Domenica 7 novembre, Kenenisa Bekele prender¨¤ il via alla sua prima maratona di New York. Ecco le sue sensazioni pre gara
? stato definito da molti come ¡°il pi¨´ grande di sempre¡± o GOAT, usando l¡¯acronimo di lingua inglese: ¡°the Greatest Of All Time¡±. Stiamo parlando di?Kenenisa Bekele. Eppure, il trentanovenne maratoneta etiope non ha mai brillato per le sue abilit¨¤ comunicative: non eccezionali. Schivo e timido, sempre piuttosto distante dai riflettori, Bekele, a dispetto del suo talento fenomenale, non sempre ¨¨ riuscito a far breccia nel cuore degli appassionati. Dal punto di vista comunicativo, infatti, il confronto con sua maest¨¤ Hile Gebressilasie ¨¨ impietoso. Ciononostante, i numeri sono dalla sua: tre ori e un argento olimpico, cinque titoli e un bronzo mondiale, un titolo iridato al coperto nei 3000 e ben undici titoli mondiali di cross (collezionati quando ancora era possibile ¡°doppiare¡± tra cross lungo e cross corto). Passando alla maratona Bekele vanta la seconda miglior prestazione di sempre col suo 2:01:41, realizzato due anni fa a Berlino.
Tuttavia, agli appassionati di atletica leggera frulla una domanda in testa: sar¨¤ stato sufficiente? Sei settimane, infatti, separano Kenenisa Bekele dalla sua ultima maratona al debutto alla TCS New York City Marathon 2021. Quarantadue giorni fa il fuoriclasse etiope chiudeva al terzo posto la 42,195km della capitale tedesca. Dopo un passaggio in 61:00 alla mezza maratona, il calo vertiginoso fino a chiudere in 2:06:47; una prestazione non all¡¯altezza del talento cristallino gestito da Jos Hermens. ¡°A Berlino ho sofferto di insonnia.¡± spiega Bekele ¡°La notte prima della gara ho dormito solamente un¡¯ora. Non so da cosa dipenda ma alle volte mi capita.¡± Domenica 7 novembre, alle 9:05 (le 15:05 italiane), dal ponte di Giovanni da Verrazzano, Kenenisa Bekele prender¨¤ il via alla sua prima maratona di New York. Per la prima volta nella sua carriera dovr¨¤ vedersela con i saliscendi della Grande Mela. Niente ¡°flat route¡± questa volta, come a Berlino o Londra, ma l¡¯allievo di coach Haji Adelo pare molto pi¨´ fiducioso rispetto a sei settimane fa: ¡°Mi aspetto una buona giornata e un buon risultato domenica. Dopo Berlino ho recuperato bene¡±, spiega Bekele, ¡°New York ¨¨ fantastica. ? una citt¨¤ famosa. Era un mio sogno essere alla maratona di New York, quindi domenica il mio sogno si avverer¨¤.¡±
A detta di Jos Hermens, la prestazione sottotono di Berlino ¨¨ stata frutto non solo dell¡¯insonnia di Bekele ma anche di una preparazione cominciata in ritardo a seguito dello stop del campione etiope dopo aver contratto il Covid-19. Ora, con sei settimane di allenamento in pi¨´, il manager olandese lo descrive come ¡°molto motivato¡± e afferma pure che far¨¤ sicuramente meglio di quanto fatto a Berlino. Ai giornalisti che chiedono quante energie abbia tolto a Bekele la maratona di Berlino, Jos Hermens risponde lapidariamente: ¡°Niente. ? stata una long run¡±. (Un lungo).
Al di l¨¤ del tatticismo pre-gara, saranno molte le incognite con cui dovr¨¤ ragionare il fuoriclasse etiope: non solo il percorso impegnativo ma anche l¡¯assenza di pacemakers. Soprattutto, per¨°, a impensierire la leggenda etiope del fondo e mezzofondo degli ultimi venticinque anni ci penseranno gli avversari. Assieme a lui, infatti, ci saranno anche il kenyano Kibiwott Kandie, detentore della miglior prestazione mondiale in mezza maratona, con lo stratosferico 57:32 (2:43.6 al km!) realizzato lo scorso anno a Valencia, ma anche l¡¯argento olimpico di maratona Abdi Nageeye (con un personale di 2:06:17). Oltre a loro occhi puntati anche sul nostro Eyob Faniel, personale da 2:07:19 (che ¨¨ anche il record italiano della distanza).
Tra gli addetti ai lavori sono in molti a chiedersi se Bekele potr¨¤ siglare il nuovo record della gara newyorkese, fissato per ora a 2:05:06 (realizzato nel 2018 da un altro atleta etiope, Lelisa Desisa). Sebbene si tratti di un obiettivo alla portata del maratoneta nativo di Bekoji, le aspettative sono pi¨´ verso una corsa tattica. Dunque, alla corsa contro il tempo, a cui del resto ¨¨ maggiormente abituato Bekele, prevarr¨¤ la sfida uomo contro uomo. Le indicazioni che gli ha dato Jos Hermens sono quelle di ¡°correre con lo zaino¡± per 30 chilometri e gareggiare gli ultimi 12 chilometri. Come a dire di avere un atteggiamento accorto per almeno due terzi di gara e poi giocarsela.
Staremo a vedere cosa succeder¨¤ dunque tra il 17esimo e il 18esimo miglio sulla First Avenue. Solo allora, infatti, potremo capire se il fuoriclasse etiope avr¨¤ rispetto le indicazioni del suo manager. Non ci resta che aspettare, dunque, e vedere se, ancora una volta, Kenenisa Bekele, col suo talento incommensurabile, sapr¨¤ regalarci un¡¯altra giornata di grande atletica, un altro successo nella storia del podismo mondiale. Un ennesimo trionfo per un fuoriclasse senza tempo, eppure¡ il primo a New York.
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