Ospiti sul palco milanese, rappresentanti del gotha mondiale: da Valencia a New York, passando per Praga
Milano, Napoli, Venezia insieme alle straniere Londra, Valencia, Praga, riunite sullo stesso palco a discutere, fare bilanci, scoprire affinit¨¤ e divergenze nel modo di vivere e organizzare gli eventi legati alla corsa.?Il?Milano Running Festival?chiude la seconda giornata con un grande risultato: aver messo a confronto alcune fra le pi¨´ interessanti realt¨¤ del panorama organizzativo europeo, una tavola rotonda da cui sono partiti spunti e riflessioni che potranno incidere sull'orientamento del movimento running del prossimo futuro.
¡°Questo ¨¨ un mestiere in cui non si finisce mai di imparare?¨C ha detto?Andrea Trabuio, Direttore della Generali Milano Marathon, in apertura dei lavori¨C?e a noi piace prendere ispirazione da quelli bravi¡±.
Il riferimento in prima battuta ¨¨ stato?a?Paco Borao?che, incalzato dal Condirettore della rivista?Correre?Daniele Menarini, ha riassunto la sua esperienza di presidente della maratona di Valencia, la seconda 42km estera pi¨´ partecipata dagli italiani dopo New York. ¡°Valencia ciudad de running¡± ¨¨ un mirabile esempio di crescita esponenziale, ma qual ¨¨ il segreto dietro a questo successo??La case history di Barao ¨¨ riassunta in tre concetti chiave: ¡°Il clima favorevole, l¡¯offerta delle compagnie aeree low cost che permettono di raggiungere Valencia con pochi euro, ma soprattutto l¡¯appoggio incondizionato della citt¨¤ e della sua amministrazione¡±.
Da Run the city ¨C la legacy delle maratone, il dialogo si ¨¨ poi ampliato nel pomeriggio spostandosi sul tema dell¡¯evoluzione del running nel mondo?e gli interventi?di?Carlo Capalbo?(Napoli Running, Run Czech Running League e responsabile per la Iaaf delle corse su strada),?Alessio Punzi?(Iaaf),?Jakob Larsen?(direttore della federazione danese) e?Glenn Latimer?(responsabile degli atleti ¨¦lite della maratona di Londra). Ruolo e limiti del?certificato medico agonistico e Runcard gli argomenti pi¨´ dibattuti.
La seconda giornata del Milano Running Festival ha poi toccato numerosi altri argomenti dall¡¯impegno sociale con il workshop sul Charity Program di Generali Milano Marathon?¡°Sport & Team Building: un connubio vincente a servizio della CSR in azienda¡±?a cura di Rete del Dono all¡¯alimentazione sportiva, con l¡¯incontro di Marco Bianchi ed Elena Dogliotti a cura di Fondazione Veronesi, al mental coaching fino?al workshop con?Gianni Mauri?(Presidente Fidal?Lombardia) su ¡°La grande bellezza dell¡¯atletica, sport universale: dai 100 metri alla maratona, le?storie dei Campioni, donne e uomini che hanno reso leggendario il nostro sport¡±.
Fra i momenti clou della giornata, la presentazione della candidatura olimpica?¡°Milano Cortina 2026¡±, a cura del comitato promotore.
E¡¯ stato inoltre ufficializzato il?Bilancio di Missione 2018 della FIDAL. Tra gli intervenuti: Alfio Giomi (Pres.te FIDAL), Fabio Pagliara (Segretario Generale FIDAL) e alcuni atleti azzurri, tra cui?Simone Cairoli?(decatleta),?Marco Milano?(quattrocentista),?Lorenzo Perini?(ostacolista),?Gianmarco Tamberi?(salto in alto).
In chiusura, una bella new entry del programma collaterale alla maratona, la?Dog Run, la corsa a sei zampe?con la partecipazione di una nutrita schiera di cani insieme ai loro accompagnatori che hanno corso in zona CityLife, per una serata di divertimento dedicata ai runner e ai loro piccoli amici.
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