L'edizione di quest'anno ¨¨ in programma sabato e domenica a Parma, sul campo "Lauro Grossi"
Campioni si nasce o si diventa? Una domanda che mai trover¨¤ risposta definitiva. Di certo, bisogna imparare per diventare campioni. La grande scuola dove molti degli eroi di Tokyo hanno studiato ¨¨ il Campionato Italiano Cadetti, la categoria che comprende gli atleti di 14 e 15 anni. Attraverso varie formule e variazioni di et¨¤ dei partecipanti, questo campionato giovanile si svolge ininterrottamente dal 1974.
La caratteristica principale ¨¨ che si gareggia con la maglia della propria regione, visto che il campionato prevede anche una classifica per rappresentative. E' un modo per stimolare e far crescere lo spirito di squadra degli atleti. Come abbiamo visto a Tokyo, il clima che si respira nel gruppo pu¨° portare a risultati eccezionali. L'edizione di quest'anno ¨¨ in programma sabato e domenica a Parma, organizzato sul campo "Lauro Grossi".
Quasi tutti i medagliati dei giochi giapponesi hanno partecipato, in carriera, al campionato italiano under 16. Scorrendo l'album dei ricordi, ¨¨ bello vedere come non tutti avessero gi¨¤ dimostrato allora di poter diventare "qualcuno" da grande.
Chi certamente si ¨¨ messo in mostra subito ¨¨ stato Filippo Tortu, "mister remuntada". Il giovane Pippo partecip¨° al campionato del 2013, sulla pista di Jesolo. Per lui una grande vittoria negli 80 metri, correndo due volte (batteria e finale) in 9.09. Da l¨¬ ¨¨ partito il suo volo verso i piani alti della velocit¨¤.
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Primo successo nazionale anche per Antonella Palmisano, gi¨¤ marciatrice da circolino rosso. Per la pugliese di Mottola vittoria nell'edizione di Bastia Umbra. Era il 2006, e si afferm¨° con grande classe sui 3 km di marcia con il tempo di 14:53.41. La sua strada aveva appena iniziato a lastricarsi d'oro.
Chi invece non dimostr¨° nel campionato il suo autentico potenziale ¨¨ proprio lui, l'uomo pi¨´ veloce del mondo: Marcell Jacobs. Per uno strano caso del destino, fu la sua pista di Desenzano del Garda a ospitare l'edizione del 2009. Il giovane Marcell si stava approcciando al salto in lungo. Fin¨¬ 5¡ã con un salto di 6.31. Chiss¨¤ se pensava che avrebbe potuto far di meglio, in futuro.
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Sulla pista di Desenzano c'era un altro futuro oro olimpico che cercava di brillare. Eseosa Desalu nel 2009 correva la finale degli 80 metri chiudendo al 2¡ã posto con il tempo di 9.22.
"Faustino" era per¨° un veterano, perch¨¦ l'anno prima aveva gi¨¤ partecipato al campionato under 16 a Roma, nei 100 ostacoli per¨°. Nonostante un errore sull'ultima barriera, Desalu arriv¨° comunque 3¡ã con il tempo di 13.70. Due medaglie in due edizioni diverse. Beh s¨¬, qualcosa di buono si poteva immaginare per lui.
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Partecipazione poco fortunata invece per l'altro oro della marcia, Massimo Stano. Il pugliese era al via del campionato del 2007 a Ravenna, ma la fine dei suoi 4 km di marcia non arriv¨° mai. Venne squalificato nella seconda serie della gara, quella dei migliori. Per fortuna il nostro campione non si ¨¨ lasciato demoralizzare dal primo, grande appuntamento finito male. Oggi possiamo dire che ha imparato bene la lezione.
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