Sono stati invitati tutti i vincitori della corsa che ¨¨ considerata il mondiale della specialit¨¤. Ancora una volta 170 chilometri da correre lungo 10.000 metri di dislivello. L'uomo da battere ¨¨ lo spagnolo che qui ha vinto tre volte e torna sei anni dopo l'ultima. A Chamonix anche Marco Olmo, che qui vinse dieci anni fa (2006 e 2007) e che a 69 anni non finisce di stupire anche se stavolta ha deciso di non correrla
Si parte, ore 18.30 scatta la Ultra Trail du Mont Blanc. Che si recita sempre con l¡¯acronimo, Utmb (qui ¨¨ la Utiemb¨¦) e regala emozioni ogni volta pi¨´ grandi. 170 chilometri di corsa attorno al Monte Bianco, partendo da Chamonix per tornarci dopo aver toccato Italia (Courmayeur) e Svizzera (Champex) ma soprattutto dopo aver affrontato oltre 10.000 metri di dislivello distesi su 11 salite principali (la prima salendo a 1744 metri a Le Delevret, l¡¯ultima a Tet¨¦ aux Vents, 2130, quando al traguardo mancheranno poco meno di 11 chilometri). Quale sar¨¤ la salita decisiva?
I trail sono sempre gare a sorpresa, il primato ¨¨ appena sopra le 20 ore ma non sono mai gare paragonabili perch¨¦ il meteo le influenza, la natura allunga e accorcia le distanze: basta una piccola frana o il rischio che ci sia perch¨¦ gli organizzatori modifichino in tempo reale il tracciato o fermino la corsa, come ¨¨ successo nel 2010 per il maltempo. Ma questa 15esima edizione parte con una definizione sicura: la corsa del secolo. Perch¨¦ dopo anni torna Kilian Jornet Burgada che ¨¨ per tutti il pi¨´ forte del pianeta in questa specialit¨¤ (qui ha vinto all¡¯esordio nel 2008 poi anche nel 2009 e nel 2011 stabilendo diversi primati) e perch¨¦ con lui al via ci saranno altri atleti che qui hanno vinto, dal francese Xavier Thevenard (primo nel 2013 e 2015) a Francois D¡¯Haene (2012 e 2014), ma anche il nostro Marco Olmo, che qui vinse strabiliando il mondo nel 2006, quando aveva 58 anni, bissando il successo un anno pi¨´ tardi. Quest'uomo non finisce di stupire (e di vincere). Lo hanno invitato, ha risposto s¨¬ con il solito entusiasmo, non parteciper¨¤ alla corsa, non stavolta, ma il rispetto e l'affetto che lo accompagnano ovunque ne sottolineano la grandezza. Dopo di lui venne Kilian e il trail non ¨¨ pi¨´ stato lo stesso perch¨¦ ha rotto gli argini conquistando spazio, sponsor, attenzioni, praticanti.
Basta farsi un giro nel villaggio per intuirlo. Dieci anni fa la piazzetta era piena ma bastavano una ventina di baite a contenere tutti gli espositori e accontentare tutti. Oggi lo spazio dedicato ¨¨ triplo, gli organizzatori arrivano da ogni parte del globo e in pochi minuti ti trovi a immaginare di correre a Madeira piuttosto che sul Grand Canyon, poi in Cina sulla Grande Muraglia e quindi a Cuba per una corsa a tappe. Non c¡¯¨¨ limite alla fantasia quando si parla di correre e di girare il mondo con uno zainetto ¨C a volte di dimensioni assolutamente ridotte - due bastonicini e un paio di scarpe da trail. La ricerca tecnologica avanza ogni anno e il numero dei trailer e delle corse cresce senza sosta.
Ma torniamo alla corsa. Un anno fa l¡¯americano Zac Miller (che nel 2015 aveva vinto dominando la CCC, la corsa da 110 che parte la mattina del venerd¨¬ da Courmayeur) part¨¬ a tutta velocit¨¤ prendendo il largo e dominando la prima met¨¤ della corsa. Ma pretese troppo e nella seconda met¨¤ non riusc¨¬ a gestire il vantaggio perdendo il comando dopo 124 chilometri. Chiuse sesto, vinse ancora una volta un francese, Ludovic Pommeret, che invece era stato male gi¨¤ sulla prima salita, aveva dovuto superare problemi di stomaco. Aveva resistito, si era gestito e nella seconda parte aveva praticamente cominciato a volare recuperando decine di posizioni fino ad arrivare a Chamonix per primo, in lacrime, davanti al lituano Gediminias Grinius (poi in trionfo al circuito mondiale trail) e l¡¯americano Tim Tollefson.
Nel gruppo stasera ci sono i migliori del mondo. E i migliori della classifica del circuito Ifra. ?Sar¨¤ il trail del secolo? Forse ¨¨ esagerato, ma sar¨¤ straordinario, perch¨¦ stavolta la strategia di ciascuno si somma al meteo (si parte sotto la pioggia, quasi certamente, e si corre con freddo e neve attesa in pi¨´ punti) ed alle condizioni di ciascuno. Non ¨¨ una lotta contro il tempo ma contro le difficolt¨¤ e il loro moltiplicarsi, la sola fatica non sarebbe un avversario imbattibile.
Vedere la partenza oggi, con i 2154 corridori al via, la citt¨¤ sulle strade, seguirla con gli appassionati ?(o sul web) su ogni passo e bivacco resta un¡¯emozione seconda forse solo al correre la Utmb. Piazzarsi al traguardo domani dopo le 16 per aspettare i primi, e applaudirli tutti, dal primo al ventesimo e poi ancora, ti fa apprezzare una disciplina unica. Dove chi vince ¨¨ straordinario, ma anche chi partecipa e chiude il periplo in quasi due giorni (tempo massimo 46 ore e 30 minuti) ¨¨ una persona, un atleta eccezionale.
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