Si parte dal porticciolo di Sant'Erasmo, poi meno di 10 km per apprezzare gli angoli pi¨´ suggestivi del capoluogo siciliano
LĄŻorizzonte punta dritto al sorgere del sole, le onde bagnano le antiche pietre del porticciolo di SantĄŻErasmo e la brezza marina rinfresca i polmoni prima che ci si possa mettere a correre. Parte da qui, da un angolo nascosto del lungomare di Palermo, un itinerario di running sotto i 10 km che attraversa i luoghi pi¨´ suggestivi del centro storico, proprio mentre il capoluogo siciliano festeggia lĄŻanno di capitale della Cultura.
Pronti, partenza, via. Guardate dritto verso Monte Pellegrino, balcone sulla citt¨¤, e via attraverso uno skyline che incanta per le antiche mura ed i palazzi nobiliari, una volta bagnati dal mare prima che le macerie della Seconda guerra mondiale diventassero un nuovo spartiacque.
Avanti seguendo la serpentina della Cala, che lambisce lĄŻaffascinante porto turistico con le sue barche a vela e luogo in cui si pu¨° gustare un buon panino con la milza (magari al termine della corsa). Piccoli pescatori locali portano propri sul molo il pesce fresco del giorno, approfittatene e poi attraversate lĄŻarteria stradale per addentrarvi allĄŻinterno del mercato storico della Vucciria, passando da via dei Cassari e dalla decadente piazza Garraffello, diventata una galleria dĄŻarte a cielo aperto.
Giunti nella piazza del mercato infiltratevi pure nellĄŻangusta stradina, fra ortofrutta e botteghe, che conduce nella splendida piazza della chiesa di San Domenico. Da l¨Ź al Teatro Massimo ci sono una manciata di minuti. Ed ¨¨ l¨Ź che potrete dirigervi seguendo il senso di marcia di via Roma con il monumentale palazzo delle Poste di epoca fascista e poi via Cavour.
LĄŻOlimpo della lirica, gioiello del periodo Liberty, vi riporta lungo uno degli assi principali della citt¨¤, quello di via Maqueda. La strada ¨¨ pedonale e potrete strappare sino ai famosi Quattro Canti, cuore della citt¨¤. Non dimenticate di alzare lo sguardo per osservare le sculture seicentesche di questo incrocio che, grazie alla posizione, riesce a far illuminare una delle sue quinte ad ogni ora del giorno.
Salite verso la Cattedrale normanna che fa parte dellĄŻitinerario Unesco e giratele letteralmente intorno per poterne apprezzare anche i lati meno in vista. Vi ritroverete sulla stessa strada (corso Vittorio Emanuele); dovrete ripercorrerla nuovamente verso il mare e Porta Felice con un paio di imperdibili deviazioni: piazza Bologni, i cui palazzi riportano indietro nel tempo; piazza Bellini e piazza Pretoria, dove ammirare il contrasto ed il mix di culture che contraddistinguono la citt¨¤, con le chiese della Martorana di rito bizantino e di Santa Caterina che invece ¨¨ cattolica.
La zona si presta anche per un immancabile caff¨¨ di met¨¤ corsa.
Ma conservate le forze, ¨¨ ora di risentire lĄŻodore del mare, correndo verso piazza Marina che, tra palazzi merlettati ed un giardino che ospita uno dei ficus pi¨´ grandi dĄŻEuropa, potrebbe benissimo essere teatro di un percorso a s¨Ś.
Siete ad un bivio: nuovamente a mare per gustare una granita e tornare al punto di partenza o ancora due passi tra i dedali di piazze e vicoli del centro storico tra via Alloro, piazza SantĄŻAnna e piazza Rivoluzione, con la statua del Genio, il nume della citt¨¤. Perdetevi pure tra queste stradine prima di fare una capatina anche a piazza Magione e da l¨Ź verso il mare per ammirare la singolare chiesa dello Spasimo, un luogo che lascia senza fiato, oltre alla colorata piazza Kalsa.
Anche voi siete in dirittura dĄŻarrivo (e di partenza), per una Palermo da vivere di Ącorsa.
Dario La Rosa
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