Scopriamo di pi¨´ sulla carriera del 73enne piemontese, in libreria con la sua autobiografia
Francesco Arese, che ha presentato allĄŻhotel Melia di Milano il libro autobiografico Ą°Divieto di sostaĄą ¨¨ stato uno dei grandi interpreti del mezzofondo azzurro dalla fine degli anni sessanta ai primi anni settanta. Piemontese classe 1944, ottimo talento da juniores per il mezzofondo veloce con crono gi¨¤ vicini ai 3 minuti e 40 secondi, era invece poco resistente sul piano organico, tanto da non riuscire a correre i 5000 sotto i 15 minuti. LĄŻex campione azzurro comp¨Ź un primo importante salto di qualit¨¤ nel 1964 quando si trasfer¨Ź da Centallo ( Cuneo) a Varedo (Milano) per correre con la maglia della Lilion Snia ed essere seguito da un personaggio davvero particolare ed unico come Franco Bettella. La sua maturazione atletica totale fu per¨° pi¨´ lunga del previsto e si complet¨° solo nel 1969 quando il mezzofondista azzurro pass¨° dal Centro Sportivo Fiat dove venne allenato dallĄŻ ex c.t azzurro Marcello Pagani allĄŻAtletica Balangero.
BLANCHE - Da quel momento il suo rendimento agonistico cominci¨° a stabilizzarsi su livelli di assoluta eccellenza nazionale ed internazionale. Questo grazie anche al suo sodalizio con Tino Bianco detto Ą°BlancheĄą. A quei tempi un suo amico, ancora in attivit¨¤ di mezzofondista, poi tecnico sempre pi¨´ bravo a gestirne lĄŻindubbio talento. Il loro anno dĄŻoro arriva nel 1971, preceduto dalla prova negativa di Arese sui 1500 agli europei di Atene del 1969 dove lĄŻazzurro sar¨¤ solo ottavo travolto dagli avversari nella bagarre finale dellĄŻultimo giro. Il successivo 1970 fu invece molto positivo con le vittorie nella finale di Coppa Europa a Stoccolma e nellĄŻUniversiade di Torino. QuestĄŻultima con molta sofferenza.
INVERNO DA FACHIRI -? LĄŻanno dopo sono in programma gli europei di Helsinki. Arese ed il suo mentore Tino Bianco preparano un piano di allenamento invernale durissimo. Chilometri a go go nei raduni invernali di Viareggio, anche 40 al giorno, insieme ai maratoneti Martini e Marietta nella pineta della cittadina balneare. Corse lunghe in progressione in salita, anche oltre i 10 km, sino poi a concludere la parte invernale con un famoso 40 x 400 in 66/67, con recupero attivo, sulla pista di Formia a met¨¤ aprile. Non siamo ai carichi sovrumani di Emil Zatopek, la locomotiva umana, ma neppure cos¨Ź distanti. Con questo enorme bagaglio organico e muscolare la programmazione agonistica verso Helsinki diventa un autentico festival dei record. Il 1 maggio a Varsavia stabilisce il primato nazionale dei 10.000 metri con 28.27, il successivo 20 maggio quello dei 5000 a Roma correndo in 13.40.00. Poi, il 1 luglio, nella storica Notturna di Milano migliora anche quello dei 1500 con 3.36.3 dopo un duello da brividi con lĄŻamericano Marty Liquori che vincer¨¤ la gara in 3.36.00.
TATTICA PERFETTA -? LĄŻopera dĄŻarte, un capolavoro di tattica e fine diplomazia arriva per¨° il successivo 15 agosto nella finale europea di Helsinki. LĄŻavversario pi¨´ pericoloso ¨¨ il polacco Henrik Szordykowski grande finisseur soprattutto in gare lente. Per metterlo k.o. Arese cerca un alleato e lo trova nel britannico Brendan Foster. I patti sono chiari. Arese si porta al comando nei primi 400 in 57.1, Foster lo rileva passando in 1.58.7 agli 800 e 2.29.5 ai 1000 metri. Arese riprende la testa ai 400 metri finali e piazza la sua classica progressione. Deve stringere i denti , ma nessuno riesce a riprenderlo. Szordykowski colpevolmente in quarta posizione rimonta con rabbia negli ultimi 100 metri ma ¨¨ solo argento dietro l imprendibile Arese oro in 3.38.43. LĄŻalleato di giornata Brendan Foster non va a casa a mani vuote, ma viene premiato a sua volta con la medaglia di bronzo.
IL GRANDE SLAM -? Nella sua carriera agonistica Arese ha fatto davvero una sorta di grande slam in fatto di record nazionali. Oltre ai tre gi¨¤ prima citati, ce ne sono altrettanti da aggiungere. Il 7 settembre, sempre del 1971, lĄŻex campione azzurro stabil¨Ź a Berlino quello del miglio con 3.56.70. LĄŻanno dopo, il 17 settembre del 1972 a Rieti anche il primato nazionale degli 800 con 1.46.6, a cui poi va aggiunto quello dei 1000 metri di 2.16.9 ottenuto al Comunale di Torino nellĄŻintervallo di una partita di calcio lĄŻ11 ottobre del 1970. Una vita agonistica e poi professionale sempre attiva e vincente. Mai comunque in Ą°Divieto di sostaĄą.
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