Duello tra gli ex compagni di allenamento nei 10mila metri: c'¨¨ anche il giapponese Kawauchi, trionfatore a Boston
Si corre oggi la 41esima edizione della maratona di Chicago, penultima prova delle 6 World Marathons Major, dopo Tokio, Boston, Londra, Berlino e prima della gara di New York in programma il prossimo 4 novembre.
GRANDI FIRME UnĄŻedizione di lusso quella imminente, con la sfida intrigante fra il britannico Mo Farah, che dopo avere dominato per anni il mezzofondo prolungato mondiale in pista si ¨¨ dato alla maratona correndo in un interessante 2h06.21 lo scorso aprile a Londra, e lĄŻamericano Galen Rupp, suo abituale compagno di allenamenti per tanti anni ad Eugene, sotto la guida del famoso e chiacchierato coach Alberto Salazar. Nel 2012 alle olimpiadi di Londra Farah e Rupp furono oro e argento nella gara dei 10.000 metri. Ma i due ex compagni di fatica dovranno fare i conti con un nugolo di africani di altissimo livello. A partire dal keniano Abel Kirui, due volte campione del mondo di maratona, quindi il suo connazionale Dikson Chumba, primo a Chicago nel 2015. Ancora due keniani, Geoffrey Kirui, iridato in carica, ed il promettente Bedan Karoki, per finire con due etiopi di altissimo livello come Mosinet Geremew (2h04:00) e Birhanu Legese (2h04:15). Se sul piano della logica non corre rischi il recente primato del mondo, probabile invece che possa essere attaccato il record della gara di 2h03:45 realizzato nel 2013 dal keniota Dennis Kimetto. Presenza non solo di colore quella dello stakanovista maratoneta giapponese Yuki Kawauchi, primo a Boston nello scorso aprile in unĄŻautentica tormenta di neve.
GARA FEMMINILE Di minor qualit¨¤ il campo partenti della prova femminile. Tutto da seguire il rientro agonistico della keniana Florence Kiplagat (p.p. 2h19.44) , due volte prima ed una volta seconda a Chicago. La fondista africana torna in gara esattamente un anno dopo il suo ritiro, avvenuto proprio durante la maratona di Chicago del 2017. A darle battaglia la connazionale Brigid Kosgey (2h20.13), ma soprattutto un terzetto di atlete etiopi di altissimo livello composto da Berhane Dibaba (2h19.51) , Roza Dereje (2h19.17) e Shure Demise (2h22.07). Al via anche lĄŻamericana Gwen Jorgensen, due volte campionessa mondiale nonch¨Ś oro olimpico nel triathlon a Rio de Janeiro.
STORIA Non ha una storia lunghissima la maratona di Chicago, disputata per la prima volta il 25 settembre del 1977 con 4200 podisti al via. Cifra adesso moltiplicata almeno per dieci volte, visto che? nella capitale dellĄŻIllinois saranno in gara oltre 45.000 podisti. Furono due atleti statunitensi ad inaugurare lĄŻalbo dĄŻoro della gara: Dan Cloeter con 2h17.50 e Dorothy Doolittle con 2h50.47. Il grande salto qualitativo arriva invece a met¨¤ degli anni ottanta, con il nuovo primato mondiale maschile ottenuto dal gallese Steve Jones nellĄŻedizione del 1984 con 2h08.05. Ancora pi¨´ sensazionale lĄŻedizione del 1985, anche in chiave azzurra. EĄŻ ancora Steve Jones a vincere con 2h07.13, mancando per un solo secondo il primato mondiale stabilito nello stesso anno a Rotterdam dal portoghese Carlos Lopes con 2h07.12. Drammatico il suo finale di gara, dopo passaggi folli di 1h01.43 a met¨¤ gara e di 1h28.40 ai 30 km. Arrivato completamente sulle ginocchia al 41 esimo chilometro, ma ancora in vantaggio di 20 secondi sul primato mondiale di Lopes, il fondista gallese perde la possibilit¨¤ di fare il nuovo primato del mondo crollando negli ultimi 400 metri. Alle sue spalle crono da circolino rosso anche per il gibutiano Djalma Robleh (2h08.08) e per lĄŻaustraliano Robert De Castella (2h08.48).
GIANNI POLI Quarto, con un prestigioso 2h09.57, lĄŻazzurro Gianni Poli che diventer¨¤ cos¨Ź il primo maratoneta italiano a correre sotto il muro delle 2 ore e 10 minuti. Nella stessa gara anche lĄŻamericana Joan Benoit Samuelson va fortissimo, siglando con 2h21.21 la seconda prestazione mondiale, a pochi secondi dal primato? che la norvegese Ingrid Kristiansen aveva stabilito pochi mesi prima a Londra con 2h21.02.
ALTRI TRE PRIMATI MONDIALI Nelle edizioni successive vengono stabiliti altri tre primati del mondo. Il primo nel 1999, quando il marocchino Khalid Kannouchi, che in seguito prender¨¤ la cittadinanza americana, corre in 2h05.42. Gli altri due, stavolta nel femminile,? realizzati dalla keniana Catherine Ndereba nel 2001 con 2h18.47 e lĄŻanno dopo dalla britannica Paula Radcliffe con 2h17.18. La stessa Radcliffe, nel 2003 riuscir¨¤ a migliorarsi ancora correndo a Londra in un clamoroso 2h15.25, da 15 anni imbattuto primato mondiale sui 42 km e 195 metri. Il primato maschile della maratona di Chicago, come gi¨¤ sopra ricordato, risale invece allĄŻedizione del 2013 vinta con 2h03.45 dal keniano Dennis Kimetto. Proprio lĄŻatleta che con 2h02.57 deteneva il primato mondiale sulla distanza prima del sensazionale 2h01.39 a Berlino del suo connazionale Eliud Kipchoge .
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