Il meteo di queste settimane sta stravolgendo i calendari in maniera inaspettata per il mese della primavera per eccellenza
Ogni settimana si legge di manifestazioni cancellate oppure messe k.o. dal maltempo. Questa pazza primavera ha cosi' riportato alla ribalta il tema della corsa e della pioggia. Tema antico, ma forse mai affrontato senza cadere vittime dei tanti pregiudizi di sorta. Senza volere per questo montare in cattedra proviamo ad analizzarne i vari aspetti.
ASPETTO PSICOLOGICO Sul piano psicologico, ci sono podisti che temono la pioggia come la peggior iattura che possa loro capitare. Meglio stare a riposo. Meglio evitare pericoli di raffreddori, bronchiti ed altro ancora. I pi¨´ ardimentosi al limite sono disposti a fare solo una seduta di corsa lenta. Naturalmente coprendosi oltre misura. In via indiretta, per i pi¨´ giovani, sono i genitori a decidere. Quasi sempre in chiave protettiva. Se per¨° si tratta di correre invece che andare a giocare a calcio. La seduta di corsa sotto la pioggia ¨¨ invece vista come un' attivit¨¤ solo per futuri super uomini. Meglio lasciar perdere e salvaguardare i propri pargoli dalle insidie del clima. Per questo tipo di genitori la pioggia ¨¨ sinonimo di malanno. Molto meno temuo invece il caldo. Perch¨¦ secondo loro magari fa dimagrire (errato). Oppure il freddo pungente. Perch¨¦ con una felpa in pi¨´ il problema ¨¨ risolto.
AMATORI E TOP RUNNER Naturalmente i pi¨´ condizionati dalla pioggia sono gli amatori o i neofiti della corsa rispetto agli atleti di medio alto livello che invece hanno piani di allenamento ben precisi. Il criterio determinante rimane l'intensit¨¤ della pioggia e la superficie su cui si deve correre. Il tutto relazionandolo con la qualit¨¤ dell'allenamento o della gara che si dovrebbe affrontare. Con pioggia continua, ma non devastante, correndo in pista o su strada non si perde pi¨´ di uno o due secondi al chilometro. Poi questa tendenza ¨¨ destinata a salire in percentuale andando oltre dai 3000 ai 10.000 metri. Ed ancora pi¨´ su. Questo perch¨¦ l'acqua che bagna i muscoli delle gambe rallenta l'efficienza muscolare e pu¨° generare problemi di crampi.
[tps_title]STRATEGIE&ABBIGLIAMENTO[/tps_title] La prima opzione in una giornata di pioggia e con un allenamento piuttosto qualitativo da fare ¨¨ trovare una soluzione strategica. Vale a dire che si potrebbe rimandarlo sostituendolo con una seduta di sola corsa. Oppure variarlo in termini di intensit¨¤ e di distanze da affrontare. Altro tema importante ¨¨ l'abbigliamento. Ok per cappellino, gambe nude e maglietta termica se la pioggia non ¨¨ troppo forte.Niente cappellino, ok per leggera tuta impermeabile e calzamaglia elasticizzata se invece la pioggia ¨¨ battente. In caso di allenamenti di qualit¨¤ o prove ripetute mettersi assolutamente una nuova maglia asciutta dopo il riscaldamento togliendosi quella bagnata prima di iniziare il lavoro specifico. Poi optare sempre per un recupero attivo fra una prova o l'altra in caso di allenamenti frazionati. Perch¨¦ il pericolo non esiste finch¨¦ si corre, ma quando, essendo bagnati, si resta fermi. Inoltre coprirsi troppo oltre che non facilitare lo svolgersi dell'allenamento diventa controproducente a livello fisiologico perch¨¦ il sudore che non traspira genera una nuova fonte di pioggia interna al corpo di chi corre. Per quanto riguarda le scarpe, se si lavora su pista sintetica, il grande problema diventa il grado di scivolosita'. Quando ¨¨ possibile meglio utilizzare le scarpe chiodate che fanno pi¨´ presa rispetto alle classiche superleggere tanto di moda negli ultimi anni.
IL VERO NEMICO. In definitiva la pioggia, battente o no, ¨¨ un inconveniente di giornata che si pu¨° aggirare oppure affrontare a viso aperto se non si hanno troppe remore o pregiudizi di giornata. Se non c'¨¨ bufera si pu¨° sempre correre forte. Sia in gara che in allenamento. In realt¨¤ il vero grande nemico di chi corre, a qualsiasi livello, ¨¨ il vento. Non aggirabile e neppure domabile. Anche per i pi¨´ determinati. In pista l'equazione con un tratto a favore di vento ed un tratto contro vento non ¨¨ mai risolvibile positivamente. Su strada le opzioni possono essere svariate. Ma quasi mai favorevoli per ogni fascia di runners.
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