Hellah Sidibe, il primo runner "black" ad attraversare gli Stati Uniti

La sua corsa, conclusa lo scorso 24 maggio a New York, è durata 84 giorni: ha toccato 14 Stati

Hellah Sidibe, chi era costui? Domanda più che lecita per il runner medio, ma anche per il giornalista più esperto.

Il suo nome è un po’ più noto oltre Oceano invece, dove anche la sua “specialità” gode di maggior fama. Hellah Sidibe, 31 anni originario del Mali, è un runner che appartiene a una categoria particolare: quella degli “streaker”. Sotto questo nome si riconoscono quei runner che corrono tutti i giorni per almeno un miglio (1609 mt). Non importa la distanza totale, conta non trascorrere una sola giornata senza corsa (vale anche il tapis roulant).

Facile a dirsi, meno a farsi. Un dolorino qua, un infortunio là, un impegno improvviso, un viaggio, una malattia… Sicuri che sia così facile correre tutti i giorni per anni e anni?

Gli “streaker” americani si riconoscono sotto l’egida della Streak Runners International, derivata dalla United States Running Streak Association, fondata nel 2000. Lo status di “streaker” si ottiene dopo almeno un anno di corsa consecutiva. Stando ai dati dell’associazione, lo streaker di più lungo corso è Jon Sutherland, 71 anni, che sta correndo ininterrottamente da oltre 52 anni.

Potenza dei social, e l’ex calciatore diventa presto noto e fonte di ispirazione per tanti americani sedentari. Inizia così ad associare le sue corse alla raccolta di fondi per iniziative benefiche. L’impresa che però lo ha reso davvero famoso è stata quella di attraversare a piedi gli Stati Uniti. Iniziativa non certo originale, ma Sidibe è stato il primo runner black a farlo. La sua corsa, conclusa lo scorso 24 maggio a New York, è durata 84 giorni e lo ha visto toccare 14 stati.

Running, charity, social, woke: c’è davvero tanto di moderno in questa storia che vede protagonista un gesto semplice e antico come la corsa.