alessandra Sensini, oggi vicepresidente del Coni.
PER MANDELA CĄŻera poi un motivo speciale per correre: i 100 anni dalla nascita di Nelson Mandela e il ricordo di quanto fatto anche nello sport dal grande leader della lotta contro il razzismo dellĄŻapartheid. Sul traguardo, insieme con i rappresentanti della Nelson Mandela Foundation, cĄŻera anche lĄŻambasciatore sudafricano Shirish M. Sonie. Che ci ha raccontato che cosa ancora significato lĄŻesempio di Mandela: Ą°Lui diceva: lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ma a partire dal basso, dai bambini, ¨¨ l¨Ź che deve respirare questo senso di unit¨¤, di muri abbattuti che ¨¨ il vero significato dello corsaĄą. LĄŻambasciatore si ¨¨ presentato con una maglia riempita dal volto di Mandela. Bella la fotografia con Silvia Salis, lĄŻex martellista oggi consigliere della Fidal. E nella piccola tribuna autorit¨¤ si ¨¨ visto anche Svein Arne Hansen, il presidente dellĄŻEAA (lĄŻAssociazione atletica europea): proseguono i colloqui con Fidal e Roma Capitale nel percorso che potrebbe portare a Roma lĄŻappuntamento con gli Europei del 2022. La sensazione ¨¨ che la Via Pacis possa entrare nei prossimi anni nel cuore della gente che corre. LĄŻorganizzazione ha passato lĄŻesame, tante le associazioni di solidariet¨¤ presenti, molte le lingue ascoltate. Un consiglio a Fidal e comune di Roma: cercate di ridurre il prezzo di iscrizione alla mezza maratona (35 euro nellĄŻultima fase).
IL MIGLIO AZZURRO Sabato era stato, invece, il giorno del Miglio di Roma giunto alla terza edizione, organizzato da Atleticom, una delle organizzazioni che si ¨¨ candidata per la maratona partecipando al bando di Roma Capitale. Per un pomeriggio via del Corso si ¨¨ consegnata letteralmente ai podisti: il percorso, che riprendeva quello della mitica Corsa dei Berberi, proponeva una lunga volata da piazza Venezia a piazza del Popolo sulla distanza del miglio anglosassone. Ci si aspettava una vittoria di Marcin Lewandowski, il polacco dĄŻargento agli Europei di Berlino nei 1500, e invece alla fine il podio ¨¨ stato tutto azzurro con il successo di Osama Zoghlami (4ĄŽ02Ąą6), il secondo posto di Soufiane El Kabbouri e il terzo di Marouan Razine. Per Lewandowski solo un quarto posto. Fra le donne vittoria della tedesca Konstanze Klosterhalfen (4ĄŻ26Ąą53) davanti alla spagnola Guerrero e allĄŻazzurra Aprile. Un weekend tutto di corso per Roma aspettando che si chiarisca il nebuloso percorso verso la maratona 2019, che in attesa del verdetto del bando sar¨¤ organizzata dalla Fidal.
? RIPRODUZIONE RISERVATA