Alcuni studi scientifici sottolineano come una dieta 100% vegetale giochi un ruolo decisivo per la salute del sistema cardiocircolatorio...
Ognuno di noi possiede un proprio modo di alimentarsi; sia per quanto riguarda le quantit¨¤ sia per quanti riguarda la tipologia di cibo. C¡¯¨¨ chi si nutre di tutto, chi non pu¨° mangiare glutine, chi decide di non mangiare carne e pesce e chi, dalla sua dieta, ha eliminato anche tutti gli altri derivati animali.
Gli sportivi e la dieta vegetale
¡ª ?Negli ultimi anni gli atleti che hanno scelto (per etica e/o per salute) di nutrirsi con una dieta 100% vegetale sono aumentati in maniera esponenziale. Solo per citarne alcuni: Djokovic? e le sorelle Williams nel tennis, Hamilton in F1, Smalling e Defoe nel calcio, Bergamasco nel rugby, Brendan Brazier nell¡¯ultramaratona, lo strongman Patrik Baboumian e, nel passato, Carl Lewis, Martina Navratilova e Dave Scott (triatleta Ironman), anche in questo caso per menzionarne soltanto alcuni.
La storia
¡ª ?Il movimento vegan nasce nel novembre 1944 quando Elsie Shrigley e Donald Watson abbandonano la Vegetarian Society e inventano un termine nuovo. Siamo in Inghilterra. Siamo in guerra. I?due sono convinti che la scelta?vegetariana vada aggiornata. Se vuole essere una posizione coerente deve?imporre la rinuncia non solo ai piaceri della carne, ma anche a quelli di latte, uova e derivati. La proposta per¨° non piace. Viene respinta. Non ¨¨ una quisquilia, riguarda i principi stessi dell¡¯associazione. A Watson e compagni non resta?che uscire e fondare un nuovo movimento. ¡°Vegan¡± ¨¨ il termine che viene coniato allora, prendendo le prime due e le ultime tre lettere di ¡°vegetarian¡±. Nasce la?Vegan society.
La definizione di veganesimo non ¨¨ per¨° subito chiara. Viene stabilita?con un leggero ritardo. A darla ¨¨?Leslie J Cross che, nel 1949, parla di un ¡°principio di emancipazione degli animali dallo sfruttamento umano¡±. Si tratta un definizione non dietetica, ma etica. Non ¨¨ in ballo?solo ci¨° che si mangia. Si tratta di un stile di vita complessivo e cio¨¨: una filosofia.
Dieta vegetale e ultramaratona
¡ª ?E¡¯ quindi possibile abbinare l¡¯ultramaratona ad uno stile di vita vegan o semplicemente ad una dieta completamente vegetale? La risposta ¨¨ assolutamente si! Alcuni studi scientifici sottolineano come una dieta 100% vegetale giochi un ruolo decisivo per la salute del sistema cardiocircolatorio. Uno stile alimentare che esclude grassi e proteine animali ¨¨ associata a minor rischio di diabete, pressione alta, arteriosclerosi. Lo stesso, inoltre, evidenzia uan diminuzione delle infiammazioni, un miglioramento della circolazione sanguigna e una maggior velocit¨¤ nel recupero fisico, in quanto vi ¨¨ una rilevante capacit¨¤ dei tessuti di combattere lo stress ossidativo.
Molto importante, ma questo vale per tutti gli atleti, ¨¨ affidarsi ad un valido specialista per pianificare al meglio il proprio piano alimentare, qualsiasi scelta nutrizionale si preferisca. Uno studio infatti conclude: ¡° Date le prove raccolte, dimostriamo che le diete a base vegetale sono sostenibili per gli atleti e che il ruolo del nutrizionista ¨¨ centrale nelle scelte sportive e alimentari per raggiungere una composizione corporea ottimale¡±.
Dieta vegetale: le dritte
¡ª ?Per massimizzare la prestazione ed evitare carenze bisogna assicurarsi di variare i pasti e prestare attenzione ai singoli nutrienti (macro o micro che siano). Per gli atleti, e non solo, i carboidrati sono il macronutriente pi¨´ importante. Un¡¯alimentazione 100% vegetale ne ¨¨ ricca e provvista, e si caratterizza per l¡¯elevato numero di fibre e antiossidanti. Bisogna, per¨°, notare che l¡¯alto consumo di fibre, nei giorni antecedenti ad una gara, potrebbe causare problemi gastrointestinali e quindi ¨¨ meglio prediligere carboidrati a bassa contenuto di fibre, come pane, riso e pasta bianchi.
Anche le proteine sono importanti e per gli atleti vegani ¨¨ fondamentale concentrarsi sulla qualit¨¤ e sulla quantit¨¤, variando il pi¨´ possibile. Alcuni fonti di proteine vegetali sono: cereali integrali, quinoa, tofu, lenticchie, fagioli, ceci, semi oleosi, frutta a guscio.
I grassi sono anch¡¯essi fondamentali e nel mondo vegetale possiamo, per esempio, usufruire di: ?semi di lino, noci, semi di chia, alghe (omega 3) e olio d¡¯oliva, olio di canapa, olio di mais e girasole (omega 6).
Anche i micronutrienti sono importanti. Nel mondo vegetale bisogna prestare molta attenzione soprattutto alla vitamina B12 e, in base ai propri valori sanguigni, assimilarla nella quantit¨¤ corretta tramite un integratore.
Per quanto riguarda il calcio, invece, ¨¨ possibile utilizzare broccoli, cavoli, mandorle, sesamo e fagioli rossi, mentre per integrare il ferro ¨¨ possibile assumere verdura a foglia verde, legumi, cereali, semi oleosi e frutta a guscio.
A parte questi esempi, la scelta migliore resta quella di affidarsi ad un valido nutrizionista, in grado di elaborare un corretto schema alimentare ¡°ad personam¡±.
Uno stile di vita 100% vegetale ¨¨ possibile per ogni persona e per ogni atleta, di qualsiasi livello. Il consiglio ¨¨ quello di mettersi totalmente in discussione, su ogni tematica, essere pronti a sradicare le convinzioni che ci portiamo appresso dalla nascita e a guardare tutto da un¡¯altra prospettiva, con pi¨´ empatia possibile. Soltanto chi crede di non avere tutte le certezze in mano pu¨° essere in grado di cambiare e di affrontare un nuovo percorso. Ne beneficeranno gli animali in primis, il pianeta tutto e la nostra stessa salute. Siate pronti a liberarvi da tutto ci¨° che vi tiene stretti e fermi in quella determinata condizione, ascoltando solo ed esclusivamente il vostro cuore e la vostra empatia: loro vi porteranno nella direzione che per voi sar¨¤ pi¨´ consona, qualsiasi essa sia.
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