Le scarpe in carbonio sono il sogno di ogni runner. Incrementano di diversi punti percentuali l'efficienza, ma vanno usate con gradualit¨¤
Le scarpe con piastra in carbonio hanno permesso di migliorare nettamente le prestazioni dei runner d'¨¦lite. Molti record sono stati letteralmente stracciati grazie a queste scarpe, che permettono di recuperare una spinta maggiore. Di contro, non ¨¨ mai stata fatta una ricerca sull'incidenza di infortuni provocati, anche se si annoverano numerosi casi di fratture da stress?soprattutto ai piedi. Cerchiamo di analizzare,?con Fisiorunning, le scarpe in carbonio e gli eventuali? rischi per i runner.
le Scarpe in Carbonio e la bIomeccanica della corsa
¡ª ?Queste scarpe di nuova generazione hanno una piastra in fibra di carbonio incorporata nell'intersuola,?a sua volta costituita da una schiuma comprimibile, ma resiliente. Diversi studi biomeccanici hanno valutato, negli atleti che le usano, una leggera riduzione della cadenza, un allungamento della falcata, un tempo di volo aumentato, l'incremento delle forze d'impatto (proporzionali al rischio d'infortunio) e dell'oscillazione verticale. Mentre la?biomeccanica dell'anca e del ginocchio sono le medesime nei runner che usano scarpe normali. Cambiano, per¨°, quelle di caviglia e metatarso-falangee, limitando e irrigidendo la dorsi-flessione della caviglia durante l'appoggio. Queste calzature?immagazzinano e restituiscono maggiore energia, grazie alla compressione dei materiali e al successivo ritorno, con effetto leva sulla biomeccanica della caviglia. Questo determina un aumento delle forze incidenti sull'osso facilitandone le fratture da stress. Soprattutto su metatarsi e navicolare (la chiave di volta dell'arco plantare).
rischi e adattamenti delle scarpe in carbonio
¡ª ?Dobbiamo premettere, per¨°, che queste scarpe sono state studiate su runner competitivi e non su amatori. Nei due casi, la biomeccanica ¨¨ decisamente diversa e potrebbe influire sui rischi d'infortunio stimolando muscoli e tessuti mai o poco utilizzati in precedenza. Il risultato: utilizzando queste scarpe si corre veloci ma, finita l'attivit¨¤, aumentano i dolori muscolari, per un sovraccarico tissutale. Per questo, ¨¨ necessario allenare gradualmente i muscoli e le articolazioni per abituarli a schemi motori diversi e a carichi maggiori. Infatti, se lo stimolo ¨¨ troppo rapido i tessuti si infiammano arrivando a volte a lesionarsi. Non si poteva immaginare, quando uscirono le prime scarpe "minimaliste": ci fu una vera e propria corsa per accaparrarsele, convinti, finalmente, di poter correre senza infortuni, in base ai principi di attivazione dei meccanismi di difesa naturali del piede che portavano ad un appoggio pi¨´ ammortizzato. Invece, successe l'esatto contrario! Molti runner, che fino al giorno prima correvano con scarpe gommate, subirono, con le scarpe? "minimaliste", una serie di infortuni. Giustificati dal fatto che muscoli, tendini e articolazioni non erano pi¨´ abituati a impatti diretti con il suolo. Le case produttrici corsero ai ripari sviluppando e collegando all'utilizzo di queste scarpe un corretto e graduale retraining di transizione. Ossia, associare alle scarpe in carbonio degli allenamenti specifici e graduali, per abituare piede e caviglia alla propulsione delle piastre. Ecco, quindi qualche consiglio per correre con le scarpe in carbonio riducendo i rischi.
esercizi di adattamento
¡ª ??Essendo scarpe studiate per velocit¨¤ di crociera elevate non ha senso utilizzarle su ritmi lenti. Anche l'amatore pu¨° provare le scarpe in carbonio, ma su distanze pi¨´ corte dove la velocit¨¤ ¨¨ maggiore. E non solo in gara. Infatti, visto il costo elevato e il limitato chilometraggio, dichiarato dalle case produttrici,? i runner tendono ad utilizzarle il meno possibile. Ma sarebbe indicato provarle spesso negli allenamenti, soprattutto veloci, per adattare pi¨´ velocemente il corpo a un corretto gesto biomeccanico. Inoltre, dovrebbero essere usate per effettuare esercizi di reattivit¨¤ del piede,?andature e allunghi. Momenti in cui si allenano caratteristiche peculiari del piede nella corsa.
Possiamo integrare nell'allenamento dei nostri runner esercizi specifici come: sollevare i talloni da terra e restare sulle punte dei piedi (Foto 1); camminare sulle punte dei piedi; fare dei balzelli e salti a due piedi (Foto 2). Oppure, eseguire balzi alternati su un piede e sull'altro, cadenzati (Foto 3). Camminare sollevando le ginocchia il pi¨´ possibile, arrivando con il piede in appoggio. Saltare con entrambi i piedi su un piano sopraelevato e ritornare gi¨´ (Foto 4).
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