Quella di Luciano Acquarone, classe 1930, nato a Imperia, dove risiede con la moglie Anna in campagna, tra mura tappezzate di medaglie e ricordi, ¨¨ ?una vita di corsa?, l¡¯azzeccato titolo del volume autobiografico pubblicato nel 1999. Le ultime tre medaglie sono di due settimane fa, agli Europei Master di Ancona con la maglia della Olimpia Amatori Rimini e i tre record mondiali [...]
Quella di Luciano Acquarone, classe 1930, nato a Imperia, dove risiede con la moglie Anna in campagna, tra mura tappezzate di medaglie e ricordi, ¨¨ ?una vita di corsa?, l¡¯azzeccato titolo del volume autobiografico pubblicato nel 1999. Le ultime tre medaglie sono di due settimane fa, agli Europei Master di Ancona con la maglia della Olimpia Amatori Rimini e i tre record mondiali realizzati pi¨´ di recente risalgono a fine 2015, su 5000, sui 10 km su strada e sulla mezza maratona, categoria M85. Tutto questo dopo essersi pienamente ristabilito dalla tromboflebite a un polpaccio che l¡¯ha costretto, gi¨¤ 80enne, a un periodo di inattivit¨¤ e riabilitazione. Che non ¨¨ bastato a fargli dimenticare la grande passione, coltivata sin da bambino, per l¡¯atletica.
?Correre mi ha sempre divertito, sin da bambino",?racconta Acquarone, "erano gli anni della Guerra, giocavamo a guardie e ladri, gli amici non mi prendevano mai. Le prime gare sono state quelle di paese, dalla spiaggia alla collina, il giro del campanile. Avevo quasi vent¡¯anni quando mi convinsero a tesserarmi per la Maurina, la societ¨¤ della mia citt¨¤, di cui sono stato anche presidente?.
La vera carriera inizia in et¨¤ gi¨¤ avanzata per un atleta di alto livello, non senza intoppi e qualche rammarico. ?Ci fu un periodo in cui interruppi l¡¯attivit¨¤ agonistica e, quando decisi di riprendere, per le assurde regole in vigore allora, la Fidal mi neg¨° il tesseramento, in quanto avevo superato i 35 anni. Partecipavo lo stesso alle gare, ma venivo cancellato dall¡¯ordine di arrivo?.
Dopo un lungo tira e molla, nel 1971 la Fidal lo riaccolse. E, quasi 42enne, fu convocato per la prima volta in azzurro. Mancavano pochi mesi ai Giochi di Monaco 1972. ?Era maggio, a Bruxelles, in una competizione per nazioni arrivai 4¡ã in 2h20¡¯21¡±, dopo essermi anche fermato per aiutare un compagno", ricorda che con quel gesto ottenne un riconoscimento internazionale per il fair play, "A luglio arrivai 2¡ã in 2h26¡¯09¡± ai Tricolori di Rassina che dovevano valere come qualificazione olimpica, ma la Fidal dovette anticipare i tempi e ritenne valida la gara di Bruxelles selezionando i primi tre?.
Le pi¨´ grandi soddisfazioni del podista ligure sono per¨° quelle raccolte tra i veterani, sulle strade e sulle piste di tutti i continenti, senza tralasciare gli oltre 80 titoli italiani. Tra i crono pi¨´ eclatanti, un 2h38¡¯15¡± sulla maratona, quando aveva gi¨¤ 60 anni. Negli allenamenti non ¨¨ solo, ha un compagno speciale, Red, il suo cane. ?E¡¯ gi¨¤ il terzo, sempre un vizsla. Vado orgoglioso del fatto che in 49 prove disputate tra Europei e Mondiali, sono sempre salito sul podio, 37 volte sul gradino pi¨´ alto, realizzando anche 7 primati del mondo, ma soprattutto correre mi fa sentire bene e mi appaga fisicamente e mentalmente. Faccio sport da sempre e ho lavorato 40 anni per una ditta che produce olio d¡¯oliva: attivit¨¤ fisica e corretta alimentazione sono basilari per la salute?. Parole di campione.
Carlo Ferraro
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