Perch¨¦ la tenda ipobarica ¨¨ equiparata a una pratica dopante? Le risposte della dottoressa Maria Rosaria Squeo, medico dello sport
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Al rientro dall¡¯ottimo terzo posto dalla scorsa New York City Marathon, il primatista italiano di maratona Eyob Faniel ai microfoni di Radio 24, nel programma condotto da Silvio Lorenzi e Ivana Di Martino, Personal Best, ha toccato un tasto dolente. Il maratoneta delle Fiamme Oro di Padova, effettivamente, sottolineava la necessit¨¤ (sua come di tutti gli sportivi di alto livello impegnati negli sport di endurance) di dover soggiornare per lunghi periodi dell¡¯anno in altitudine. Con il conseguente disagio di stare a lungo lontano dalla famiglia. Nel caso di Faniel, dalla compagna Ilaria Bianchin e dalle sue due bimbe piccole, Wintana e Liya. Sempre il maratoneta azzurro rimarcava come molti atleti a livello mondiale facciano ricorso alla camera iperbarica per simulare i benefici dell¡¯effetto altura, che appunto si otterrebbe soggiornando a quote elevate, come quelle della Rift Valley in Kenya o degli altipiani etiopi o eritrei, ad esempio. Una pratica che, per¨°, in Italia ¨¨ considerata doping. A cosa si deve questa difformit¨¤ giuridica in materia di doping nel nostro Paese?
Prima di rispondere a questa domanda, vogliamo fare un po' di chiarezza vista la confusione che regna a riguardo. Effettivamente, Faniel ha parlato di camera iperbarica. Tuttavia, la stimolazione dell¡¯ormone della eritropoietina, capace di influire sulla eritropoiesi (il processo di formazione dei globuli rossi), non avviene attraverso l¡¯ossigenoterapia iperbarica ma, al contrario, si realizza soggiornando in una camera ipobarica o tenda ipobarica (detta anche tenda ipossica). In Italia, diversamente da quanto avviene in altri Paesi come Svizzera, Austria, Slovenia, Germania, Regno Unito e cos¨¬ via, solamente quest¡¯ultima ¨¨ considerata una pratica illecita, e quindi dopante. Ma quali sono i vantaggi di cui gode chi utilizza la tenda ipobarica? Di fatto, grazie alla tenda ipossica l¡¯atleta riesce a simulare le stesse condizioni che trova quando si trasferisce in altitudine, con l¡¯indiscutibile vantaggio logistico ed economico di limitare questo processo a poche ore e non a un periodo di diverse settimane. I benefici, soprattutto per gli sport di endurance, di allenarsi in quota sono ormai risaputi da diverso tempo e pressoch¨¦ consolidati in letteratura cos¨¬ come nella metodologia dell¡¯allenamento. Al giorno d¡¯oggi, sono rari i casi di sportivi di alto livello che non trascorrano uno o pi¨´ periodi di preparazione in quota durante l¡¯anno. Quali sono, dunque, questi benefici? L¡¯aumento dell¡¯altitudine (naturale o indotta attraverso la camera ipobarica) porta a una diminuzione della pressione barometrica, con conseguente diminuzione della pressione parziale di ossigeno e della saturazione arteriosa di quest¡¯ultimo, che instaura una relativa condizione di ¡°ipossia¡± all¡¯interno delle cellule muscolari. L¡¯effetto fisiologico pi¨´ importante che si registra ¨¨ un notevole aumento della capacit¨¤ di trasporto dell¡¯ossigeno, dovuto, dopo un¡¯iniziale diminuzione del volume plasmatico, sia ad un miglioramento della funzionalit¨¤ degli apparati trasportatori di ossigeno, respiratorio e cardiovascolare, sia a modificazioni enzimatiche a livello periferico ma anche ad un¡¯aumentata capacit¨¤ di tamponamento, grazie al miglioramento dell¡¯equilibrio acido-base. Notevole ¨¨ anche l¡¯aumento dell¡¯eritropoietina, come dicevamo prima. Prodotta dai reni, l¡¯EPO svolge un¡¯azione diretta sul midollo osseo, favorendo la produzione di globuli rossi. In definitiva, quindi si ha un aumento del volume plasmatico con conseguente aumento dell¡¯ossigeno trasportato. I principali valori ematici che subiscono un miglioramento sono l¡¯ematocrito (la parte corpuscolare del sangue), i globuli rossi (che hanno la funzione di trasportare l¡¯ossigeno ai tessuti), l¡¯emoglobina (la proteina che permette il trasporto di ossigeno).
Ma se i vantaggi sono gli stessi che si otterrebbero da un soggiorno in quota, perch¨¦ allora la tenda ipobarica ¨¨ equiparata a una pratica dopante? Siamo andati a chiederlo alla dottoressa Maria Rosaria Squeo, medico dello sport, dottore in scienze motorie e medico federale per l¡¯atletica leggera: ¡°In Italia i processi che aumentano artificialmente la massa eritrocitaria sono considerati doping ematico e quindi proibiti secondo quanto previsto dalla legge 376 del 2000 e nel DM del 30/12/2002. Pertanto, l'uso della camera ipobarica ¨¨ vietato per gli sportivi.¡± Tutto starebbe, dunque, in quell¡¯aggettivo: ¡°artificialmente¡±. ? importante sottolineare, per¨°, che la WADA (World Anti-Doping Agency) abbia scelto di lasciare le singole nazioni libere di interpretare e applicare il punto B art. M1 del suo codice in cui si dice: ¡°Sono vietate tutte le pratiche che aumentino artificialmente il trasporto e la disponibilit¨¤ di ossigeno¡±. Da questo punto di vista, non si pu¨° negare che chi pratichi sport nel nostro paese viva questa condizione di ¡°imparit¨¤¡±. Anche se ¨¨ del tutto chiaro che ci¨° va ad impattare solamente lo sportivo di altissimo livello, il quale (essendo professionista) pu¨° organizzare al meglio la propria attivit¨¤ sportiva pianificando stage di allenamento in quota.
La camera iperbarica, invece, sempre pi¨´ diffusa tra sportivi di vario genere come calciatori (Lukaku, Icardi, Neymar, Ronaldo) e tennisti (Djokovic, Nadal), invece, non ¨¨ considerata doping. Questo perch¨¦, appunto, non comporta delle variazioni ematiche. Con la camera iperbarica viene creata una pressione di circa 2-3 volte quella ambientale e un aumento dell¡¯ossigeno presente nell¡¯ambiente con innegabili vantaggi come un recupero migliore e pi¨´ veloce a causa della maggior ossigenazione a livello dei tessuti ma anche un¡¯accelerazione nei processi di riparazione a seguito di alcuni infortuni, come fratture o lesioni. In definitiva, l¨¤ dove c¡¯¨¨ un ridotto afflusso di sangue la camera iperbarica pu¨° dare un contributo importante. Uno degli ostacoli ¨¨ senz¡¯altro quello del prezzo. Una camera iperbarica portatile costa dai 15 agli 80 mila euro. La tenda ipobarica, invece, ha costi decisamente pi¨´ ridotti. Oltre alle considerazioni di natura economica, per¨°, ancora pi¨´ importanti sono quelle legate alla sicurezza che fanno s¨¬ che questo apparato dovrebbe limitarsi al solo ambito medico per delle terapie cliniche.
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