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Via Ellenica, strane storie in cammino da Brindisi a Matera
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CĄŻ¨¨ Pino, il maestro elementare che ha battuto Zeman e regalato al Casarano una coppa storica. CĄŻ¨¨ Tonino, lĄŻartista che fa cantare lĄŻulivo. Ci sono le Zie, che con friselle e caciocavallo salvano anima e corpo dei viandanti. E ci sono Pina con la formula magica, la contessa Schlippenbach nel castello delle fiabe, Arpocrate e i Cucibocca... Strane storie lungo i 290 km della Via Ellenica, il nuovo itinerario del Cammino Materano: 15 giorni a piedi da Brindisi a Matera, un percorso inaugurato solo pochi mesi fa ma gi¨¤ scoperto da centinaia di viandanti.
DUE CAMMINI IN UNO - La Valle dĄŻItria e il Parco delle Gravine: ulivi secolari, trulli e una campagna ordinata nella prima settimana; canyon infiniti, grotte e ambienti selvaggi nella seconda. La Via Ellenica offre due cammini in uno, due ambienti straordinari ma molto diversi tra loro. Questa natura unica nel suo genere, insieme a borghi famosi in tutto il mondo (basti pensare a Locorotondo, Alberobello, Martina Franca, ovviamente MateraĄ), sono gi¨¤ una valida ragione per mettersi in cammino. Ma la vera ricchezza di questo viaggio sono le storie che si incontrano, i personaggi che a ogni passo ti trasmettono memoria e orgoglio di questa terra.
IL MAESTRO E ZEMAN - Sotto i lecci del bar di Tonino si parla e si ascolta. Serranova, dĄŻaltronde, ¨¨ un luogo sospeso: pochi chilometri dal mare di Torre Guaceto, una piccola oasi nella campagna assolata dellĄŻentroterra brindisino, un unico locale un poĄŻ tabacchi, un poĄŻ drogheria, alimentari, libreriaĄ Il luogo ideale per incontri speciali. Pino Placella: una vita da maestro di questo villaggio di contadini, generazioni di bambini cresciuti tra la terra rossa e gli ulivi. Ą°Ma mi sono sempre barcamenato tra i banchi di scuola e i campi di calcio, privilegiando - lo confesso - i secondiĄą. Calciatore prima, soprattutto allenatore dopo, Placella ha legato la sua carriera al Casarano, portato al successo di una storica Coppa Italia di Serie C nellĄŻ85: Ą°Eliminammo il Licata di Zeman ai quarti: lui propugnava il calcio totale, tutti avantiĄ e noi lo infilavamo in contropiede, 4 gol allĄŻandata gli facemmo. Poi in finale battemmo la Carrarese di Orrico, altro giochistaĄ Ricordi che non posso dimenticareĄą. Inevitabile che gli alunni finissero di frequente in secondo piano: Ą°AllĄŻepoca il mio stipendio da maestro era di 384 mila lire al mese. Il Casarano mi dava 750 mila lire per ogni punto conquistato. Ecco perch¨Ś spesso e volentieri lasciavo la scuolaĄĄą.
LA CONTESSA DI CAROVIGNO - Non si pu¨° lasciare Carovigno senza aver visto allĄŻopera i ragazzi del posto alle prese con la Nzegna: la tradizione degli sbandieratori nasce qui, dove ¨¨ stata trasformata in una vera e proprio arte, portata con orgoglio in giro nel mondo. In cima al paese il castello Dentice di Frasso racconta una romantica storia dĄŻamore, che port¨° in questo angolo di Puglia una bellissima contessa austriaca. Agli inizi del ĄŽ900 Elisabetta Schlippenbach si ribell¨° a un matrimonio imposto per seguire lĄŻamore per il conte che qui eredit¨° il maniero. La contessa ristruttur¨° la fortezza sul modello dei castelli delle fiabe e port¨° - femminista ante litteram - una cultura di riscatto delle donne del posto, facendosi portatrice di lavoro ed emancipazione.
LĄŻULIVO CHE CANTA - Camminare nella piana degli ulivi monumentali ¨¨ come fare un viaggio nella memoria, immergersi nella storia di questa fetta di terra chiusa tra il mare e il colle di Ostuni. Un milione di alberi secolari, alcuni addirittura millenari, disposti ordinati per chilometri coi tronchi arrotolati dalla forza della rotazione terrestre: sono le sentinelle del tempo. Te lo spiega Tonino Zurlo nella sua bottega dĄŻartista tra i vicoli stretti della Citt¨¤ Bianca. Scultore e cantastorie, Zurlo lavora il legno (dĄŻulivo, naturalmente) e vi estrae prodigi: Ą°LĄŻarte ¨¨ gi¨¤ dentro questi tronchi, io sono solo un tramite, la tiro fuoriĄą. Ti mostra figure di animali, volti sofferenti, strani fantasmi dipinti dalle venature del legno: Ą°Io non so neanche disegnare, eppure guarda qua. Non ¨¨ lĄŻartista che inventa, ¨¨ la natura che lo baciaĄą. Zurlo abbraccia poi la sua chitarra e canta, di vita e di morte, di anime e corpi, di santi e poveri cristi, finalista nel 2013 del Premio Tenco con un album che ¨¨ tutto un programma: LĄŻulivo che canta.
LE MITICHE ZIE - La tappa pi¨´ lunga della Via Ellenica unisce Martina Franca a Crispiano: 28 km immersi tra fragni, lecci e carpini, il Bosco delle Pianelle, uno dei pi¨´ estesi polmoni verdi della Puglia. La giornata di cammino ¨¨ faticosa, ma a met¨¤ strada la masseria delle Zie ¨¨ un punto sosta imperdibile. Entri stanco e sudato nella cucina di Rosa e Pina e trovi le due sorelle gi¨¤ pronte ad aspettarti, coi fornelli accesi e la tavola imbandita. Ricotta, caciocavalli, friselle, caponata, taralliĄ Difficile resistere al banchetto delle Zie, gi¨¤ diventate figure mitiche nei racconti dei viandanti: non chiedono nulla in cambio della loro ospitalit¨¤ (ma ripartire senza aver lasciato unĄŻofferta ¨¨ un delitto), raccolgono le storie di chi passa, curano malanni dello spirito e non solo: sempre pronte a tirar fuori bacinella con acqua e sale per vesciche e dolori dei pellegrini.
LO XENIUM - La Via Ellenica, unica nel suo genere, ¨¨ stata strutturata per essere percorsa in entrambe le direzioni e a prevedere ben tre diversi Testimonium. Una pergamena che certifica lĄŻavvenuto cammino (il corrispettivo della Compostela spagnola) viene consegnata anche a Crispiano, dopo una settimana di viaggio, sia che si arrivi da Brindisi che da Matera. Marcello e Pina la custodiscono nella loro Masseria Urbana, lĄŻostello che ogni viandante sogna di trovare. La consegna avviene secondo il rito (magico) del Dais, un banchetto di condivisione a base di vino che ricalca le regole dellĄŻaccoglienza (Xenia) dellĄŻantica Grecia. Non a caso qui il Testimonium si chiama Xenium e contiene una formula che ¨¨ difficile dimenticare: Ą°Che tu venga dalla gelida terra dellĄŻambra, dove la luce presto si ritira, o dalle purpuree sponde dal profumo di Cedro, tu sei il benvenuto. Qui, dove regna lĄŻulivo di Athena, la pioggia di Zeus feconda i grappoli pesanti: in questa dimora la tua anima di viandante trover¨¤ ristoroĄą. E con queste parole ¨¨ pi¨´ facile rimettersi in cammino...
GRAVINE - Crispiano segna il passaggio tra due ambienti, lo spartiacque tra la Valle dĄŻItria e la Terra delle Gravine. Ti aspetta una settimana di cammino in un mondo capovolto, dove la civilt¨¤ si ¨¨ sviluppata per secoli laggi¨´, nelle cavit¨¤ della terra, in questi canyon profondi e lunghissimi che costeggi sul ciglio e dove poi ti immergi scoprendo una natura selvaggia e profumata di mille aromi, timo, rosmarino, alloro, rucolaĄ Una sessantina di enormi spaccature della crosta terrestre che convergono a raggiera verso il Golfo di Taranto che vedi per giorni in lontananza, col mare scintillante e le lugubri ciminiere di quella che tutti qui chiamano Ą°la fabbrica della morteĄą e vivono come una ferita che non sar¨¤ mai rimarginata. Aggrappati sul ciglio di queste gravine attraversi paesi e cittadine tutte da scoprire: Massafra con le sue chiese rupestri affrescate, Mottola e il suo patrono San Tommaso Becket arcivescovo di Canterbury (l¨Ź dove la Via Francigena nasce), Castellaneta patria di Rodolfo Valentino con la sua citt¨¤ sotterranea, Laterza e il canyon pi¨´ grande dĄŻEuropa, e infine GinosaĄ
GINOSA ZONA ROSSA - La gravina di Ginosa ¨¨ stata per decenni la discarica dei ginosini: forse per inconscia rimozione di un passato vergognoso (la vita nei Sassi, come a Matera che ¨¨ solo due giorni pi¨´ avanti), forse per mancanza di memoria o banalmente per incuria, hanno buttato nel canyon ogni genere di rifiuto. Fino a che il Cammino ha rappresentato unĄŻopportunit¨¤: la testarda e indomabile passione per la propria terra di Leo Giancipoli, oggi referente della Via Ellenica, ha convinto gli amministratori a ripulire la gravina. Ą°Mobili, carcasse dĄŻauto, addirittura una gomma di un camion militare della seconda guerra mondialeĄ Abbiamo trovato di tutto l¨¤ sottoĄą. Oggi, dopo aver ammirato dallĄŻalto il borgo bianco incantato come un presepe, il viandante si immerge in quellĄŻambiente ancestrale e cammina tra grotte e stratificazioni che raccontano la storia dellĄŻUomo. Fino a trovarsi a passeggiare tra vicoli stretti e la piazza della chiesa dove ormai non vive pi¨´ nessuno, perch¨Ś - sotto - il vuoto sta sprofondando questo centro storico che oggi ¨¨ Zona Rossa.
I CUCIBOCCA - Ginosa ¨¨ lĄŻultimo lembo di Puglia. Nei due giorni che restano si cammina in Basilicata, in una campagna dolce e ondulata che ricorda la Toscana. Montescaglioso, lass¨´ sul colle, ¨¨ una sorpresa inattesa. Nella meravigliosa Abbazia di San Michele Arcangelo lĄŻaffresco di Arpocrate, divinit¨¤ egizia del silenzio, ti racconta la tradizione dei Cucibocca: alla vigilia dellĄŻEpifania, inquietanti personaggi vestiti con un lungo cappotto nero, barba di canapa, grandi occhiali realizzati con le bucce di arance e un enorme cappello fatto coi dischi di canapa dei frantoi escono dallĄŻAbbazia armati dĄŻun grande ago con cui spaventano i bambini, minacciandoli di cucire loro la bocca se non faranno i bravi. ? la giusta porta dĄŻaccesso a Matera - alla sua storia antica, i suoi riti misteriosi, le sue origini ancestrali - ormai distante un solo giorno di cammino.
La Via Ellenica ¨¨ il secondo itinerario (dopo la Via Peuceta) del Cammino Materano a essere inaugurato: 290 km e 15 tappe, tutte piuttosto brevi e senza grosse difficolt¨¤ tecniche. Sul sito la descrizione di tutte le tappe, le tracce gpx da scaricare e gli indirizzi per mangiare e dormire. Nei prossimi mesi ¨¨ prevista lĄŻuscita della Guida di Terre di Mezzo.
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