Cross Country
Maria Gorette Subano una ragazza keniota in maglia azzurra
Scorrendo l'elenco dei 42 atleti convocati per gli Europei di cross del prossimo 11 dicembre al Parco della Mandria di Torino il nome del tutto sconosciuto ¨¨ quello di Maria Gorette Subano, classe 1991. Inserita fra le sei azzurre della squadra seniores femminile. Al di l¨¤ del nome che potrebbe essere tranquillamente quello di un'atleta italiana, Maria Gorette ¨¨ invece una ragazza keniota che da anni vive a Milano. La sua vicenda umana e sportiva ha dell'incredibile. Se non l'avessi vissuta in prima persona come allenatore della ragazza.
Il primo contatto
¡ª ?Siamo nella primavera del 2016. Una bella ragazza africana viene al campo 25 aprile di Milano e chiede di essere allenata per le gare di mezzofondo. I riscontri delle prime sedute sono poco incoraggianti. Dopo un mese e mezzo la ragazza sparisce senza lasciare traccia e neanche rimpianti.
Il secondo contatto
¡ª ?Siamo arrivati nel frattempo a met¨¤ luglio del 2021. Sul cellulare ricevo un sms. "Hello coach sono Mary voglio tornare ad allenarmi". Le rispondo: " Ma dove sei stata in tutti questi anni? "A studiare e a lavorare. Ma adesso sono maturata e voglio allenarmi seriamente". Si ricomincia ma i miglioramenti sono davvero modesti. Cronometro alla mano la ragazza corre i 10 km in 50 minuti.
L'opzione Kenia
¡ª ?A questo punto entra in gioco l'opzione Kenia con il sostegno economico della madre di Maria, Lucia Subano, atleta di valore internazionale con 1h09.22 sulla mezza maratona. La ragazza va quindi ad allenarsi ai 2400 metri di altitudine di Kaptagat unendosi al gruppo di Eliud Kipchoge. Quando ritorna in Italia, un mese e mezzo dopo, corre i 10.000 in 45 minuti. In Kenia ritorna poi una seconda volta nel febbraio e marzo di quest'anno. Altro miglioramento che la porta a scendere a 40 minuti sui 10.000 metri. Tempo discreto ma nulla di pi¨´ a livello assoluto. La faccio partecipare a qualche gara su distanze corte vedi 600/800 metri con risultati modesti. Ai primi di giugno terza partenza per il Kenia. Stavolta Mary ci rimane ben cinque mesi di fila tornando a Milano all'inizio di novembre. Dai primi allenamenti in comune vedo che appare trasformata rispetto al passato. La mando a correre una gara di 10 km su strada a Riva del Garda. Io intanto sono a Ravenna per i tricolori di maratona.
Shock a raffiche
¡ª ?A met¨¤ mattina di domenica 13 novembre, mentre sto seguendo lo svolgimento della maratona, mi chiama un amico manager da Riva del Garda. "Ciao Giorgio qui ha vinto una ragazza keniota tesserata dal Cus Pro Patria che dice di essere del tuo gruppo: Maria Subano. Ma dove l'avete pescata? Guarda che ha stracciato tutte le avversarie correndo in 33.55!" Da non credere.
Il nuovo colpo di scena
¡ª ?Due giorni dopo rivedo Maria al campo di allenamento e le dico: "Pensa Mary, cercavamo una forte atleta keniota per il campionato di cross e ce l'avevamo in casa" . "Ma io sono cittadina italiana!" - Ma stai scherzando? Tutto vero invece.
La maglia azzurra
¡ª ?Cinque giorni dopo, alla gara di selezione del Parco della Mandria, giungendo sesta fra le seniores, insieme a Nicole Reina sua abituale compagna di allenamento, Maria conquista sul campo la maglia azzurra per i campionati europei di cross del prossimo 11 dicembre. Nel generale felice ed entusiasta dopo gara le chiedo: "Ma perch¨¦ sei sparita per 5 anni? Se ti fossi allenata subito con questa voglia chiss¨¤ ora adesso dove saresti arrivata". La risposta: "Perch¨¦ mi sono laureata in economia aziendale alla Cattolica e per mantenermi facevo e faccio ancora la modella. Non avevo tempo e la testa per concentrarmi sugli allenamenti e sull' atletica".
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