Confermato il "Gold Label" per la corsa della Capitale, un fiore all'occhiello del panorama nostrano
Una sorta di bollino Iaaf di massima garanzia tecnica e organizzativa. Questo ¨¨ il titolo di Iaaf Gold Label che per il sesto anno consecutivo ha premiato la Roma-Ostia, di gran lunga la mezza maratona pi¨´ affollata d¡¯Italia. Per il gruppo sportivo dei Bancari Romani una bella soddisfazione anche in vista della prossima edizione, in calendario per l¡¯11 marzo 2018, e che aspira alla soglia di 12mila arrivati. ¡°In un momento storico di particolare criticit¨¤ per lo sport italiano, la conferma di una attestazione di qualit¨¤ a livello mondiale non pu¨° che rappresentare un tratto distintivo da rimarcare con ancor maggiore fierezza¡±, ha spiegato Luciano Duchi, il presidente della manifestazione.
Si pu¨° dire che la sua conferma la Roma-Ostia se la sia meritata¡a Berlino. Quel giorno, infatti, i due vincitori della gara che porta i podisti dall¡¯Eur al mare, hanno impressionato niente meno in quella che ¨¨ considerata la maratona pi¨´ veloce del mondo. Guye Adola, etiope, ¨¨ finito secondo, gareggiando a ritmi da record del mondo fino a pochi chilometri dalla fine, e chiudendo in 2h03¡¯47¡±. La keniana Gladys Cherono ha addirittura vinto la gara femminile con un notevole 2h20¡¯23¡±.
Va anche detto che il titolo Iaaf Gold Label, per¨°, non viene assegnato soltanto in base ai risultati di vertice. La gara deve prendere un bel voto in pagella anche in tante altre ¡°materie¡±, dall¡¯impatto ecologico alla presenza dello schermo gigante, dall¡¯antidoping al livello dell¡¯accoglienza alberghiera. Un¡¯altra indicazione tassativa ¨¨ quella che riguarda il montepremi: deve essere uguale per tutti, donne e uomini.
La Roma-Ostia ha una lunga storia alle spalle. Non ¨¨ nata come una mezza maratona. Nei primi anni, infatti, si partiva dal centro di Roma per un chilometraggio complessivo di 28 chilometri. Il primo vincitore ¨¨ stato Umberto Risi, il siepista-maratoneta: arrivarono in 313. Nelle ultime edizioni si ¨¨ poi cambiato arrivo: non pi¨´ all¡¯interno dello stadio della Stella Polare, ma sul lungomare dopo un dai e vai conclusivo che permette anche un suggestivo sguardo alle onde d¡¯inverno.
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