RUNNING
Tim Don, all'inferno e ritorno: ¨¨ l'eroe della maratona di Boston
Tim Don ¨¨ l¡¯eroe della 122esima maratona di Boston. Il triatleta, campione del mondo nel 2006 e detentore del record mondiale dell¡¯Iron Man registrato in Brasile lo scorso anno, ¨¨ tornato in attivit¨¤ dopo la frattura della vertebra C2, infortunio che l¡¯ha costretto ad un processo di riabilitazione estremamente doloroso. Don, infatti, ha dovuto indossare per 3 mesi un corsetto Halo, il tutto con la sola speranza di tornare a gareggiare. Il suo primo obiettivo ¨¨ stato raggiunto: il 40enne, infatti, ha concluso la maratona in meno di 2h e 50 minuti, proprio come aveva progettato.
INCIDENTE- Era lo scorso ottobre quando Don, uscito in bicicletta per uno dei suoi consueti allenamenti in preparazione all¡¯Iron Man World Championship di Kailua-Kona (Hawaii), ¨¨ stato investito da una macchina. Le sue condizioni sono apparse da subito drammatiche, a causa della frattura della vertebra C2. I medici diedero 2 opzioni all¡¯atleta originario di Isleworth: sottoporsi ad un intervento chirurgico per ricomporre la vertebra danneggiata che, per¨°, avrebbe messo fine alla sua ventennale carriera da professionista oppure affrontare a una procedura di riabilitazione lunga e molto dolorosa, indossando per 3 mesi un corsetto Halo fissato alla scatola cranica tramite 4 viti in titanio. La seconda opzione avrebbe permesso a Tim di tornare all¡¯attivit¨¤ agonistica. E lui non ha avuto dubbi¡
RECUPERO- ¡°Il corsetto Halo ¨¨ qualcosa di molto simile a una tortura medievale¡± ha spiegato il suo medico Alan Villavicencio al New York Times, ¡°¨¨ un¡¯esperienza deprimente, ma ¨¨ l¡¯opzione migliore per puntare a un completo recupero senza avere, per di pi¨´, nessun tipo di ripercussione nel futuro. Si ¨¨ costretti a passare 3 mesi con delle viti- 2 frontali e 2 posteriori nel cranio collegate a un busto che non permette di muoversi. ? davvero una tortura. Ma funziona¡±. Ecco quello che ha passato Don, costretto a rimanere per le prime 3 settimane immobile su una sedia a rotelle, dormendo solo 90 minuti alla volta, prima di doversi svegliare. Ma la sua determinazione ¨¨ stata pi¨´ forte: a dicembre, mentre portava ancora il corsetto, ¨¨ tornato in palestra, usando cyclette e tapis roulant. Solo una settimana fa, pochi giorni prima della maratona di Boston, Don ¨¨ tornato ad allenarsi 20 ore a settimana: ¡°non avevo altre chance. Se sei un chirurgo e qualcuno ti investe rompendoti la mano cerchi in tutti i modi di recuperare. Lo stesso vale per me. Questo ¨¨ il mio lavoro, non ne ho mai avuto un altro. Lo sport ¨¨ la mia vita¡±.
MISSIONE COMPIUTA- Tim Don, oggi, pu¨° festeggiare l¡¯ultima tappa del suo lunghissimo processo di ritorno all¡¯attivit¨¤ agonistica grazie all¡¯ottimo tempo registrato alla maratona di Boston (non tra gli ¨¦lite). Tim ha chiuso la gara in 2h49¡¯42¡±, sotto le 2 ore e 50 minuti che si era prefissato come limite. Ma non ¨¨ tutto, perch¨¦ c¡¯¨¨ gi¨¤ un nuovo traguardo nell¡¯orizzonte di Don: il mondiale Ironman di Kona il prossimo ottobre.
Andrea Grazioli
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