Mattia Roppolo, osteopata e chinesiologo, ci spiega quali effetti pu¨° avere la pratica della corsa su chi ¨¨ affetto da lombalgia o lombosciatalgia
Alzi la mano chi non ne ha mai sofferto¡ da leggero fastidio, appena accennato, fino ai dolori pi¨´ invalidanti e persistenti, tali da renderci incapaci di compiere le azioni pi¨´ abituali. Stiamo parlando del mal di schiena, un disagio tanto comune quanto da non sottovalutare. Ma che rapporto c¡¯¨¨ tra running e mal di schiena?
Corsa e mal di schiena
¡ª ?? opinione diffusa che la corsa sia dannosa a chi risulta affetto da questo disagio. Si teme, infatti, che i movimenti specifici possano danneggiare o, addirittura, peggiorare la condizione di un disco intervertebrale in compressione o perfino aumentare lo stato di irritazione a livello di una radice nervosa. Siamo andati a chiedere delucidazioni a Mattia Roppolo, osteopata e chinesiologo, per capire meglio che effetti pu¨° avere la pratica della corsa a chi ¨¨ affetto da lombalgia (mal di schiena) o lombosciatalgia (mal di schiena associato a una irradiazione dolorosa dolorifica sull¡¯arto inferiore): ¡°Se da un lato pare che il carico prodotto dalla corsa possa danneggiare le strutture articolari, in particolare i dischi intervertebrali, dall¡¯altro la teoria riporta che un carico adeguato possa invece essere un fattore protettivo e possa anzi favorire i processi fisiologici di rigenerazione tessutale. ? ormai parere comune che il carico, se ben distribuito a livello posturale e programmato in maniera efficiente, ¨¨ il pi¨´ potente mezzo di adattamento e rigenerazione a livello delle strutture osteo-articolari. Infatti, il carico fisico-muscolare ¨¨ in grado di rendere l¡¯osso pi¨´ adattabile e resistente al carico stesso, favorendo anche il normale processo di rigenerazione del tessuto. Questo fenomeno, descritto orma molti anni fa, ¨¨ definito come osteogenesi, ossia lo sviluppo di nuova matrice ossea.¡± I benefici non si ripercuotono solamente a livello osseo ma anche da un punto di vista articolare: ¡°Un carico adeguato favorisce un ottimale scorrimento dei capi ossei, permettendo una buona fluidit¨¤ del movimento. Il meccanismo alla base di questo fenomeno ¨¨ legato alla produzione e rigenerazione del liquido sinoviale (il liquido che si trova all¡¯interno delle articolazioni che riduce l¡¯attrito tra i capi articolari), e al mantenimento dell¡¯elasticit¨¤ a livello capsulo-legamentoso, cio¨¨ quelle strutture connettivali che ¡°fissano¡± le articolazioni.¡±
Il disco intervertebrale
¡ª ?Abbiamo parlato di dischi vertebrali¡ ma di che cos¡¯¨¨ esattamente un disco intervertebrale? ¡°Il disco intervertebrale ¨¨ una struttura di supporto alle articolazioni della colonna vertebrale, che garantisce una sorta di ammortizzazione a seguito della compressione (a partire dalla forza di gravit¨¤) che agisce sul nostro organismo. Inoltre, il disco permette una maggiore mobilit¨¤ tra le vertebre, agendo come un vero e proprio cuscinetto. Una condizione posturale alterata o un carico eccessivo protratto nel tempo tendono a far degenerare la struttura del disco intervertebrale, con conseguente riduzione della funzione ammortizzante di quel disco, arrivando nei casi pi¨´ gravi, alla compressione di una radice nervosa (causa principale della lombalgia e lombosciatalgia).¡±
Gli studi scientifici
¡ª ?Ma quali sono gli studi scientifici grazie ai quali ¨¨ possibile affermare che la corsa di resistenza sia una pratica positiva per chi soffre di mal di schiena? ¡°Lo studio pi¨´ recente a riguardo ¨¨ quello di Belavy e coll. (Belav?, D. L., Quittner, M. J., Ridgers, N., Ling, Y., Connell, D., & Rantalainen, T. [2017]. Running exercise strengthens the intervertebral disc. Scientific Reports, 7.) che, basandosi sulla teoria dell¡¯osteogenesi carico-dipendente, hanno ipotizzato che la pratica regolare di attivit¨¤ fisica, in particolare il Running, permettesse un migliore adattamento dei dischi intervertebrali, favorendo il processo di idratazione e di ipertrofia (maggiore volume) rispetto ad una vita sedentaria. Inoltre, gli studiosi hanno ipotizzato che esistesse una relazione ¡°dose-dipendente¡±, cio¨¨ che gli effetti benefici fossero pi¨´ evidenti nelle persone che correvano un maggior numero di km a settimana. All¡¯interno di questo studio, sono state confrontate persone sedentarie, Runner che percorrevano tra i 20 e i 40 km/settimana e Runner che correvano oltre i 50 km/settimana. I risultati ottenuti dimostrano che la popolazione dei Runner presenta una maggiore idratazione dei dischi intervertebrali su tutti i livelli della colonna lombare. Inoltre, l¡¯altezza dei dischi vertebrali (soprattutto a livello degli ultimi segmenti lombari) ¨¨ risultata maggiore nei Runner che percorrevano pi¨´ chilometri durante la settimana, confermando anche l¡¯ipotesi della risposta dose-dipendente sull¡¯adattamento della struttura dei dischi intervertebrali. Infine, non si sono riscontrate differenze di genere, evidenziando che la risposta fisiologica al carico ¨¨ identica negli uomini e nelle donne. I risultati di questo studio sono piuttosto interessanti ed innovativi: da un lato, dimostrano come la corsa non abbia effetti negativi a livello della struttura dei dischi intervertebrali e, dall¡¯altro lato, mettono in luce la risposta positiva di adattamento al carico di tali strutture che avviene tramite un incremento dell¡¯idratazione dei nuclei ed un maggiore volume dell¡¯intero disco. Queste sono le prime evidenze scientifiche che dimostrano l¡¯effetto benefico del running sulla struttura dei dischi intervertebrali sottolineando come il carico assiale ripetuto sulla colonna possa essere una strategia per migliorare la funzionalit¨¤ e la struttura dei dischi.¡±
In conclusione
¡ª ?Alla luce di quanto ci siamo detti ¨¨ quindi possibile arrivare alla conclusione che correre, anche in presenza di mal di schiena, sia la soluzione corretta? ¡°Come sempre, ¨¨ bene saper leggere attentamente i risultati di uno studio scientifico, sapendo che le evidenze riportate si riferiscono alle condizioni sperimentali testate. In questo caso, ¨¨ bene sottolineare che i partecipanti alla ricerca non presentavano inizialmente condizioni di lombalgia, lombosciatalgia o altre malattie a carico della colonna lombare. Pertanto, i risultati dimostrano che, su una colonna ¡°sana¡±, il running non ha alcun effetto negativo ed anzi ¨¨ in grado di proteggere la degenerazione dei dischi. L¡¯altra considerazione che pu¨° emergere da questo studio ¨¨ legata all¡¯insorgenza di patologie a carico della colonna lombare, che secondo questo articolo, non sarebbero direttamente collegabili al gesto della corsa, ma ad altri fattori quali predisposizione o un atteggiamento posturale errato. In sostanza, la corsa non ¨¨ la responsabile principale del mal di schiena e, in una situazione asintomatica, ¨¨ un forte mezzo protettivo. L¡¯importante, come gi¨¤ sottolineato altre volte, ¨¨ correre in una condizione di ridotto sovraccarico funzionale, permettendo quindi al nostro sistema muscolo-scheletrico di gestire al meglio gli impatti della corsa e poter quindi beneficiare dei numerosi effetti benefici che questo sport ci regala.¡±
Come spesso accade, dunque, la verit¨¤ sta nel mezzo. Non sempre la corsa, quindi, pu¨° essere una soluzione percorribile ma di sicuro ora abbiamo compreso meglio il ruolo benefico che svolge a carico della nostra struttura ossea e articolare, con particolare riferimento ai dischi intervertebrali.
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