"Veganuary", l'iniziativa che avvicina gli sportivi (e non) al mondo vegetale

Questa iniziativa ha come scopo quello di proporre e far sperimentare 31 giorni, nel mese di gennaio, di alimentazione 100% vegetale

L’anno nuovo ha da poco fatto ingresso nelle nostre vite e uno dei buoni propositi per questo 2022 potrebbe essere quello di avvicinarsi ad un regime sportivo costante e ad un’alimentazione più consapevole e perché no, 100% vegetale. Le sfide e gli obiettivi si possono porre e fissare dinnanzi a noi, sia a livello sportivo, sia a livello generico. Porsi degli obiettivi significa evolversi, ed evolversi significa cambiare. Diversi atleti sportivi, di qualsiasi tipologia, hanno cambiato il loro stile di vita abbracciando un’alimentazione completamente vegetale. Tra di loro troviamo anche nomi del calibro di Lewis Hamilton, Novak Djokovic, le sorelle Williams, Carl Lewis, Martina Navratilova, gli ultramaratoneti Fiona Oakes, Zsuzsanna Maraz, Giorgio Calcaterra e Brendan Brazier e tanti tanti altri.

Nell’ultimo decennio abbiamo notato con i nostri occhi l’aumento considerevole dei prodotti alimentari 100% vegetali nei supermercati. Questo perché sempre più persone si sono avvicinate al mondo vegan; per etica e rispetto verso gli animali, per questioni ambientali o semplicemente per stare meglio a livello salutare. Ad aiutarci alla conoscenza di questo mondo, come ogni anno, è l’iniziativa “Veganuary” che ha come scopo quello di proporre e far sperimentare 31 giorni, nel mese di gennaio, di alimentazione 100% vegetale, insieme a persone di tutto il mondo e sostenuti da una serie di approfondimenti, ricette gustose e di consigli quotidiani.

Come nella corsa, anche in tutti gli altri aspetti della propria vita, possiamo far sì che l’inizio del nuovo anno rappresenti un momento consono per fare nuovi progetti e stilare un elenco di buoni propositi. Ecco perché questo appuntamento coincide, dal 2014, con l’inizio dell’anno, cosicché possa essere d’auspicio per un cambiamento profondo e consapevole, anche se magari soltanto temporaneo.

Questa iniziativa è partita in Italia dall’associazione no profit Essere Animali, fondata da un gruppo di attivisti una decina di anni fa. Essere Animali, con le sue azioni e le sue investigazioni, ha contribuito notevolmente a far conoscere ad un numero elevato di persone, le crudeli realtà a cui sono costretti giornalmente milioni di animali, per divenire cibo, vestiario e sfruttati in ogni modo, trattati come merce dalla quale ricavare profitto economico.
Lo scorso anno hanno partecipato al Veganuary ben 508mila persone provenienti da 209 Paesi diversi del mondo. L’Italia si è piazzata al settimo posto mondiale come numero di iscrizioni, oltre 31mila in totale. Questa iniziativa, con esattezza, si impegna a proporre 31 giorni di dieta 100% vegetale, scoprendo quanto essa possa essere semplice, gustosa e soprattutto etica. Non si tratta soltanto di etica nei confronti degli animali che, come oramai ben sappiamo, continuano ogni singolo giorno ad essere sfruttati, umiliati e uccisi all’interno degli allevamenti intensivi, ma si tratta anche di un personale e notevole contributo a ridurre l’impatto ambientale e di tutelare in maniera più efficace la propria salute. Provare non costa nulla, si può ovviamente tornare sui propri passi, ma ogni possibilità di conoscenza non andrebbe mai sprecata, soprattutto se la conoscenza è per un mondo il più libero possibile dalla crudeltà, abbracciando uno stile di vita in cui il rispetto e la pace stanno ai vertici del progetto.