Domenica nella classica del cross di San Vittore Olona, tra gli agonisti ha preso il via un biellese visibilmente fuori forma. Lo speaker l'ha criticato al microfono e sui social ¨¨ nato l'hastag #iosonomarcoascari
LĄŻhashtag #iosonomarcoascari ha cominciato a circolare domenica sera fra gli appassionati di podismo e sui siti specializzati. Riguarda lĄŻincredibile vicenda di un amatore sovrappeso che alla Cinque Mulini ¨¨ stato fermato dopo il primo giro di gara non prima di essere doppiato in diretta tv dagli altri concorrenti in gara e pubblicamente redarguito dallo speaker sul campo. E lĄŻindignazione ¨¨ cresciuta quando si ¨¨ appreso che il protagonista della vicenda era tesserato in passato in una societ¨¤ per disabili mentali.
IL CASO Parliamo di Marco Ascari, un biellese residente a Cossato con studi in giurisprudenza, che nella sua terra votata alla corsa campestre aveva coltivato un piccolo grande sogno: correre il Campaccio e la Cinque Mulini. Marco, che politicamente fa parte del gruppo Lega Nord, in passato era iscritto allĄŻAsad Biella affiliata Special Olympics ma, ottenuto il certificato di idoneit¨¤ agonista, solo una settimana fa ha preso la tessera Fidal Amatori con lĄŻAtletica Candelo. Tutto era filato liscio al Campaccio dove aveva gareggiato nella categoria Master ma domenica alla Cinque Mulini un giudice giustamente zelante ha rilevato che, avendo meno di 35 anni, Ascari non poteva essere iscritto alla categoria Masters. E qui ¨¨ nato il problema degli organizzatori: cancellare il suo sogno o concedergli una chance fra gli agonisti. Alla fine ¨¨ stato trovato un accordo: ?Parti insieme agli agonisti e fermati dopo il primo giro?. Forse non ¨¨ stata la soluzione migliore anche perch¨Ś nessuno ¨¨ stato avvertito dellĄŻ?esperimento. Ripreso dalle telecamere della Rai che proiettavano la sua immagine sui maxischermi dello stadio, Ascari dopo il lancio (300 metri) ha compiuto un giro (2,5 km) mentre gli altri ne completavano due sul percorso di 11 chilometri. EĄŻ a questo punto che lo speaker di campo, ignaro di tutto, per invitare a fermarsi lĄŻamatore in palese affanno ha detto al microfono la frase che ha scatenato il putiferio. Testualmente: ?Se io giocassi a pallone non potrei giocare contro Maradona?. La frase ¨¨ solo questa, non quelle che fantasiosamente sono state diffuse sui social: infelice, sicuramente inopportuna ma non intenzionalmente derisoria nei confronti di un amatore (che nessuno sapeva fosse un disabile) in chiara difficolt¨¤ sulle rampe del percorso.
REAZIONE NellĄŻepoca dei social, ¨¨ bastato questo per sollevare unĄŻindignazione che ¨¨ approdata subito sui siti specializzati e ha costretto lĄŻUnione San Vittore Olona 1906 a un comunicato di scuse: ?Intendiamo scusarci pubblicamente, come gi¨¤ fatto in privato, con lĄŻatleta M.A. per quanto ¨¨ apparso come unĄŻoffesa e ci dissociamo da qualunque interpretazione delle suddette frasi offensive della dignit¨¤ dellĄŻatleta?. La verit¨¤ ¨¨ che la vicenda ha svelato un imprevisto baco nei regolamenti del cross. Mentre nelle gare in pista per essere ammessi valgono i tempi di iscrizione e per le corse su strada agonistiche cĄŻ¨¨ sempre un tempo limite entro cui tagliare il traguardo, il cross anche a livello agonistico ¨¨ sempre stato aperto a tutti. Va da s¨¨ che nessun corridore della domenica si ¨¨ messo finora a sfidare i campioni keniani. Gli over 35 gareggiano nei Master ma gli altri? Teoricamente possono partire e arrivare al traguardo dopo tre ore costringendo tutto lĄŻapparato organizzativo a fare gli straordinari. Per questa ragione gli organizzatori italiani del cross stanno ora pensando di istituire dei tempi limite. Soprattutto la Cinque Mulini che rispetto agli altri ha un problema in pi¨´: gestire il superamento dei doppiati nellĄŻimbuto dellĄŻunico Mulino rimasto. Ormai la frittata ¨¨ fatta ma non esageriamo con lĄŻindignazione.
(Dalla Gazzetta dello Sport di marted¨Ź 13 febbraio 2018)
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