Federica Del Buono voler¨¤ verso Tokyo il 26 luglio, mentre le batterie dei 1500 metri sono previste per luned¨¬ 2 agosto
¡°Non ¨¨ mai finita finch¨¦ non lo decidi tu.¡± Terminava cos¨¬ un brano del 2012 del rapper J-Ax firmato assieme a Bianca Atzei e forse non ci sono parole migliori per raccontare la qualificazione olimpica di Federica Del Buono nei 1500 metri. Gi¨¤, perch¨¦ probabilmente una parte della mezzofondista vicentina, portacolori del Centro Sportivo Carabinieri Bologna, non si ¨¨ mai arresa alla malasorte che si ¨¨ riversata sulla sua carriera. Non arriveremo mai a sapere nel dettaglio i pensieri che hanno tormentato Federica in questi anni davvero difficili, eppure, d¡¯altro lato quello che vediamo oggi ¨¨ uno sguardo pi¨´ maturo che porta, inevitabilmente, i segni di questo percorso tortuoso.
Doppiamente figlia d¡¯arte ¨C la madre, Rossella Gramola, che ¨¨ anche la sua allenatrice, ¨¨ stata mezzofondista azzurra; il padre, Gianni Del Buono, ¨¨ stato primatista italiano di diverse distanze del mezzofondo ¨C Federica Del Buono porta con s¨¦, fin dall¡¯inizio della sua attivit¨¤ atletica, i geni della predestinata. Dopo essere statua arruolata nel Gruppo Sportivo della Forestale nel 2013 (confluito dal primo gennaio 2017 nell¡¯Arma dei Carabinieri), l¡¯anno successivo segna il suo exploit a livello internazionale con il 5¡ã posto agli Europei di Zurigo a cui segue una medaglia di bronzo agli Europei indoor di Praga nel 2015.
Da allora tantissimi alti e bassi. Il numero degli stop e delle ripartenze si perde e diventa un mero dato statistico ma ogni infortunio, tutte le volta, segna una battuta d¡¯arresto non indifferente nella crescita della mezzofondista vicentina e, ancor di pi¨´, nella consapevolezza che la ragazza nutre verso i propri mezzi: ¡°Ci sono stati momenti in cui la paura di non riuscire a tornare la Federica di prima era tanta. Nei momenti pi¨´ bui mi sono chiesta se valesse la pena continuare. Mi sembrava di aver investito cos¨¬ tanto in un percorso che non aveva portato a nulla. Mi sembrava di aver fatto cos¨¬ tanti sacrifici inutilmente.¡± Eppure, ora lo possiamo dire non ¨¨ assolutamente cos¨¬. La qualificazione ai Giochi Olimpici di Tokyo agguantata in extremis dalla carabiniera vicentina ¨¨ stata l¡¯ennesima prova della tenacia di cui ¨¨ capace la Del Buono. Sette gare in ventotto giorni, corse in giro per l¡¯Europa fanno una media di una gara ogni quattro giorni. Ma procediamo con ordine.
La svolta per Federica Del Buono avviene poco pi¨´ di un anno fa quando il dottor Sarino Ricciardello, medico chirurgo specializzato in ortopedia e traumatologia, individua la causa dei continui problemi della mezzofondista dei Carabinieri in una problematica di tipo biomeccanico alla caviglia. Dalla diagnosi all¡¯intervento chirurgico per ripristinare la funzionalit¨¤ dell¡¯articolazione. Da allora, dopo una ripresa lenta e graduale, avviatasi soltanto nell¡¯autunno dello scorso anno ma giunta a pieno ritmo a partire da gennaio 2021, le cose sono cambiate: ¡°Dall¡¯operazione non ho pi¨´ dolori e anche il mio appoggio sento che ¨¨ migliorato.¡± L¡¯inverno della Del Buono ¨¨ promettente e i risultati lasciano ben sperare a un proseguimento di stagione di alto livello ma uno strascico di sfortuna la insidia: nel mese di maggio, nel clou della preparazione per la stagione outdoor, un edema osseo alla tibia la costringe a tre settimane di stop: ¡°L¨¬ ho pensato che fosse davvero finita per Tokyo. Poi, per¨°, nonostante i consigli del mio staff medico, visto quello che c¡¯era in palio, ho deciso di riprovarci e cominciare a correre prima del tempo. Vedevo che tutto sommato non avevo dolore e quindi mi sono presentata alle gare di inizio giugno con una preparazione di certo non al 100%. I risultati mi dicevano che ero sulla buona strada anche se non riuscivo a trovare gare tirate. L¡¯occasione migliore ¨¨ stata la prova di Madrid, dove per¨° l¨¤ ero io ad avere qualche problema fisico durante quella giornata.¡±
Alla fine, il 29 giugno a Castellon, in Spagna, a meno di 48 ore dai campionati italiani di Rovereto, Federica Del Buono corre in 4:08.67; prestazione che le consente di entrare nel ranking, ovvero tra le top 45 a livello mondiale (al netto di 3 prestazioni), ottenendo cos¨¬ il pass per le Olimpiadi di Tokyo, pur non avendo conseguito lo standard olimpico, fissato a 4:04.20. Inevitabile chiederle il significato di questa partecipazione: ¡°Per me ¨¨ il sogno di una vita che diventa realt¨¤, anche se, detto molto sinceramente, ancora stento a crederci! Per tanti anni ho pensato che tutto quello che avevo fatto fosse andato in frantumi. Fino a poco tempo fa credevo d¡¯aver perso tutti i treni possibili, come si suol dire. Ora capisco che non ¨¨ cos¨¬ e in qualche modo tutto quello che ho vissuto, anche le fasi pi¨´ nere, acquista senso perch¨¦ mi ha portato fino a qua. Certo, ¨¨ inutile negarlo, se questa qualificazione non fosse arrivata racconterei un¡¯altra storia probabilmente. Per¨°, proprio per questo voglio ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine in ogni momento, sia quando le cose andavano bene e ancor di pi¨´ quando non funzionava niente: a partire da mia mamma e pi¨´ in generale la mia famiglia; il Centro Sportivo dei Carabinieri che mi ha sempre sostenuto, in particolare il maresciallo Iuliano; i miei amici; il dottor Sarino Ricciardello verso il quale non potr¨° mai avere parole sufficienti per esprimere il mio ringraziamento; la mia fisioterapista Manuela Gheller; Luca Moschini, che mi ha seguito come mental coach; e Umberto Pegoraro con il quale ho iniziato un percorso molto proficuo per quello che riguarda l¡¯allenamento della forza.¡±
Rispetto a qualche anno fa, ¨¨ una Federica molto pi¨´ matura quella che ci si trova davanti. Una maturazione che va ben oltre l¡¯approccio agli allenamenti e alle gare: ¡°Aver gestito tutte queste competizioni in un arco di tempo cos¨¬ ridotto, ad esempio, ¨¨ una prova che dal punto di vista mentale qualcosa ¨¨ cambiato. Ora riesco a gestire meglio le tensioni e ad essere pi¨´ serena e tranquilla. Un¡¯altra prova di questo ¨¨ data dai diverbi con mia mamma che sono diminuiti notevolmente, mentre in passato non era esattamente cos¨¬. Alle volte sono stata criticata per il fatto di essere allenata da mia madre, in realt¨¤ per me ¨¨ una garanzia, dal momento che mi fido ciecamente di lei. Infine, l¡¯aver vissuto sulla mia pelle tutte gli infortuni che ho passato mi ha portato a capire quando ¨¨ meglio ¡°tirare il freno¡± e avere pazienza. In passato, invece, avevo un approccio molto pi¨´ aggressivo perch¨¦ volevo tutto e subito.¡±
La Del Buono voler¨¤ verso Tokyo il 26 luglio, mentre le batterie dei 1500 metri sono previste per luned¨¬ 2 agosto. Difficile dire cosa potr¨¤ fare la mezzofondista vicentina ma una cosa ¨¨ certa, dopo tutta questa sfortuna sognare sar¨¤ ancora pi¨´ bello!
? RIPRODUZIONE RISERVATA