di Valerio Piccioni Per la verit¨¤, la fumata bianca che lo fece Papa fu un mezzo incubo per gli organizzatori della maratona di Roma. Era il 2013 e le vicende del conclave produssero inequivocabilmente una serie di ipotesi alternative per il percorso per evitare che il traffico, fra misure di sicurezza intorno al Vaticano e podisti, andasse completamente in tilt.? Fu anche [...]
di Valerio Piccioni
Per la verit¨¤, la fumata bianca che lo fece Papa fu un mezzo incubo per gli organizzatori della maratona di Roma. Era il 2013 e le vicende del conclave produssero inequivocabilmente una serie di ipotesi alternative per il percorso per evitare che il traffico, fra misure di sicurezza intorno al Vaticano e podisti, andasse completamente in tilt.?
Fu anche avanzata l¡¯ipotesi di spostare tutta la maratona al pomeriggio. Ma poi la cerimonia di insediamento ?di Bergoglio arriv¨° dopo la maratona, ?in tempo per non variare il percorso tradizionale. Sono passati tre anni e a piazza San Pietro, stamattina, il Papa ¨¨ diventato in qualche modo maratoneta, e in anticipo. Enrico Castrucci, il numero uno dell¡¯organizzazione, gli ha consegnato la speciale scatoletta che conteneva la medaglia che avranno in regalo tutti coloro che domenica taglieranno il traguardo dei Fori Imperiali. Francesco ha voluto scartare il dono e se l¡¯¨¨ messo al collo augurando buona maratona a tutti. La gara, che quest¡¯anno nel suo titolo ha inserito le parole ¡°Jubilee Edition¡±, transiter¨¤ per piazza San Pietro intorno al diciassettesimo chilometro. ?Anche nel 2000, la maratona di Roma incontr¨° il Giubileo: allora c¡¯era papa Giovanni Paolo II e fu lui? a salutare tutti i partecipanti che presero il via da San Pietro, alle 12.45 del primo gennaio.
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