Il campione pi¨´ atteso ¨¨ arrivato: subito 11 km, ?terapia? anti jet lag. Domenica parteciper¨¤ alla gara della Capitale
Il jet lag lo batti correndo. Anche se fuori il pomeriggio ¨¨ piovoso e antipatico. Certo meglio non esagerare: ritmo ?facile?, che per Galen Rupp significa quattro minuti a chilometro. Eccola la stella della Huawei RomaOstia Half Marathon di domenica: sorridente, entusiasta, contento di poter essere qui, in una Roma, che vivr¨¤ naturalmente da campione, con lĄŻappuntamento di domenica dallĄŻEur al mare, ma almeno un poĄŻ pure da turista. ?Visiter¨° il Vaticano?. Qui cĄŻ¨¨ stato solo per una toccata e fuga: 2004, pass¨° da Fiumicino per recarsi poi a Grosseto, Mondiali junior, il trionfo di Andrew Howe nella velocit¨¤ e lui che corre i 5000 metri. Era ancora un ragazzino.
OSTIA E TOKYO...?Ora ha 31 anni, un bronzo olimpico in bacheca, ed ¨¨ il runner bianco pi¨´ veloce del mondo, ma un runner che riesce anche a insinuarsi nella dittatura dei grandi corridori neri per provare a incrinarla, addirittura a piegarla, almeno per un giorno. ? successo a Chicago nel 2017. Ci riprover¨¤. Il suo menu ¨¨ gi¨¤ ufficiale: fra un mese a Boston, a ottobre di nuovo a Chicago, probabilmente niente Mondiali 2019. ?Ma a Tokyo, allĄŻOlimpiade, non mancher¨°?, ci dice con lĄŻaria di chi ha gi¨¤ negli occhi quel traguardo. E la strada passa anche per la lunga e affascinante striscia che lo porter¨¤ dalla Roma del Palalottomatica alle onde dĄŻinverno. ?Sto bene, sono contento di essere qui, ho fatto un lavoro intenso, tutto ¨¨ andato bene nella preparazione?. E qui si sterza, la domenica della RomaOstia ¨¨ lĄŻinizio della discesa verso la maratona di Boston del 16 aprile.
VIVA IL RIPOSO?Di chilometri ieri pomeriggio ne ha fatti 11. ?In questi giorni correr¨° il minimo indispensabile?. E ripete una parola che utilizza spesso: easy, facile. Ce nĄŻ¨¨ unĄŻaltra che in qualche modo ci prende in contropiede. Rupp ci ha appena ricordato i suoi 13 allenamenti settimanali, ma ogni volta che si parla della sua preparazione aggiunge sempre unĄŻaltra parola: riposo. ?Riposo. Il riposo ¨¨ decisivo, il recupero ¨¨ importante quanto lĄŻallenamento?. E anche con i gesti ci spiega che se ti fai prendere la mano e se ti ubriachi di chilometri finisci contro un muro. Curiosit¨¤: generalmente a che ora va a letto? ?Intorno alle 21.30?. E a che ora si sveglia? ?Sei e mezzo, sette?. I suoi tre bambini devono avere orari simili.
MEZZA?Rupp di esperienza ne ha. Lo capisci quando ci spiega che fra maratona e mezza maratona ?cambia tutto. Perch¨Ś la mezza ¨¨ una gara in qualche modo simile a quello che vivi in pista, la maratona no, nella maratona cambia tutto?. Forse sono unite solo dallĄŻattimo in cui pu¨° comparire qualche fantasma, la famosa ?strega? di cui parlava il tecnico azzurro Oscar Barletta, il muro generalmente collocato al trentesimo chilometro. ?S¨Ź sono dĄŻaccordo, ¨¨ il momento in cui hai fatto fatica, ma lĄŻarrivo ¨¨ ancora lontano. Anche nella mezza, penso che il momento pi¨´ difficile arrivi proprio ai tre quarti di gara?. Pericoli che Rupp esorcizza con lĄŻesperienza, la concentrazione, le rinunce e i sacrifici necessari per emergere, ?mi ¨¨ successo sin da ragazzo di dire no a unĄŻuscita con gli amici perch¨Ś il riposo ¨¨ importante?. Riposo, ancora lui.
SOLO MARATONA?Riposo che confina con sogno. In fondo si sogna di notte e qual ¨¨ il sogno di Galen Rupp? Vincere cinque volte a Chicago, stabilire il record del mondo oppure conquistare lĄŻoro olimpico? ?Certamente lĄŻoro olimpico, non voglio lasciare nulla di intentato per conquistarlo. LĄŻultima vittoria di un bianco alle Olimpiadi ¨¨ stata di Baldini? La ricordo quella gara di Atene! Ma poi cĄŻ¨¨ altro: riuscire a essere un esempio, a motivare pi¨´ giovani, a dimostrare che allenandosi, concentrandosi, facendo le cose giuste, nessun sogno ¨¨ vietato?. Magari giocarsi lĄŻoro della maratona olimpica con Mo Farah? ?Magari, perch¨Ś no??. Sulla maratona, niente pi¨´ 10mila metri? ?Niente pi¨´, la mia scelta ¨¨ definitiva?. Buona RomaOstia, Galen. E buon riposo.
Valerio Piccioni
Dalla Gazzetta dello Sport di gioved¨Ź 8 marzo 2018
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