La campionessa si d¨¤ alla distanza lunga della corsa e sceglie l'appuntamento pi¨´ celebre per farlo
Dalla corsa al triathlon e ritorno. E che ritorno. Dalla porta principale, sul palcoscenico pi¨´ cool che esista, quello che arriva in Central Park, con l¡¯acronimo NYCM, che a dirla tutta sembra musica: New York City Marathon. La storia atletico-sportiva di Sara Dossena ¨¨ qualcosa che incanta, sembra un po¡¯ la trama di un film che per¨° non vede mai una fine. La dai per finita e spacciata ed invece eccola che risorge, pi¨´ forte e determinata di sempre.
Ha iniziato a correre nel 2001 a 17 anni nella categoria Allievi, gi¨¤ tardi secondo i puristi dell¡¯atletica leggera, per¨° eccola gi¨¤ nel 2002 come Juniores in maglia azzurra ai Mondiali di corsa in montagna ed ancora nel 2003 sempre in Nazionale in Alaska. Da l¨¬ in poi un calvario di infortuni di tutti i tipi che non le consentono continuit¨¤ d¡¯allenamento e di risultati che quando arrivano sono comunque notevoli e portano medaglie internazionali. Una luce s¡¯accende finalmente nel 2007 ma ¨¨ un lampo, alla mezza di Osaka piazza un crono di tutto rispetto, 1h12¡¯54¡±, che vale il suo primato personale dell¡¯epoca. Sembrava un nuovo inizio ed invece per Sara iniziano tre anni davvero difficili dove vede pi¨´ medici che piste di atletica, dove le parole ritiro e rinunce spesso prendono il sopravvento. Il triathlon e la sua multidisciplinarit¨¤ sono stati la sua salvezza sportiva anche se ha dimostrato d¡¯essere sempre tanto competitiva anche nelle gare d¡¯atletica leggera.
Sara, davvero avevi smesso con lo sport?
¡°Con le gare s¨¬, anche perch¨¦ iniziai a lavorare come commessa e spesso avevo i turni anche di domenica. Mi allenavo ma non avevo grinta e cattiveria, sapendo di non poterti attaccare le quattro spille di un pettorale sul petto trovare le motivazioni ¨¨ davvero difficile¡±.
Come ti allenavi all¡¯epoca?
¡°Mio malgrado fui costretta a fare tanta bici e tanto nuoto, con la corsa c¡¯erano sempre tanti problemi fisici¡±.
Nel 2015 per¨° qualcosa ¨¨ cambiato¡
¡°Ho iniziato a lavorare nel negozio di Maurizio Brassini che ¨¨ diventato anche il mio allenatore. Mi ha consentito orari migliori di lavoro, un part-time tanto sognato che mi ha permesso una migliore gestione della mia vita. Da l¨¬ in poi ho iniziato a vivere da professionista e i risultati si sono visti¡±.
Ti senti pi¨´ runner o triatleta?
¡°Senza dubbio ho nella corsa la mia miglior specialit¨¤. Nel nuoto mi sono applicata tanto con allenamenti durissimi, per¨° in gara non ho mai colmato il gap con le avversarie. Spesso ho recuperato posizioni con la terza frazione di corsa, ma non sempre ¨¨ bastato¡±.
E ora¡la maratona. Perch¨¦?
¡°Perch¨¦ la maratona ¨¨ LA gara, ¨¨ un sogno da sempre. Gi¨¤ avevo intenzione di correrne una quest¡¯anno, il sogno di essere convocata in nazionale per le Olimpiadi di Tokyo 2020 ¨¨ sempre pi¨´ forte. In primavera al 70.3 di Chia Laguna grazie al manager Marcello Magnani ho conosciuto David Monti, manager top atleti della New York Marathon. David mi ha visto gareggiare e mi ha invitata. Come perdere un¡¯occasione simile. Certi treni bisogna provare a prenderli¡±.
Uno¡l¡¯hai anche gi¨¤ preso¡
¡°A giugno ho partecipato alla New York Mini 10k. Sono arrivata nona in classifica in 33¡¯24¡±, un gran tempo considerati i saliscendi di Central Park. Davanti a me le maratonete migliori del mondo, tanto che la vittoria ¨¨ andata a Mary Keitany, gi¨¤ vincitrice di Londra 2017 e New York 2016¡±.
Pensi di avere le qualit¨¤ fisiche di una maratoneta d¡¯eccellenza?
¡°Mi piace la fatica, adoro gli allenamenti lunghi. Se poi analizzo bene anche le varie possibilit¨¤ dico che il ritmo che si terr¨¤ in maratona ¨¨ forse quello che davvero ¨¨ pi¨´ mio. Nel mezzofondo in pista non sono cos¨¬ veloce per arrivare tra le prime al mondo. Ho vinto i 10000 su pista ai campionati italiani ma la concorrenza non era tanta. In mezza maratona ho dimostrato di saper correre in 1h10¡¯39¡±, nuovo mio primato personale fatto a giugno quest¡¯anno. Penso di poter tenere un passo da 3¡¯30¡± per i 42km di una maratona¡±.
La domanda di tutti¡quanto pensi di poter fare a New York?
¡°Non ho la risposta. Ci arrivo bene, mi sono preparata bene anche se seriamente ho iniziato adesso in settembre, diciamo tardi rispetto alla concorrenza. Sono emozionata gi¨¤ ora e forse come esordio era meglio una gara meno importante e con un percorso pi¨´ veloce. Si sa che New York affascina ma non ¨¨ velocissima. Non ho resistito al fascino¡far¨° del mio meglio, mi godr¨° la gara, questo il vero obiettivo. Dopodich¨¦ spero di chiuderla in 2h30¡¯ ¨C 2h32¡¯, anche se in tanti hanno scritto e detto che posso farla anche sotto le 2h30¡¯. Vedremo¡±.
Come ti sei allenata in questi mesi?
¡°Non sono una maratoneta classica, sono ormai triatleta come costruzione fisica. In una settimana corro solo cinque, sei volte. Faccio il primo allenamento della giornata come corsa con i vari ¡®lavori¡¯ della tabella mentre il secondo allenamento ¨¨ sempre bici o nuoto. Che ovviamente in questi mesi non faccio pi¨´ come qualche mese fa ma li uso solo come complemento alla corsa. Questo mi permette di allenarmi comunque ma senza forzare e sovraccaricare rischiando infortuni. Inoltre uso la mountain-bike, inutile rischiare sulle strade¡±.
Quanti chilometri corri in una settimana?
¡°Fino a maggio che ero ¡®triatleta¡¯ ne facevo al massimo 60, per¨° come detto c¡¯era tanta bici e tantissimo nuoto. Ora ne faccio circa 110-120, forse pochi rispetto a tanti maratoneti professionisti che arrivano anche a 180-200, ma vedo che cos¨¬ ho raggiunto un equilibrio, nuoto e bici li manterr¨° sempre. Non mi appesantiscono, fanno ormai completamente parte della mia attivit¨¤ fisica quotidiana¡±.
Quale il tuo allenamento preferito?
¡°Come detto i lunghi, le ripetute lunghe, sono i miei favoriti. Spesso da sola in allenamento non riesco a raggiungere sempre il limite, cos¨¬ faccio tante gare, sento che rendo meglio. Per questo ad esempio a Settembre ho fatto il sabato sera a Dalmine il Campionato Italiano su strada dei 10000 dove ho vinto l¡¯argento e la domenica mattina, solo poche ore dopo, ero al via della 30km alla Mezza di Monza. O ancora nel fine settimana successivo ho fatto una mezza maratona il sabato pomeriggio e un¡¯altra la domenica mattina. Cos¨¬ come ho fatto poi i 32km di Parma a met¨¤ ottobre. In gara mi viene tutto meglio¡±.
Guardiamo avanti¡nel tuo futuro¡nel 2018 sarai solo maratoneta o ancora triatleta??
¡°Non lo so. Il mio sogno ¨¨ la maratona, ma la stagione la programmer¨° strada facendo. Quello che ¨¨ certo ¨¨ che di sicuro nuoto e bici faranno sempre parte del mio allenamento. Ora per¨° mi concentro su New York dove spero di provare belle sensazioni pi¨´ che il crono assoluto¡±.
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