Il monumento della maratona ¨¨ con i suoi figli al parco dei divertimenti pi¨´ famoso d'Europa: "Correre ¨¨ un piacere, mai un obbligo"
La signora seduta al tavolo del Sequoia Lodge sorseggia con calma il suo t¨¨, si guarda attorno divertita, rilassata sui divanetti di una saletta riservata. C'¨¨ legno e pietra tutto intorno, non sai se ti trovi a Disneyland o in un resort sulle montagne rocciose. Il sorriso di Paula dice "ehi, goditela, siamo qui, ovunque sia...". La luce ha riflessi rossi d'autunno, fuori l'aria ¨¨ tiepida ma quel t¨¨ evoca l'arrivo della stagione fredda. Un po' in anticipo ma Paula ormai ¨¨ una mamma: prende tutto in anticipo.
Paula sarebbe Paula Radcliffe, ¨¨ inglese, ha vinto tre volte la maratona di New York ed ¨¨ stata campionessa del mondo di specialit¨¤ a Helsinki 2005. Il tempo stabilito nel 2003 a Londra, due ore quindici minuti e venticinque secondi, ¨¨ ancora la prova pi¨´ veloce mai realizzata da una donna sulla distanza (ok, si dice record del mondo). Eppure non c'¨¨ distanza tra lei e chi le si siede accanto per due chiacchiere mentre sorseggia il suo t¨¨ alle quattro del pomeriggio del primo giorno di autunno. In pace con s¨¦, in pace con tutti.
Paula, che correre sia divertente lo dicono i milioni di appassionati in tutto il mondo. Ma guardiamoci attorno, siamo a Disneyland Paris, tra poche ore migliaia di persone attraverseranno il parco per la 5 km, sorridendo nel 99,9% dei casi: ha mai pensato che correre oltre che divertente ("fun") pu¨° essere anche buffo ("funny")?
"Beh, in un certo senso s¨¬. Qui c'¨¨ davvero un'atmosfera magica, vedi famiglie intere correre insieme, magari incrociando i pi¨´ famosi personaggi Disney, da Topolino in avanti. Scopri davvero l'essenza della corsa: stare insieme agli altri. Mettersi alla prova insieme agli altri. Correre qui ¨¨ davvero speciale. Per me ¨¨ la prima volta: magico".
Il fenomeno corsa ormai ¨¨ esploso in tutto il mondo come mai si era visto prima. Perch¨¦? Cosa c'¨¨ di cos¨¬ speciale nel correre?
"? cos¨¬ speciale perch¨¦... non ha nulla di speciale. Correre ¨¨ facile, economico, accessibile a tutti. Di base, non hai bisogno di strutture particolari, n¨¦ di attrezzi. Ti basta uscire di casa e puoi farlo. E puoi farlo anche da solo, a differenza per esempio del calcio. Nessuno sport ¨¨ cos¨¬ facile da praticare, per non parlare di quanto sia costoso per esempio lo sci. In pi¨´ professionisti e corridori della domenica hanno spesso modo di vivere assieme le stesse sensazioni, quelle legate all'ambiente: le grandi maratone hanno identici percorsi, oppure ti capita di correre qui al parco Disney. Bello, no? Condividere ¨¨ il vero segreto della corsa. Qui verranno migliaia di persone a correre, per dire "Ehi, l'ho fatto a Disneyland Paris", condivideranno questa esperienza unica. O pensate alle 15-20 Mila persone che corrono a New York o Londra. Condividono".
Adesso che ¨¨ lontana dalle gare, ora che ¨¨ mamma, ¨¨ cambiato il suo rapporto con la corsa?
"Non ho smesso, certo che no. Ho una figlia di 10 anni e uno di 6, corriamo molto spesso insieme. Mio figlio ¨¨ appena entrato in una societ¨¤ di atletica. Io ne avevo 7 quando iniziai... correre ¨¨ bello, fa bene alla salute, fisica e mentale. Aiuta a gestire lo stress. Certo, da mamma guardo anche altri aspetti: ok correre, ma cos¨¬ giovani basta una volta alla settimana. Deve essere un divertimento, non un obbligo. In fondo ¨¨ la cosa pi¨´ naturale che facciamo: sin da piccolissimi abbiamo l'istinto di correre per gioco".
Ogni tanto si guarda indietro? Le manca la competizione?
"A volte mi manca quel periodo, s¨¬. Ma sono felice di quello che sono oggi. Nel 2012 dovetti sottopormi a un serio intervento chirurgico, mi dissero che difficilmente sarei tornata a correre. Invece eccomi qui a correre con i miei figli... mi sono sempre sentita supportata, ho una famiglia meravigliosa".
Prima parlava di salute fisica e mentale. Correre fa bene al carattere?
"A scuola ero una bambina cos¨¬ timida che avevo terrore di parlare davanti a tutti in classe. Correre mi ha aiutato a trovare autostima, ad avere fiducia in quello che sono e in come faccio le cose. Non ¨¨ solo questione di vittorie, ma di sentirsi se stessi".
Cosa consiglierebbe alle tante donne che non hanno tempo per se stesse, o non hanno il coraggio di prenderselo?
"Ragazze, trovate tempo per una corsetta, e soprattutto non sentiatevi in colpa. Mai. Correre vi far¨¤ trovare pi¨´ energie per la vostra famiglia. Cercate il supporto dei vostri familiari e organizzatevi: si pu¨° fare! O al massimo, portatevi i vostri figli con voi...".
Ci salutiamo, ha sorriso rilassata tutto il tempo, penso a me che con due figli sono sempre in ritardo, penso a me che il giorno dopo dovr¨° fare la 10 km e non mi sento abbastanza in forma. Penso e racconto. E lei mi spiazza: "nemmeno io...". "Ehi andiamo...". Poi scopro che avrebbe corso la 5 km serale, la 10 km all'alba del giorno dopo e la mezza maratona della domenica. "Ehi, Paula, sei in gamba!".
Andrea Fan¨¬
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