? accaduto domenica a Barletta: Nicola Tanzi e suo figlio hanno chiuso la gara con "Fiocco", il loro cagnolino, al guinzaglio
Squalificati per aver portato il cane al traguardo. E fa niente se la "squadra" completa in corsa includeva anche un ragazzino diversamente abile di 17 anni, costretto sulla sedia a rotelle.
Domenica scorsa Nicola Tanzi, 57 anni, aveva deciso di correre la "Pietro Mennea Half Marathon" di Barletta assieme a suo figlio, affetto da una grave malattia: ovviamente per loro il cronometro, a differenza di tanti amatori in gara per migliorare il proprio personale, contava meno di zero, come gi¨¤ accaduto in passato ad altre manifestazioni, come alla We Run Rome di Capodanno.
Tutto ok per 21 km, una bellissima esperienza padre-figlio, una storia bella da raccontare e che unisce sport, passione e sentimenti: a 50 metri dal traguardo per¨°, succede qualcosa che rovina tutto.
"Mia moglie ci stava aspettando sul traguardo - ha raccontato Nicola - col nostro barboncino, Fiocco: appena ci ha visto, il cagnolino ¨¨ corso incontro a mio figlio. Io non sapevo che fare: gli ho messo il guinzaglio e ho concluso la gara con lui".
Inflessibile la decisione dei giudici: squalifica e azzeramento della partecipazione di Nicola e suo figlio alla mezza maratona di Barletta. "Credevo scherzassero" ha aggiunto Tanzi: non era infatti la prima volta a quanto pare, ma mai nessuno era stato cos¨¬ fiscale.
"? vero che non si pu¨° tagliare il traguardo con un cane al guinzaglio, ma speravo che il giudice potesse chiudere un occhio: mio figlio si diverte come un pazzo a fare le gare con me, per noi era semplicemente una corsa di famiglia".
Semplice, oggettivo, chiaro. "Questa disavventura per¨° certo non pu¨° fermarci - ha chiosato Nicola - magari correremo senza pettorale": ma ¨¨ davvero giusto fare le pulci a un padre cos¨¬?
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